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Roma-Milan per la Champions, Mou spera in Dybala

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E’ una Trigoria blindata quella in cui negli ultimi due giorni Mourinho ha preparato la sfida Champions di domani contro il Milan. Nemmeno i fotografi del club sono stati ammessi agli allenamenti e della conferenza stampa alla vigilia dello Special One neanche l’ombra. Ma nonostante le accortezze del portoghese sarà necessaria ancora la mattinata di domani per capire se Paulo Dybala sarà della partita o meno. Il calciatore ha alternato fisioterapia e trattamenti per la caviglia sinistra a lavoro blando con il pallone e la speranza dello Special One è che domani sera possa essere almeno in panchina. Riscontri, diversi, invece ha dato Wijnaldum, fermatosi nel primo tempo della gara di ritorno contro il Feyenoord per un guaio muscolare, ma tornatosi ad allenare con il resto del gruppo. Anche l’olandese, però, per non rischiare, andrà in panchina, pronto a dare una mano a gara in corso. I problemi veri, però, sono rappresentati dalla difesa, dove Smalling e Llorente ne avranno ancora per un po’ a causa delle rispettive lesioni muscolari e per questo il dubbio di Mourinho è quello se puntare su Kumbulla o Celik nella linea dei tre centrali con Mancini e Ibanez. Il turco sembra in vantaggio per una maglia da titolare, così come Belotti su Abraham per giocare in attacco. Difficile, nonostante l’abbia provato, lo schieramento a quattro dal primo minuto, una soluzione che spesso il tecnico giallorosso ha utilizzato invece a gara in corso.

Per far fronte all’emergenza, poi, l’allenatore farà affidamento anche sull’Olimpico, nuovamente sold out. I cancelli, inoltre, domani saranno aperti a partire dalle ore 15.30, un modo non solo per garantire l’afflusso dei tifosi, ma anche per permettere a tutti di seguire il secondo tempo di Roma-Fiorentina femminile. La gara, confermata alle 14.30 al Tre Fontane, vale il primo tricolore della storia romanista e vista la vicinanza con la partita della prima squadra maschile la società ha voluto darle risalto dando la possibilità anche a chi andrà all’Olimpico di poterla seguire. Quello che invece non si vedrà domani sarà la scritta “Digitalbits” sulle maglie della Roma, perché il club, dopo il mancato pagamento da parte dell’azienda di blockchain del 31 marzo, ha deciso sospendere l’attività di marketing. L’accordo non è stato ancora interrotto con le parti che stanno dialogando e la società dei Friedkin che si aspetta che gli venga saldato quanto dovuto. Così non fosse la Roma valuterà quali mosse intraprendere, comprese quelle legali. Intanto domani contro il Milan sulla maglia dei giallorossi potrebbe esserci la scritta “Spqr”, come successe già in un derby del 2017.

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Calcio: infortunio per Osimhen con la Nigeria, un mese di stop

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Infortunio per Victor Osimhen. L’attaccante del Napoli, impegnato con la nazionale nigeriana, dovrà saltare gli appuntamenti di qualificazione ai Mondiali contro Sudafrica e Benin. A comunicarlo la federcalcio nigeriana attraverso l’account X della selezione africana, nel quale si spiega che l’attaccante resterà fuori per le prossime quattro settimane, ma non specificando il tipo di infortunio subito. Al suo posto il Ct George ha chiamato Kenneth Igboke, terzino 23enne dell’Enugu Rangers.

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Juve e Milan è domino delle panchine, Conte verso Napoli

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E’ ancora valzer delle panchine, perché sono gli allenatori i grandi protagonisti di questa fase del calciomercato, che poi, a livello di arrivi e partenze nelle varie ‘rose’, dipenderà anche dalle loro indicazioni. Così è sempre attuale il discorso di THIAGO MOTTA alla Juventus, dove l’italo-brasiliano vorrebbe portare con sé da Bologna CALAFIORI, mentre per il Milan siamo ai dettagli per FONSECA, che ormai sembra aver sbaragliato la concorrenza. Il discorso sui rossoneri fa tornare in mente il nome di PIOLI, il quale a persone a lui vicine avrebbe confidato di aver voglia di tentare un’avventura all’estero. Intanto però il suo nome rimane valido come alternativa nel caso andasse a monte la trattativa fra CONTE e il Napoli. Che, va detto, sembra molto ben avviata, a parte il solito problema, quando c’è De Laurentiis di mezzo, dei diritti di immagine. Conte per andare al Napoli avrebbe accettato di ridurre da 8 a 6,5 milioni all’anno la propria richiesta economica, ma avrebbe chiesto di avere con sé ORIALI come team manager e, visto che OSIMHEN se ne andrà (ora la soluzione più probabile appare la Premier League, e non più il Paris SG), di fare il possibile con il Chelsea per prendere LUKAKU, che tornerà ai Blues dopo l’esperienza alla Roma. E proprio Osimhen, che piace molto al probabilissimo nuovo allenatore del Chelsea MARESCA, potrebbe essere la pedina giusta per sbloccare la trattativa. Si diceva di Motta, e quindi il Bologna dovrà cercare un nuovo allenatore: il candidato numero uno sembra essere diventato ITALIANO, ma non ci saranno annunci fino al recupero di campionato che la Fiorentina deve giocare contro l’Atalanta. Per la panchina viola la volata sembra essere ristretta a PALLADINO e AQUILANI (per lui sarebbe un ritorno, perché a Firenze ha allenato la Primavera). Servirà un nuovo tecnico anche al Monza, al quale si è proposto NESTA: ma Galliani sembra intenzionato a puntare su PIRLO, sempre che il campione del mondo 2006 non decida di rimanere alla Sampdoria, che per la prossima stagione ha programmi molto ambiziosi. Ma esiste anche un mercato dei calciatori, e in queste ore è stato molto attiva la Roma, con il nuovo ds Ghisolfi già al lavoro. Così per l’attacco è spuntato il nome di PAVLIDIS, bomber greco dell’Az Alkmaar che in questa stagione ha segnato 33 gol e piace pure al Bologna. L’altro obiettivo è una vecchia conoscenza, ovvero MORATA, che si libera dall’Atletico per 12 milioni ma è perplesso in quanto vorrebbe giocare la Champions. Un sogno della Roma si chiama CHIESA (piace anche al Liverpool), sempre che la Juve se ne voglia privare: piuttosto i bianconeri, tramite l’agente Lucci, avrebbero offerto KOSTIC. Intanto l’etere romano rilancia la suggestione di un possibile ritorno in giallorosso di FRATTESI se l’Inter, per fare mercato, sarà costretto a fare una cessione. Il Milan sta tentando di prendere FOFANA del Monaco, individuato come obiettivo primario per il centrocampo. Il Liverpool insiste con l’Atalanta ma sembra aver mollato KOOPMEINERS, sulla cui cessione Gasperini ha messo il veto, e ora sembra voler puntare su EDERSON, che piace molto anche alla Juventus, situazione finanziaria permettendo visto che quella della Dea è una bottega molto cara. Infine il Como, che non ha certo rinunciato all’idea di prendere ICARDI, nonostante l’attaccante argentino sia diventato un vero e proprio idolo al Galatasaray, soprattutto dopo la doppietta di ieri contro il Konyaspor che regalato ai giallorossi di Istanbul il secondo titolo nazionale di fila.

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Parigi saluta la leggenda, Nadal: ci vediamo ai Giochi

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La favola col lieto fine nella quale tutti, segretamente in cuor loro, speravano non c’è stata. Rafa Nadal non ce l’ha fatta: è uscito al primo turno al Roland Garros, battuto da un leale e oggettivamente troppo forte Alexander Zverev. Tornato dopo più di un anno di stop, un intervento chirurgico, gli allenamenti privati, le prove generali sulla terra rossa di Madrid e Roma – magari solo per ritrovare la forma perduta – e un’ovazione continua che lo segue in tutti i campi che calca. Sia in Spagna sia in Italia si era capito che sarebbe stata difficile ma in fondo tutti credevano che a Parigi – dove ha vinto, dominato e conquistato 14 Roland Garros come nessuno mai nella storia del tennis – ci sarebbe stata laresurrezione. Sembrava lo sperassero finanche i suoi avversari in campo: certo, si gioca per vincere ma perdere contro Nadal al suo ultimo Roland Garros ci può stare.

Non è andata così. E il sorteggio non ha aiutato: primo turno a Parigi contro Zverev che ha appena vinto gli Internazionali di Roma e finalista delle ultime due edizioni. Con il tedesco – che ha onorato il match e l’avversario impegnandosi come sempre – non c’è praticamente stata partita: Zverev si è imposto in poco più di tre ore per 6-3, 7-6, 6-3. E con fairplay ha lasciato nelle dichiarazioni a caldo tutto lo spazio a Nadal per congedarsi dal “suo” pubblico parigini. “Grazie Rafa dal mondo del tennis. È da quando sono bambino che lo vedo giocare ma questo non è il mio momento. E’ quello di Rafa e non voglio parlare a lungo”, ha detto.

Sugli spalti ad applaudire il maiorchino c’era anche l’eterno rivale Novak Djokovic: i due sembrano essersi riconciliati al termine di carriere antagoniste e strepitose, ampia parte della storia del tennis. E c’era anche Carlos Alcaraz: giovane, atleticamente simile al maiorchino, spagnolo come lui e, necessariamente, l’erede per i tifosi di Nadal. Il lieto fine al Roland Garros non c’è stato ma Nadal non ha alcuna intenzione di scrivere la parola fine alla sua favola sportiva. “Forse è la mia ultima partita, non ne sono certo – ha detto ai tifosi che lo ascoltavano in piedi al termine della partita -. Ma se è l’ultima volta, mi sono divertito e il pubblico è stato fantastico. E’ stata bella la sensazione che ho provato in questo posto che è quello che amo di più”.

“Spero di essere qui per le Olimpiadi, è quello che mi dà motivazioni, e spero di essere ben preparato per quell’evento”, conclude, escludendo di poter partecipare al torneo di Wilmbledon.

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