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La maxi nube di gas dal Nord Stream anche sull’Italia

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Una gigantesca nube di gas sorvola l’Europa dopo le perdite di metano dalle due condotte del Nord Stream gravemente danneggiate dalle esplosioni registrate dai sismologi lunedi’ scorso nel mar Baltico. “Un sabotaggio” la cui natura e’ oggetto di indagini internazionali e reiterati scambi di accuse tra Occidente e Russia. Secondo una simulazione dell’istituto di ricerca norvegese Nilu, le quattro falle che si sono aperte nei gasdotti, a circa 80 metri di profondita’ nelle zone economiche esclusive di Svezia e Danimarca, hanno sprigionato finora 80 mila tonnellate di metano: prima in mare facendo ribollire la superficie dell’acqua, e quindi nell’atmosfera, creando una gigantesca nube che, dividendosi in due tronconi, e’ arrivata a toccare anche l’Italia, “senza rischi di inquinamento ne’ per la salute dei cittadini”, assicurano gli esperti. A Stoccolma e Copenaghen e’ spettato il compito di fornire al Consiglio di sicurezza dell’Onu le informazioni finora disponibili: in una lettera congiunta hanno affermato che le falle potrebbero essere state causate dalla detonazione di “diverse centinaia di chili di esplosivo”. Fino a 700 kg di Tnt, ipotizzava due giorni fa l’istituto sismologico norvegese Norsar. Nella lettera, i due Paesi hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze delle perdite di gas per l’ambiente marino e il clima. A Mosca il presidente Vladimir Putin ha colto l’occasione della cerimonia in pompa magna per l’annessione dei territori ucraini per rilanciare l’accusa agli “anglosassoni” di aver sabotato il Nord Stream. “Chi ne trae vantaggio?”, si e’ retoricamente chiesto. “Disinformazione scandalosa”, e’ stata la replica del segretario di Stato Usa Antony Blinken. Poco prima gli 007 di Mosca avevano assicurato di essere gia’ in possesso di “alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione dell’attacco terroristico”. “A mio parere – ha dichiarato il capo del servizio di intelligence estero, Sergey Naryshkin – l’Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili”. “Informazioni dettagliate” saranno rese note “dopo un’indagine della situazione, che al momento pero’ non e’ possibile visto che il gas continua a fuoriuscire”, ha comunque precisato il Cremlino. E cioe’ non prima di lunedi’. Secondo l’operatore Nord Stream, in linea con quanto riferito da Svezia e Danimarca, le perdite di gas continueranno infatti fino a domenica. La guardia costiera svedese ha riferito che una delle fughe di metano dal Nord Stream 2 “e’ diminuita, ma e’ ancora in corso”, mentre l’altra piu’ grande, sempre nella zona svedese ma sul Nord Stream 1, non ha mostrato segni di indebolimento. Dopo una settimana di rialzi per le perdite dai gasdotti – sebbene uno fosse fermo da agosto per le ripicche di Gazprom e l’altro mai veramente avviato – il prezzo del gas ad Amsterdam chiude la settimana in calo: i Ttf cedono il 7,3% a ridosso dei 189 euro (188,8) al megawattora, anche alla luce delle discussioni europee sul price cap. Ma l’allarme per le infrastrutture energetiche europee e’ ormai generalizzato. La Norvegia, diventata il primo fornitore di gas naturale dell’Europa, teme attacchi sulle sue condotte di idrocarburi. La Nato ha offerto a Oslo la sua “piu’ stretta cooperazione per la protezione delle infrastrutture critiche”. Il primo ministro Jonas Gahr Store ha annunciato di aver avviato colloqui con gli alleati “per aumentare la presenza militare nelle acque norvegesi” e di aver “accettato il contributo di Germania, Francia e Gran Bretagna”.

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Rubio: serve svolta nei colloqui su Ucraina al più presto

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump deciderà quanto tempo gli Stati Uniti dedicheranno alla risoluzione del conflitto ucraino, quindi una svolta nei negoziati “è necessaria molto presto”. Lo ha affermato a Fox News il segretario di Stato americano Marco Rubio. Le posizioni di Russia e Ucraina “si sono già avvicinate, ma sono ancora lontane l’una dall’altra – ha ricordato – ed è necessaria una svolta molto presto. Allo stesso tempo, ha proseguito Rubio, è necessario accettare il fatto che “l’Ucraina non sarà in grado di riportare la Russia alle posizioni che occupava nel 2014”. La portavoce del Dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce, ha dichiarato durante un briefing che gli Stati Uniti restano impegnati a lavorare per risolvere il conflitto, “ma non voleremo in giro per il mondo per mediare negli incontri che si stanno attualmente svolgendo tra le due parti. Ora – ha sottolineato – è il momento per le parti di presentare e sviluppare idee concrete su come porre fine a questo conflitto. Dipenderà da loro”.

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Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

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Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

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Siria, Israele bombarda zona palazzo presidenziale Damasco

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L’esercito israeliano ha annunciato di aver bombardato la zona del palazzo presidenziale a Damasco, dopo aver minacciato il governo siriano di rappresaglie se non avesse protetto la minoranza drusa. “Gli aerei da guerra hanno colpito la zona intorno al palazzo”, ha scritto l’esercito israeliano su Telegram.

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