Collegati con noi

Sport

Storico Ghiotto nei 10.000, oro mondiale del pattinaggio

Pubblicato

del

Una vita tra lame e filosofi, per arrivare alla soglia dei trent’anni a laurearsi campione del mondo. Il primo oro per l’Italia che pattina sul ghiaccio nelle lunghe distanze se lo prende Davide Ghiotto che a Heerenveen conquista il titolo nei 10mila metri. Mai nessun azzurro era riuscito a salire così in alto in questa specialità: il vicentino classe ’93 scrive la storia dello speed skating, battendo con il crono di 12:41.35, nuovo record italiano, il padrone di casa Jorrit Bergsma. Nemmeno Enrico Fabris, icona del pattinaggio di velocità, due ori olimpici a Torino 2006, aveva messo in bacheca il titolo iridato, fermandosi a due argenti. Ghiotto del resto già ai Giochi invernali di Pechino di un anno fa aveva dato dimostrazione del potenziale, vincendo il bronzo: già allora lo aveva salutato come un premio alla forza di volontà, alle fatica di coniugare tutto, sport, famiglia (è papà di Filippo) e libri.

E quella in Olanda è anche la rivincita del quarto posto alla rassegna iridata del 2021. E la ciliegina sulla torta dopo l’argento vinto tre giorni fa nei 5000. Con una laurea in filosofia – tesi su etica e suicidio – studiando Nietzsche e Schopenhauer con il quale dice di sentire molte affinità, Ghiotto ha cominciato a pattinare nel 2013, prima sulle rotelle, poi quando alla Cosmo Noale Ice lo convinsero che era il caso di mettersi ai piedi della ‘lame’ è passato al ghiaccio. Doppio oro (5000 e 10.000) alle Universiadi invernali del 2017, solo piazzamenti nelle competizioni mondiali, Ghiotto a Pechino aveva fatto capire a tutti che era arrivato il suo momento: “Dal podio la vista è più bella” aveva detto dopo il bronzo olimpico. Nella cittadina del nord dell’Olanda, il tempio del pattinaggio di velocità, l’azzurro ha disputato la miglior gara della carriera, migliorando il proprio primato personale di quasi quattro secondi. Il tempo di 12’41″35 diventa il nuovo record italiano (che già deteneva). Il secondo è arrivato con un distacco di oltre 14 secondi. Regolare in tutti i 25 giri, in una distanza che dal 1996 al 2019 era stata sempre dominata dall’Olanda, Ghiotto succede nell’albo d’oro allo svedese Nils van der Poel, ritiratosi dopo le Olimpiadi di Pechino.

Il vicentino delle Fiamme Gialle lo sport lo aveva già vissuto in casa, suo papà Federico è stato ciclista professionista dal 1986 al 1993. “Sono felicissimo, è un sogno che si avvera. Sapevo di stare bene, ma avere la gara all’ultimo giorno era un po’ stressante per gestire l’adrenalina – le parole del neo campione del mondo -. Però assieme alla squadra e a Maurizio (Marchetto, l’allenatore ndr) siamo riusciti a gestire tutto nel migliore dei modi. Prima della partenza ho parlato con lui e sapevamo che con una tabella sul record italiano poteva essere un buon tempo per una buona gara, quindi ho cercato di non esagerare la prima parte di gara e di rimanere costante per guadagnare il più possibile, poi gli ultimi 4 giri ho provato a dare tutto quello che avevo e alla fine è venuto fuori un buon tempo. Poi c’erano ancora due batterie con degli avversi molto forti. L’attesa è stata snervante però poi tutto è stati magico. Il Thialf pieno è stata una cosa pazzesca”. E l’oro un traguardo storico.

Advertisement

Sport

Pari a Firenze, il Napoli è ‘quasi’ fuori anche dalla Conference League

Pubblicato

del

Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al termine di una gara che è stato un lungo inseguimento reciproco ricco di gol, emozioni e colpi di scena. Alla fine il 2-2 al Franchi consente a Biraghi e compagni di confermarsi all’ottavo posto ma non ancora poter festeggiare il ritorno certo nelle prossime coppe europee perché servirà almeno un punto nell’ultimo turno contro il Cagliari, e lenisce parzialmente l’emorragia di punti per gli ormai ex campioni d’Italia. Gli ospiti iniziano la gara come meglio non si potrebbe passando già all’8′ con Rrahmani, capitano di serata stante l’assenza per problemi di gastroenterite di Di Lorenzo, che anticipa Martinez Quarta su calcio d’angolo di Politano. Gli uomini di Calzona giocano in maniera eccellente la prima mezz’ora tanto che vanno più volte vicini al raddoppio in particolare con Kvaratskhelia. Proprio su una palla riconquistata da Dodo sull’esterno sinistro offensivo georgiano, su cui il Napoli si lamenta per una mancata sanzione del fallo da parte del direttore di gara, prende avvio l’azione che porta alla punizione poi segnata da Biraghi al 39′ per l’1-1.

I gigliati ribaltano il risultato tre minuti più tardi con Nzola bravo a superare Politano e di destro a sorprendere Meret. Lo svantaggio del Napoli è una punizione eccessiva per i partenopei che però rischiano di subire per due volte la terza rete entrambe le volte con Nico Gonzalez, con nella seconda circostanza un ottimo intervento di Meret. Il 2-2 lo segna Kvaratskhelia anche lui con una bellissima punizione (57′), con Politano che centra un palo 5′ più tardi. Nella parte centrale la sfida diventa equilbrata e l’ultimo vero sussulto giunge all’80’ quando Marchetti assegna calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti, quest’ultimo subentrato a Nzola, ma la revisione al Var sollecitata da Valeri fa poi cambiare idea al direttore di gara. Il punteggio non cambia più e si chiude dunque con un pareggio l’ultima partita casalinga di Vincenzo Italiano, con lo stadio Franchi che la prossima estate vedrà anche l’inizio di lavori che porteranno poi alla costruzione di una nuova curva Fiesole.

Continua a leggere

Sport

La Juventus esonera Allegri per comportamenti non compatibili

Pubblicato

del

“La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegridall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile”. È quanto si legge in una nota della società. “L’esonero – prosegue il club – fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta”.

“Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime tre stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia la società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri” conclude la società bianconera nel comunicato.

Continua a leggere

Sport

Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

Pubblicato

del

La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto