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Cronache

Fisco: svuotavano società e non pagavano tributi, arresti

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito due distinte ordinanze di custodia cautelare emesse dai gip di Milano e Pavia, e a numerosi decreti di perquisizione nei confronti di due distinti gruppi criminali per reati fallimentari e fiscali. Le ordinanze sono giunte al termine di indagini dei finanzieri delle Compagnie di Corsico e Magenta per reati societari, fallimentari, tributari, contro il patrimonio e contro l’economia, hanno colpito undici persone tre dei quali sono stati destinatari di entrambi i provvedimenti. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Corsico, delegati dalla Procura di Milano, hanno individuato un’organizzazione criminale, con base a Trezzano sul Naviglio, dedita alla commissione di reati di natura societaria, fallimentare e tributaria, che utilizzavano 25 societa’ intestate a prestanome. Gli indagati avrebbero distratto beni e ingenti somme di denaro dai patrimoni aziendali e sottraendosi sistematicamente al pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali, falsificando i bilanci e facendo anche ricorso all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’attivita’ di polizia giudiziaria, posta in essere anche con l’ausilio dei Reparti del Corpo di Varese, Napoli, Salerno e Lecce, ha portato all’esecuzione di none misure cautelari di cui tre in carcere e tre ai domiciliari, due di divieto di dimora. un di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ed al sequestro preventivo di somme per oltre 33 milioni di euro, nonche’ al sequestro di 127 automezzi. Le Fiamme Gialle di Magenta hanno invrece sviluppato un’indagine delegata dalla Procura di Pavia, nei confronti di 10 societa’ operanti nell’hinterland milanese nel settore dell’autotrasporto e del commercio di carburante, formalmente intestate a prestanome ma, che sarebbero, in realta’, riconducibili ad alcuni membri di una famiglia di Trezzano sul Naviglio. Gli indagati, anche in questo caso, avrebbero distratto regolarmente beni societari e somme di denaro, evadendo le imposte attraverso l’interposizione di nuove societa’ appositamente create e predestinate al fallimento. Vi era una continuazione tra le societa’ ormai “svuotate” e quelle neo istituite, con passaggi di disponibilita’ finanziarie, di personale dipendente e delle commesse. I profitti sarebbero stati quindi dirottati verso le nuove societa’, nonche’ immagazzinati nelle casseforti del “gruppo”, costituite da societa’ immobiliari. (ANSA). RT 30-GIU-22 06:58 NNNN

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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