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Esteri

Biden: Putin è un macellaio, non può restare al potere

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“Quest’uomo non puo’ rimanere al potere”. Da una Varsavia definita “simbolo della lotta per la liberta’”, Joe Biden rompe ogni indugio e mette definitivamente nel mirino Vladimir Putin. Che poco prima, incontrando i rifugiati ucraini, aveva definito “un macellaio”, attirandosi ancora una volta le ire di Mosca. Ma il presidente americano, rivolgendosi alla piazza polacca con un discorso destinato a fare storia, non sembra piu’ disposto a fare sconti allo zar, descritto come “un dittatore che vuole distruggere l’Ucraina” mentre “cerca di ricostruire un impero”: “Dobbiamo dire a questo tiranno che i suoi giorni sono contati”, il suo messaggio di fronte al massacro che sta compiendo in Ucraina. Nella sua testa, mentre parla alla folla riunita davanti al Castello Reale, ancora le immagini di qualche ora prima, quando in uno stadio della capitale polacca i suoi occhi hanno incrociato quelli smarriti di donne e bambini costretti a fuggire dalle proprie case e dalle proprie citta’ bersaglio delle bombe delle forze armate russe. “Non abbiate paura”, le parole con cui Biden tocca i cuori dei polacchi citando il loro Papa, quel Karol Wojtyla la cui azione fu determinante per arrivare alla caduta del muro di Berlino e alla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Il presidente americano ammette che ancora una volta “la battaglia per la liberta’ sara’ lunga e dolorosa”, ma promette che gli Stati Uniti non abbandoneranno mai l’Europa al suo destino: ne’ l’Ucraina, che promette di sostenere “fino alla vittoria”, ne’ gli alleati della Nato come la Polonia, ribadendo come l’articolo 5 del trattato dell’Alleanza, quello sulla mutua difesa, resti per Washington “un obbligo sacro”. Vladimir Putin “non deve pensare a toccare neanche un centimetro del territorio della Nato”, e’ l’avvertimento diretto a Mosca. Mentre il messaggio agli alleati europei e’ che la sua presenza nel cuore del Vecchio Continente dimostra come gli Stati Uniti siano ancora una volta pronti a difendere l’altra sponda dell’Atlantico. Questo sia per fugare i malumori di Kiev, che si e’ detta delusa dai risultati degli ultimi vertici Nato ed Ue e che vorrebbe “decisioni piu’ coraggiose”, sia per confermare come l’Europa, dopo anni di disimpegno, sia tornata al centro della politica estera americana. Biden pero’ si rivolge in maniera accorata anche al popolo russo, forse pensando ai possibili scenari di un golpe: “Non siete voi i nostri nemici”. Parole che suonano come un appello a reagire contro colui che “ha strangolato la democrazia in Russia”: “Putin e’ il solo colpevole. E’ lui che vi ha isolato dal resto del mondo e che vuole riportarvi al XIX secolo”, dice il presidente americano, sottolineando come “la volonta’ di un popolo e’ piu’ importante e piu’ forte della volonta’ di un singolo dittatore”. E spiegando come a causa delle sanzioni “il rublo sia ridotto in macerie” e l’economia russa “si dimezzera’ finendo fuori dalle 20 economie piu’ sviluppate”. A Mosca ovviamente non gradiscono e fanno sapere che “i nuovi insulti di Biden inevitabilmente restringeranno ulteriormente la finestra di opportunita’ per ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti”. “E’ strano sentire accuse contro Putin da Biden, che invito’ a bombardare la Jugoslavia e a uccidere delle persone”, attacca il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando come “un capo di stato dovrebbe essere capace di controllarsi”. E a poco serve, in serata, la precisazione della Casa Bianca secondo la quale il presidente “non parlava di un cambio di regime in Russia”. Il messaggio arrivato da Varsavia, chiaro e potente, e’ proprio quello.

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Economia

Corte russa sequestra 463 milioni beni a Unicredit Russia

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Una Corte di San Pietroburgo ha posto sotto sequestro conti e proprietà di Unicredit in Russia per un valore di quasi 463 milioni di euro. La decisione è stata presa su istanza della Ruskhimalyans, un’impresa per la produzione di gas liquido partecipata di Gazprom, nell’ambito di un contenzioso. Lo riferiscono le agenzie russe. La misura riguarda Unicredit Russia e Unicredit Ag, la banca tedesca del gruppo che controlla la filiale russa.

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Esteri

Seattle, uccide figlio di 9 mesi mentre dorme e incolpa i demoni

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Dion Lamont Montgomery, un uomo di 35 anni di Seattle, è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado per aver sparato al figlio di 9 mesi mentre stava dormendo. L’uomo e’ rinchiuso nel carcere di King County con una cauzione di 5 milioni di dollari. Montgomery ha detto che aveva assunto una droga che può causare allucinazioni, deliri ed estrema agitazione, e ha incolpato i demoni di quanto successo. Come riportano i media Usa, la polizia è stata chiamata per una sparatoria intorno alle 18.30 di mercoledi’ in un’abitazione del quartiere Magnolia, e una volta sul posto una donna ha detto loro che suo figlio era stato colpito. Il bambino è stato dichiarato morto sul posto, e dai documenti del tribunale emerge che dopo la sparatoria Montgomery ha sparato a due persone e poi e’ scappato, ma nessuno è rimasto ferito. L’uomo ha detto agli inquirenti di aver fatto uso di fenciclidina, una sostanza allucinogena di sintesi a base di piperidina, mentre la madre del bimbo (arrestata e poi rilasciata), ha dichiarato che si trovava in bagno quando ha sentito gli spari.

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Esteri

Ucraina: immagini satellite confermano, distrutti 3 caccia russi

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Nuove immagini satellitari che mostrano le conseguenze di un attacco ucraino alla base aerea di Belbek, nella Crimea occupata, hanno confermato la distruzione di tre caccia russi, oltre ai danni subiti da un quarto velivolo da combattimento: le immagini, riporta Ukrinform, sono state pubblicate su X dal giornalista investigativo del New York Times, Christiaan Triebert. “Nelle immagini di Maxar, due MiG-31 e un Su-27 sono stati completamente distrutti e un MiG -29 è stato danneggiato nella base aerea di Belbek dell’Aeronautica russa nella Crimea occupata – ha scritto Triebert -. Anche un deposito di carburante vicino alla pista principale della base aerea è stato distrutto e i detriti hanno continuato a bruciare” dopo l’attacco avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì.

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