Collegati con noi

In Evidenza

Cattura Messina Denaro, il plauso della politica: riparte la commissione Antimafia

Pubblicato

del

La cattura di Matteo Messina Denaro viene accolta da un coro di applausi da parte della cittadinanza che assiste all’arresto e da parte della politica che invoca l’istituzione, al più presto, della Commissionie Antimafia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, telefona al ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per congratularsi dell’arresto, mentre la premier Giorgia Meloni vola a Palermo e parla di una “grande vittoria dello Stato che non si arrende davanti alla mafia”. Propone di fare del 16 gennaio la Giornata in onore di chi vince sui mafiosi e, dopo aver ringraziato le forze dell’ordine, Ros in testa regista dell’operazione, assicura che lo Stato proseguirà nella sua lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata. A ringraziare i vertici dei carabinieri è anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che sottolinea come la cattura arrivi 30 anni esatti dopo quella di un altro boss dei boss: Totò Riina.

Nel giorno in cui vincono “lo Stato e gli italiani che credono nella legalità”, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, rivolge una “pensiero commosso” a tutte le vittime di mafia, a cominciare da Falcone e Borsellino. E, mentre a Montecitorio un applauso biapartisan accoglie la notizia dell’arresto dell’ultimo grande latitante dei Corleonesi, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parla di “operazione straordinaria” che “ci rende orgogliosi”. Con la cattura di Messina Denaro, incalza il leader di FI, Silvio Berlusconi, “vinciamo tutti, vince l’Italia”. E questo perché, come ricorda il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, “Stato e giustizia sono più forti della criminalità organizzata”. “È una bella giornata per l’Italia”, assicura il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che serve “da ammonimento per i mafiosi” perché “i nostri eroi in divisa non mollano mai”.

Con questo arresto, spiega il Guardasigilli Carlo Nordio, “si chiude una delle più drammatiche stagioni della storia della Repubblica”. E parlano di “vittoria” e “giorno straordinario” per lo Stato anche il leader di Azione, Carlo Calenda e il coordinatore di Iv, Ettore Rosato. La “mafia perde sempre” è il commento del segretario Pd Enrico Letta. Analogo quello del leader M5S Giuseppe Conte: “La mafia non deve e non può vincere”. “La mafia perde un’altra importante partita con lo Stato di diritto”, osserva Benedetto Della Vedova di +Europa. “Lo Stato c’è”, rimarcano i candidati alla segreteria Dem Gianni Cuperlo e Stefano Bonaccini. Invita, invece, a riflettere “su come siano stati possibili 30 anni latitanza” e su quale “vasta e significativa rete di connivenze e sostegni” abbia potuto contare il boss, è l’ex presidente dell’Antimafia Rosy Bindi. Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, definisce il 16 gennaio “una giornata storica” e chiede “un’ informativa sull’operazione che ha portato all’arresto” dell’anno.

E proprio da Montecitorio dovrebbe arrivare un altro “tassello” nella lotta contro la criminalità organizzata, come dice l’ex Procuratore Antimafia Cafiero De Raho: il prossimo 27 gennaio l’Aula è chiamata a votare la proposta di legge che prevede l’istituzione della Commissione Antimafia. E tutti, ora, dopo settimane di esitazione per via del braccio di ferro ancora in corso sulla presidenza delle Bicamerali, si dicono d’ accordo nel voler dare il via libera a questo organismo che vide la luce per la prima volta nel 1962. A cominciare da Luana Zanella di Avs (“Vogliamo sapere la verità”). A voler guidare la Commissione è la maggioranza e il nome che circola con più insistenza per la presidenza è quello di una donna: la penalista siciliana Carolina Varchi, di Fratelli d’Italia.

Advertisement

Economia

Inflazione rivista al ribasso, frena carrello della spesa

Pubblicato

del

L’Istat rivede al ribasso le stime sull’inflazione ad aprile: i prezzi, secondo i dati definitivi, sono cresciuti dello 0,8% (era +0,9% nelle stime preliminari) tornando ai livelli di aumento di gennaio e febbraio dopo l’accelerazione di marzo (+1,2%). Intanto la Bce avverte che le condizioni della stabilità finanziaria dell’area euro sono migliorate con il calo dei rischi di recessione, ma che le prospettive “restano fragili a causa dell’elevata incertezza politica e geopolitica a livello globale che lascia i mercati esposti a possibili sorprese negative”.

E inevitabilmente i conti pubblici ‘sono più vulnerabili’, soprattutto sul fronte dei “debiti più elevati” rispetto a prima della pandemia. Il lieve rallentamento del tasso d’inflazione, secondo l’Istat, si deve soprattutto all’ampliarsi su base tendenziale della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da -10,3% a -13,9%) e alla decelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +4,5% a +2,7%), ma anche dei beni alimentari. L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo. Rallenta anche il cosiddetto carrello della spesa (quello composto dai beni alimentari, per la cura della casa e della persona) con i prezzi che da +2,6% tendenziale di marzo registrano un +2,3% ad aprile.

Quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto invece accelerano (da +2,5% di marzo a +2,6%). Se si guarda ai prezzi al consumo per divisione di spesa è il comparto dei servizi ricettivi e di ristorazione a segnare ad aprile l’aumento tendenziale maggiore (+4,4%) seguito dalle bevande alcoliche e tabacchi (+2,7%). I prezzi degli alimentari e delle bevande analcoliche crescono comunque tre volte più della media con un +2,4%. Per abitazione, acqua, elettricità e combustibili c’è il calo più consistente con un -9% dei prezzi tendenziale, anche grazie all’arretramento dell’energia mentre le comunicazioni registrano un calo tendenziale del 5,7%.

Il rallentamento dell’inflazione è stato accolto con soddisfazione dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che sottolinea come il tasso sia il più basso tra i grandi Paesi Ue a fronte del “più alto tasso di crescita”. “Questo ci deve incoraggiare – ha detto – ad andare avanti su questa strada come sistema Paese”. E se la Confesercenti sottolinea che stiamo andando verso una “normalizzazione” dei prezzi i consumatori sottolineano che il dato è legato al fatto che la Pasqua quest’anno è caduta a marzo e quindi aprile si è confrontato con un mese nel quale possono esserci fiammate dei prezzi soprattutto sugli alimentari e sui servizi turistici.

Continua a leggere

Cronache

Tragedia ad Anzola Emilia: uccisa l’ex vigilessa Sofia Stefani, interrogato ex comandante

Pubblicato

del

Un tragico evento ha scosso la comunità di Anzola Emilia, in provincia di Bologna. Sofia Stefani, 33 anni, ex vigilessa, è stata uccisa da un colpo di pistola alla testa all’interno della sede del Comando della polizia locale, conosciuta come la ‘Casa Gialla’. Il presunto responsabile del delitto è Giampiero Gualandi, ex comandante dei vigili di Anzola, attualmente sotto inchiesta.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 16, in una stanza del comando della polizia locale dove Sofia Stefani e Giampiero Gualandi si erano incontrati. Al momento della tragedia, i due si trovavano soli nella stanza, sebbene nell’edificio fossero presenti altre persone. Le forze dell’ordine stanno conducendo un sopralluogo accurato alla ‘Casa Gialla’ e interrogando i testimoni per ricostruire esattamente quanto accaduto e comprendere la natura del rapporto tra la vittima e il sospettato.

Giampiero Gualandi, ancora in servizio presso il comando di Anzola Emilia, sarà interrogato con l’assistenza di un difensore. Le autorità stanno cercando di chiarire se il colpo di pistola sia stato un tragico incidente o se ci sia stato un movente dietro l’omicidio. Non è ancora chiaro quale fosse la relazione tra Gualandi e Stefani, ma i carabinieri stanno esplorando tutte le possibili piste, inclusa quella di un conflitto personale o professionale.

La notizia ha profondamente colpito la comunità locale, che conosceva bene Sofia Stefani per il suo lavoro come vigilessa. I colleghi della polizia locale e i residenti di Anzola Emilia sono in stato di shock, in attesa di ulteriori sviluppi dalle indagini. Il municipio, situato a pochi passi dal luogo del delitto, è diventato un punto di raccolta per coloro che vogliono esprimere il loro cordoglio e la loro solidarietà alla famiglia della vittima.

La morte di Sofia Stefani rappresenta una tragica perdita e pone interrogativi inquietanti sulla sicurezza e sulle dinamiche interne al comando della polizia locale di Anzola Emilia. Mentre le indagini proseguono, la comunità spera che venga fatta piena luce su quanto accaduto.

Continua a leggere

In Evidenza

Salute del cervello a rischio a causa dei cambiamenti climatici

Pubblicato

del

I cambiamenti climatici potrebbero avere un forte impatto sulle malattie neurologiche: è quanto sostenuto sulla rivista The Lancet Neurology da un gruppo di ricercatori dell’UCL, University College di Londra, che sottolinea l’urgente necessità di comprendere l’impatto del cambiamento climatico sulle persone con condizioni neurologiche, per preservare la loro salute. L’articolo esce in concomitanza dell’evento The Hot Brain 2: climate change and brain health organizzato dalla UCL. Gli esperti hanno esaminato 332 articoli pubblicati in tutto il mondo tra il 1968 e il 2023, considerando 19 diverse condizioni del sistema nervoso, tra cui ictus, emicrania, Alzheimer, meningite, epilessia e sclerosi multipla, ma anche diversi disturbi psichiatrici tra cui ansia, depressione e schizofrenia.

“Ci sono prove chiare dell’impatto del clima su alcune condizioni cerebrali, in particolare l’ictus e le infezioni del sistema nervoso – spiega il coordinatore del lavoro Sanjay Sisodiya. Ad esempio è dimostrato l’effetto sulle malattie cerebrali delle temperature estreme (basse e alte) e delle forti variazioni della temperatura nel corso della giornata, specialmente quando queste misure erano stagionalmente insolite. Le temperature notturne – precisa – possono essere particolarmente importanti, poiché possono disturbare il sonno, aggravando così una serie di condizioni cerebrali”.

I ricercatori hanno anche riscontrato un aumento dei ricoveri, delle disabilità o della mortalità a causa di un ictus con le ondate di calore. Sono a rischio anche le persone con demenza perché meno in grado di adattarsi e più suscettibili a danni causati da picchi di temperatura (ad esempio malattie correlate al calore o ipotermia) ed eventi meteorologici (ad esempio inondazioni o incendi), a causa del loro deterioramento cognitivo che rende difficile ad esempio cercare aiuto o anche semplicemente agire con piccoli comportamenti quali bere di più e vestirsi adeguatamente rispetto al clima. Di conseguenza, una maggiore variazione della temperatura, giornate più calde e ondate di calore portano a un aumento dei ricoveri ospedalieri e della mortalità associati alla demenza. Oggi siamo in un contesto di preoccupante peggioramento delle condizioni climatiche e l’impatto potrebbe ulteriormente aggravarsi, conclude Sisodiya.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto