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Esteri

Ucraina: droni contro navi russe a Sebastopoli. Mosca accusa Kiev, sospeso accordo grano

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A distanza di tre mesi dalla firma, la Russia sospende “a tempo indeterminato” l’accordo sul grano. L’annuncio, diramato dal ministero della Difesa, arriva a seguito “dell’attacco terroristico di Sebastopoli” effettuato con droni marini e aerei “contro le navi della flotta del Mar Nero e le navi civili impegnate nella messa in sicurezza del corridoio del grano”. Non si fa attendere la reazione di Kiev che, attraverso il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba accusa la Russia di usare “un falso pretesto per bloccare il corridoio del grano che garantisce la sicurezza alimentare a milioni di persone”. Kuleba esorta quindi tutti gli Stati a chiedere alla Mosca “di fermare i suoi giochi con la fame e di tornare a rispettare i propri obblighi”. Intanto l’Onu fa sapere di essere in contatto con le autorità russe e chiede alle parti di astenersi da qualsiasi azione che possa minacciare l’accordo.Dal canto suo la Russia, che assicura di aver respinto l’attacco, accusa Kiev e, soprattutto, punta il dito contro il Regno Unito. Secondo Mosca, infatti, gli autori dell’attacco a Sebastopoli sono i militari del 73° Centro Speciale per le Operazioni Marine delle Forze Armate dell’Ucraina, addestrati da specialisti britannici situati nella città di Ochakiv, nella regione di Mykolaiv in Ucraina.Il ministero della Difesa russo incolpa la marina del Regno Unito anche di un coinvolgimento nel sabotaggio del gasdotto Nord Stream. “Secondo le informazioni disponibili, rappresentanti di un’unità della Marina britannica hanno preso parte alla pianificazione, al supporto e all’attuazione di un atto terroristico nel Mar Baltico il 26 settembre per minare i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2”, afferma Igor Konashenkov, rappresentante del ministero della Difesa di Mosca. E la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, rincara la dose e fa sapere che Mosca “intende sottoporre all’attenzione della comunità internazionale, anche al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, gli attacchi terroristici commessi contro la Federazione Russa nel Mar Nero e nel Mar Baltico e anche il coinvolgimento della Gran Bretagna in essi”. Accuse respinte al mittente dal ministero della Difesa del Regno Unito, secondo cui Mosca “per sminuire la disastrosa gestione dell’invasione illegale dell’Ucraina, sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica”. Da Kiev, il viceministro degli Affari interni ucraino, Anton Herashchenko, si limita a scrivere su Telegram che “quattro navi da guerra della flotta del Mar Nero della Federazione Russa, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, sarebbero esplose nella baia di Sebastopoli”. Solo lievi danni ad un dragamine, la versione di Mosca, che aggiunge però come ad essere attaccate sono state anche le navi che hanno come compito quello di garantire la sicurezza dei cargo che trasportano il grano dai porti ucraini. Il ministero della Difesa russo rivela poi i dettagli dell’attacco spiegando che, in totale, sono stati coinvolti 16 droni: sette droni marini e altri nove droni aerei. Secondo il governatore filorusso della città Mikhail Razvozhaev, quello su Sebastopoli è stato “l’attacco più massiccio dall’inizio della guerra”.

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Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

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Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

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Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

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Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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