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La Sampdoria accusa l’arbitro e poi si scusa, Giampaolo: moralmente per me è finita 2 a 2, il rigore assegnato alla Juve era un regalo

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Marco Giampaolo è prima una persona seria, pacata ed equilibrata. Poi è, a nostro parere, anche un eccellente allenatore. Uno che insegna al calcio. La partita della sua Samp allo Stadium gli è andata così di traverso che persino uno come lui non ha potuto frenare la lingua e la verità. Certo, la sua verità sull’uso del Var allo Stadium e su alcune scelte arbitrali del signor Valeri.

La sua società ha prima rilasciato un tweet di fuoco contro l’arbitraggio. Poi, mezz’ora dopo, ha chiesto umilmente scusa. Ma questa è la società ed è diciamo frutto delle pittoresche esternazioni del suo presidente, Ferrero. Giampaolo, invece, a freddo, dunque con estrema tranquillità ha detto in conferenza stampa alcune cose.  “Moralmente per me è finita 2-2, il gol di Saponara era troppo bello per essere annullato. Il rigore assegnato alla Juve è un regalo, possiamo discuterne fino a domani ma così diventa un casino tutte le domeniche. Il fuorigioco di Saponara magari c’è, ma il mani di Ferrari è assurdo, chi ha giocato a calcio lo sa. La Var resta uno strumento molto valido, non si può tornare indietro, ma si usava meglio l’anno scorso, a volte per migliorare si fa peggio. È un rigore assurdo ma non faccio polemiche con gli arbitri. Però a Torino in Juve-Samp quel calcio di rigore così discutibile non lo concedo neanche se me lo ordina il padreterno”. Sull’episodio molti dubbi anche dal protagonista, Alex Ferrari: “Penso e spero di avere avuto il braccio attaccato al corpo, ma è da riguardare meglio”. E uno guarda, riguarda, guarda ancora, e Ferrari quel braccio ce l’ha attaccato al corpo. Ora se non glielo si vuole amputare il braccio, era al suo posto.

 

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Ritmica: Raffaeli regina di coppa, l’azzurra brilla a Milano

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Brilla Sofia Raffaeli all’Unipol Forum di Milano, dove si è svolta la quarta e ultima tappa stagionale della Coppa del Mondo di ginnastica ritmica. In uno degli ultimi test internazionali prima dei mondiali in programma in Brasile a Rio de Janeiro dal 20 al 24 agosto, la campionessa azzurra, bronzo olimpico e vincitrice del titolo iridato nel 2022, ha chiuso al primo posto il concorso generale individuale, bissando il trionfo nella tappa di Baku. La marchigiana classe 2004, già al comando sul giro completo venerdì al termine degli esercizi con il cerchio e la palla, ha completato l’opera con le clavette ed il nastro, chiudendo le sue qualificazioni con il punteggio complessivo di 118.250.

Niente da fare sia per l’olimpionica tedesca Darja Varfolomeev (117.450) sia per l’ucraina Taisiia Onofriichuk (114.150), rispettivamente seconda e terza. Buon quinto posto per l’altra azzurra Tara Dragas (110.500). “Mi sono sentita molto bene in questi due giorni di qualifiche e meglio rispetto alle altre tappe. Non ho aggiunto nulla di nuovo ma sono riuscita a pulire gli esercizi ed entrare più convinta e sicura sugli elementi – le parole di Raffaeli -. Questo ha fatto sì che l’esecuzione fosse più alta. Sono contenta di aver portato a termine quattro routine senza errori. Allenarmi con Tara mi aiuta molto. Il fatto di avere una ginnasta di alto livello vicino mi dà la forza di andare avanti, vedere che lei cresce sempre di più mi sprona, così come lo è stato a stretto contatto con la squadra in questi giorni all’Accademia internazionale di Desio”.

Ottavo posto, invece, per il gruppo d’insieme delle Farfalle formato da Laura Paris, Giulia Segatori, Chiara Badii, Sofia Sicignano, Lorjen D’Ambrogio e Laura Golfarelli nel concorso generale a squadre. Le azzurre, quarte dopo l’esercizio con i 5 nastri (22.900), hanno commesso qualche errore nella routine mista con le 3 palle ed i 2 cerchi (24.550), chiudendo con 47.450. Vittoria del Brasile (primo con 52.850) davanti a Giappone e Cina.

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Tennis: Hopman Cup, Canada in finale con l’Italia

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E’ il Canada l’avversario dell’Italia nella finale di Hopman Cup 2025 in programma domani. Lucia Bronzetti (n.64 WTA) e Flavio Cobolli (n.19 ATP), che battendo la Francia per 2-1 avevano chiuso al primo posto nel Gruppo B conquistando la prima finale nella storia della competizione mista di tennis per nazioni, si giocheranno il trofeo con il team nordamericano di Bianca Andreescu (n.185 WTA) e Felix Auger Aliassime (n.28 ATP), al quale è bastato vincere il primo singolare (il match femminile) contro la Grecia di Despina Papamichail (n.267 WTA) e Stefanos Tsitsipas (n.27 ATP), per chiudere in testa il Gruppo A e staccare il pass per la finale.

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Pugilato: Dubois ko, Usyk campione del mondo dei pesi massimi

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Oleksandr Usyk è il campione del mondo dei pesi massimi (titolo riunificato WBA, WBC, WBO, IBF), L’ucraino a Londra ha battuto per KO al quinto round il britannico Daniel Dubois. Il pugile trentottenne originario della Crimea rimane imbattuto nella massima categoria dopo la sua 24esima vittoria: prima di questo incontro di riunificazione, deteneva le cinture WBA, WBC e WBO. A Wembley ha strappato la cintura IBF al suo avversario, diventando campione indiscusso. “Ringrazio Gesù, la mia squadra, Wembley”, ha detto Usyk, che in passato ha ripetutamente dichiarato di combattere anche per il popolo ucraino. “Stasera, questa vittoria è per le persone di tutto il mondo”, ha aggiunto, prima di spiegare che ora si sarebbe preso qualche mese di pausa. Dubois, da parte sua, “ha riconosciuto la superiorità” del suo avversario, nonostante lo abbia ripetutamente mandato giù prima di essere atterrato due volte al quinto round.

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