Collegati con noi

Sport

Serie A, Juventus padrona del campionato contrastata solo dal Napoli di Koulibaly

Pubblicato

del

Juve padrona, Napoli inseguitrice a distanza, tallonata dall’Inter, e poi grande bagarre di sette squadre in lizza per l’ultimo posto Champions. Il girone d’andata fotografa momenti solenni, polemiche feroci che neanche il Var attenua, finali thrilling, incidenti e rigurgiti razzisti. Ma nel mucchio emergono solisti entusiasmanti, campioni ritrovati, giovani emergenti da un lato, delusioni cocenti dall’altro. C’e’ mezzo campionato per confermare o riprendersi la scena. Tra i numeri uno c’e’ Cristiano Ronaldo che con 14 gol e giocate preziose ha fatto presto a lasciare il segno esaltando la qualita’ della Juve, ma forse il piu’ convincente nel girone d’andata e’ stato Duvan Zapata, eterna promessa che e’ esploso in maturita’ anche grazie al gioco scintillante della Dea di Gasperini. Dieci reti, di cui nove consecutive, un’impronta sempre piu’ devastante. Preziosi si frega le mani pensando alle quotazioni raggiunte dal Piatek,cecchino polacco che ha un po’ frenato dopo un inizio devastante. Accanto a loro emerge l’eterno Quagliarella, 34 anni, che non solo segna tanto ma lo fa con prodezze entusiasmanti . Per non parlare di Pellissier, tornato decisivo a quasi 40 anni. Nella splendida Juve che demolisce record a ripetizione menzione speciale meritano altre tre colonne: Chiellini sempre piu’ baluardo sicuro ed efficiente, le scorribande sfiancanti di Cancelo, la chirurgica precisione del jolly Mandzukic, che segna sempre quando sale la qualita’ degli avversari. Si puo’ abbondare in elogi anche scegliendo la crema del Napoli: oltre al solido Koulibaly, sempre tra i migliori in campo e oggetto di odiosi ululati razzisti nella sciagurata gara di San Siro, c’e’ il lucido macina-palloni di centrocampo Allan. New entry Fabian Ruiz cui Ancelotti ha ritagliato uno spazio che lo spagnolo ha interpretato con profitto e tre gol. Tanti altri hanno avuto modo di ritagliarsi uno spazio adeguato: fra questi, il centrocampista dell’Inter Brozovic che ha trovato continuita’ dopo anni in chiaroscuro, il granata Iago Falque, sempre piu’ uomo squadra nel Tori di Mazzarri, il portiere romanista Olsen che sta sostituendo molto bene Alisson, il belga De Paul che riesce ad emergere con spunti d’autore nella difficile annata dell’Udinese. Tra i piu’ giovani da segnalare il difensore dell’Atalanta Mancini (22 anni e 4 gol), oltre ai baby Bastoni (difensore dell’Inter che gioca nel Parma), il talento romanista Zaniolo (segnalatosi anche con uno scavetto alla Totti) , il centrocampista ivoriano dell’Empoli Traore’. C’e’ poi chi mastica amaro per mesi di sofferenze e pagelle insufficienti. Due di loro hanno lanciato ieri segnali di rinascita. Uno e’ il Pipita Higuain, tornato al gol dopo due mesi senza riuscire a risolvere i problemi del Milan e con l’aggravante psicologica dei trionfi di Rinaldo, che l’ha costretto a emigrare prima da Madrid e poi da Torino. L’altro e’ Milinkovic-Savic, autore di un girone d’andata anonimo dopo una stagione sfolgorante e una quotazione di oltre 100 mln. Gattuso e Inzaghi sperano che quello di ieri non sia un fuoco di paglia. Tra gli altri desaparecidos si possono citare i romanisti Pastore e Schick, gli interisti Nainggolan e Perisic. Anche il viola Simeone, a lungo a digiuno di gol, e’ stato contestato dai suoi tifosi. Ma dopo la pausa di gennaio per tutti c’e’ la controprova del girone di ritorno, se non ci saranno ribaltoni di mercato.

Advertisement

Sport

Lampo Dia dopo un minuto, colpo Lazio a Empoli

Pubblicato

del

Lazio che vince a Empoli di misura e sale a quota 63 punti: può ancora sperare nella qualificazione Champions League visti gli scontri diretti di questa giornata. I biancocelesti battono 1-0 in trasferta l’Empoli. Toscani che non sfruttano i risultati negativi delle dirette avversarie in corsa per la retrocessione. Era già accaduto nella gara contro la Roma, nel primo minuto di gioco anche la Lazio passa al ‘Carlo Castellani – Computer Gross Arena’: stavolta ci vogliono appena 54 secondi. Cross al centro dalla destra dell’ex Hysaj per Boulaye Dia che tutto solo controlla di petto e infila Vasquez con il piatto. Gara subito in salita per i toscani già costretti a inseguire.

La Lazio ha il controllo del gioco da subito con Guendouzi che dimostra di essere di altra categoria, mentre Castellanos è sempre pronto a essere servito e a rifinire per Dia e Zaccagni. Lo stesso argentino è molto pericoloso al 17′ con Guendouzi che recupera palla in mediana e rilancia l’azione ospite servendo l’attaccante sui 30 metri, il destro dopo la girata è potente ma non trova l’incrocio dei pali. L’Empoli ci prova comunque, nonostante mentalmente sia a terra dopo lo svantaggio e con la vittoria che manca dall’8 dicembre 2024. Al 38′ grossa ingenuità di Colombo che non toglie la gamba nel contrasto colpendo Gigot, per l’attaccante empolese è il secondo giallo in 4 minuti e arriva l’espulsione, era stato ammonito poco prima. Decisione molto contestata dall’Empoli che di fatto ha influenzato quasi tutta la gara. Scontro involontario, almeno così sembra dalle immagini, ma per il direttore di gara è altro giallo e conseguente cartellino rosso.

Nel finale di primo tempo possesso palla prolungato della Lazio, poi Guendouzi prova un tiro cross che gira tantissimo e sembra poter finire nell’angolino basso sul palo più lontano di Vasquez si allunga e mette in angolo. Nella ripresa al 7′ arriva il pareggio: sulla punizione calciata da Sambia, Solbakken spizza la sfera che con la deviazione di Romagnoli riesce a servire Viti per il tap-in sotto misura.

Il Var però richiama l’attenzione dell’arbitro Colombo: gol annullato il fuorigioco di Viti. Si va avanti con altre due chiare occasioni per la Lazio; al 28′ con Pedro che sfiora il palo e nel recupero con Isaksen che si vede parare un bel tiro da Vasquez. Finisce 0-1 per la Lazio: Baroni ancora imbattuto negli otto incroci tecnici contro D’Aversa. Con questo risultato i laziali hanno vinto tutte le ultime sei sfide di Serie A al Castellani-Computer Gross Arena contro l’Empoli. Per i toscani salgono a 20 le gare di fila senza vittorie (sei pari, 4 sconfitte).

Continua a leggere

Sport

Sinner a Roma, sbarcato all’aeroporto di Ciampino

Pubblicato

del

Jannik Sinner (foto di archivio di Imagoeconomica) è arrivato nel primo pomeriggio all’aeroporto di Ciampino con un jet privato partito da Nizza. Dallo scalo romano, il numero uno del tennis si è diretto verso l’hotel. Dopo la sospensione di tre mesi, domani Sinner sarà impegnato in un allenamento al Foro Italico dove mercoledì inizieranno gli Internazionali d’Italia.

Continua a leggere

Sport

Napoli, una sinfonia perfetta verso il tricolore: Di Lorenzo, Rrahmani e Lukaku suonano all’unisono

Pubblicato

del

Un’intesa perfetta dentro e fuori dal campo, una coralità di dichiarazioni che racconta lo spirito con cui il Napoli si sta avvicinando alle ultime tre tappe decisive verso lo scudetto. La capolista mantiene nervi saldi e piedi ben piantati a terra, forte di un gruppo unito che parla una sola lingua: quella del lavoro, della concentrazione e dell’equilibrio.

La difesa è il vero punto di forza

Il successo di misura a Lecce porta in dote la quarta partita consecutiva senza subire gol e la diciassettesima in stagione. Merito anche di Amir Rrahmani, pilastro difensivo del Napoli e stakanovista silenzioso: «È stata una gara difficile, ma abbiamo tenuto botta. Tutto parte dal lavoro degli attaccanti, quando pressano bene diventa più facile per noi dietro».

Una solidità difensiva da record, con soli 25 gol subiti: il miglior dato tra i top 5 campionati europei. Numeri che spiegano il primato.

Di Lorenzo: «Siamo mentalizzati, ma serve ancora attenzione»

Il capitano Giovanni Di Lorenzo invita tutti a non abbassare la guardia: «Vittoria pesante, ma non decisiva. Mancano tre gare e dobbiamo restare concentrati. Ci siamo guadagnati tutto sul campo e dipendiamo da noi stessi».

Il leader azzurro sottolinea la trasformazione di questa squadra: «Ripensando a come avevamo chiuso la scorsa stagione, è incredibile essere in testa. Dal ritiro di luglio abbiamo fatto tanti sacrifici. Ora serve massima concentrazione».

Lukaku: «Come diceva Kobe, il lavoro non è finito»

Il centravanti Romelu Lukaku, alla sua 130ª partita con Conte, si è visto annullare un gol per fuorigioco millimetrico, ma non perde l’ironia: «Colpa del mio 48,5 di piede».

Poi torna serio: «Dobbiamo restare concentrati, abbiamo tre punti di vantaggio ma non possiamo rilassarci. Come diceva Kobe Bryant, il lavoro non è ancora finito».

Sull’intesa con Raspadori e McTominay: «Stiamo trovando i giusti equilibri. Mettiamo sempre in difficoltà le difese».

E sulla Champions, un pensiero all’Inter: «Auguro loro il meglio, ma noi dobbiamo pensare solo al nostro cammino».

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto