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Imprenditore italiano ucciso da sicari in Messico

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Raphael Alessandro Tunesi è stato ucciso alle 14 di venerdì vicino alla scuola La Escriba, a Palenque, stato messicano del Chiapas. L’imprenditore italiano era a bordo della sua auto e doveva prendere le figlie quando è stato colpito da un paio di sicari arrivati in moto. Uno degli assassini ha esploso almeno tre colpi centrando il nostro connazionale, un bersaglio facile. Lo hanno portato in ospedale, ma non ha avuto scampo.
La vittima era persona nota nella zona che ospita resti archeologici importanti. Sposato da 21 anni con Elizabeth, tre figlie, gestiva l’hotel Quinta Chanabnal, un albergo-boutique in “tema” Maya.
Tunesi aveva studiato a lungo questa civiltà, parlava il dialetto indio, conosceva aspetti che attirano visitatori da ogni parte del mondo. Infatti, come esperto, aveva organizzato incontri, mostre, eventi proprio per raccontare un’epoca affascinante mentre nel 2014, insieme ad Antonio Aimi, aveva scritto un libro, L’Arte Maya , una testimonianza ulteriore del suo legame con il territorio e la sua lunga storia. Perché Raphael Alessandro Tunesi è stato ucciso?
La Farnesina ha auspicato che possa essere fatta luce, l’ambasciata si è mobilitata per seguire la vicenda, passi in linea con situazioni sempre delicate. Tutto, però, dipenderà da chi indaga.
La cronaca messicana con centinaia di migliaia di omicidi racconta di un’infinità di moventi, di delitti senza una spiegazione apparente e di casi risolti in modo frettoloso dalle autorità decise a dare una spiegazione rapida quanto fragile per togliersi di dosso la pressione. A maggior ragione se il fatto di nera supera i confini nazionali.
Nel dramma di Tunesi non può essere esclusa la rappresaglia feroce di una gang di estorsori.

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Chico Forti lascia il carcere di Miami: presto in Italia?

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Chico Forti, il 65enne trentino condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio di Dale Pike avvenuto il 15 febbraio 1998, ha lasciato il carcere di Miami. Attualmente, è sotto la custodia dell’Agenzia statunitense per l’immigrazione in attesa del trasferimento in Italia.

Secondo una fonte vicina a Forti, il trasferimento potrebbe avvenire entro due o tre settimane. Tuttavia, altre fonti che seguono attentamente il caso suggeriscono maggiore cautela, stimando un’attesa media di 4-5 mesi per la consegna. Questo periodo di attesa è tipico dopo la sentenza italiana di riconoscimento di quella straniera, un processo di conversione recentemente deciso dalla corte d’Appello di Trento.

La comunità italiana segue con grande interesse e trepidazione gli sviluppi del caso Forti, sperando che il ritorno in patria possa avvenire nel più breve tempo possibile.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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