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Cronache

Truffa all’Inps, due commercialisti condannati a Milano

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 Due commercialisti milanesi sono stati condannati a 1 anno e 6 mesi e a 1 anno e 4 mesi di carcere per una truffa ai danni dell’Inps che sarebbe stata commessa attraverso fittizie assunzioni seguite da fittizi licenziamenti, con lo scopo di far ottenere a chi in realtà non aveva mai prestato alcuna attività lavorativa l’indennità di disoccupazione. Indennità di cui i professionisti trattenevano una parte. A deciderlo è stata stamane la quarta sezione del Tribunale di Milano, presieduta da Angela Scalise, che ha condannato anche Stefano Giuseppe Macrì e Salvatore Giorgi, con studio in corso Vercelli, al pagamento delle spese processuali.

Il collegio ha inoltre dichiarato molte prescrizioni e ha assolto alcuni imputati. La vicenda, al centro delle indagini del pool truffe della procura, guidato dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco, è venuta galla in modo casuale per via di una denuncia presentata a Varese. In particolare, secondo la ricostruzione, le persone assunte e licenziate fittiziamente da società inattive con sede nel capoluogo lombardo, sono state una quindicina, tutte residenti stabilmente in Calabria, tra Locri e San Luca, comuni da cui non si sarebbero mai mossi. Il denaro percepito ingiustamente dai lavoratori ‘fantasma’, per un totale di qualche milione di euro, sarebbe stato poi accreditato su carte ricaricabili. Nonostante tutti gli episodi, eccetto uno, siano andati in prescrizione, l’indagine, come è stato riferito, ha consentito di squarciare il velo su un sistema “diffuso”.

L’episodio per cui oggi è stata emessa sentenza nei confronti dei due commercialisti riguarda una truffa da circa 18 mila e 200 euro ai danni dell’Istituto Nazionale di Previdenza, che è parte offesa.

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Cronache

Truffa con ecobonus, la Finanza sequestra 1 miliardo di euro

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I finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno condotto una complessa attività di indagine nel settore dei crediti d’imposta, riconducibili a bonus in materia edilizia ed energetica, con particolare riferimento all’ Ecobonus e al Bonus facciate che ha portato al sequestro preventivo disposto dal gip di un miliardo di euro da eseguire sul cassetto fiscale di 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d’imposta. Durante le indagini Finanza e agenzia delle Entrate hanno accertato come i crediti d’imposta fossero del tutto inesistenti perché con false fatture per lavori ancora da eseguire su immobili di proprietà di residenti nel savonese.

Una truffa replicata su scala nazionale da altre aziende del settore, in molti casi vere e proprie società fantasma oltreché evasori totali o con volumi d’affari inconsistenti, prive di immobili a cui poter associare le lavorazioni edilizie finalizzate all’agevolazione fiscale così come di fatture che comprovassero l’esecuzione dei lavori.

Alcuni dei soggetti coinvolti sono anche risultati percettori del reddito di cittadinanza, altri sono gravati da precedenti penali specifici, tra i quali si annoverano anche reati nel settore della spesa pubblica, altri ancora avevano generato e/o accettato crediti con soggetti con cui avevano un legame di parentela.

Una parte delle persone coinvolte aveva già effettuato la compensazione, conseguendo illeciti e consistenti vantaggi fiscali, mentre un’altra aveva acquistato blocchi di crediti fittizi dal valore nominale di centinaia di milioni di euro a fronte di un corrispettivo irrisorio effettivamente versato. La Gdf ha eseguito 85 perquisizioni nei confronti delle società che dei relativi rappresentanti legali, con l’impiego di oltre 250 militari in Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.

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Cronache

Bari, omicidio di Poggiofranco, un arresto

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Dalle prime luci dell’alba, in Canosa di Puglia, la Polizia di Stato di Bari sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile dell’ideazione e dell’esecuzione di un omicidio, consumato nel quartiere Poggiofranco di Bari, il 18 dicembre scorso.
I dettagli dell’operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Bari, alla presenza del Procuratore della Repubblica.

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Cronache

Anziana investita e uccisa a Napoli, caccia a pirata strada

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Una donna anziana e’ morta a Napoli, vittima di un pirata della strada. Alle 18.15 circa di ieri, in via Labriola, sulla carreggiata in direzione via E. Ciccotti, R.R., 80 anni, e’ stata investita mentre attraversava la strada. Secondo prime ricostruzioni, un’auto si era fermata per consentire il passaggio alla signora, ma una Citroen di colore blu scuro, nel tentativo di sorpassare questa vettura, ha investito la donna e poi e’ fuggita. La Polizia Locale e’ impegnata nelle indagini per identificare il conducente e il veicolo coinvolto. La vittima era stata trasportata all’ospedale Cardarelli in stato di incoscienza e dopo poche ore e’ deceduta.

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