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Guerra Ucraina

Papa implora Dio fine guerra e consacra Russia e Ucraina

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Il Papa implora a Dio e alla Madonna di Fatima “la fine della guerra”. Parla di una umanita’ “sfinita e stravolta”. “Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria”. Poi il solenne atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore di Maria: “Noi dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanita’ intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina”, “fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace”. Parallelamente alla preghiera prosegue anche il lavoro della diplomazia vaticana che sta muovendo le sue leve con la Russia per l’apertura di corridoi umanitari: “La Santa Sede – ha riferito il Nunzio a Kiev, monsignor Visvaldas Kulbokas – ha chiesto di istituire corridoi umanitari sin dall’inizio ed e’ gia’ intervenuta per alcune questioni particolari come trasmettere alla Russia alcune richieste specifiche riguardanti soprattutto i bambini e la protezione degli orfanotrofi, per proteggerli e, se possibile, farli evacuare”. Tornando alla celebrazione che si e’ tenuta oggi pomeriggio in Vaticano, Papa Francesco ha sottolineato ancora una volta che si tratta di una guerra “insensata”, “efferata” su “fratelli inermi”. Ha chiesto a Dio di “ispirare progetti e vie di riconciliazione” e di “preservare il mondo dalla minaccia nucleare”. Poi il mea culpa a nome di tutta l’umanita’: “Con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!” per aver “dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali”. “Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunita’ delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani”. E poi la forte richiesta a Dio affinche’ “il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta e di prepotenza”. Sono alcune migliaia i fedeli che hanno preso parte in Vaticano a quest’atto solenne del Papa che risponde ad una richiesta della Madonna di Fatima trasmessa ai veggenti nel 1917. Un atto che si inserisce nella serie di atti gia’ compiuti in questo senso dagli altri pontefici ma Papa Francesco ha voluto rispondere alla lettera, come non era mai stato fatto, alle richieste della Madonna di 105 anni fa. Una preghiera accorata che e’ diventata planetaria. Il Papa ha infatti chiesto a tutti i vescovi del mondo di unirsi a lui. Dal monastero Mater Ecclesiae ha pregato anche Benedetto XVI. I media vaticani hanno diffuso il messaggio del Papa a tutte le emittenti tv del mondo, usando web, youtube, satellite ma anche le onde corte per fare arrivare la voce di Francesco ai russi e agli ucraini, superando le barriere che sono state messe anche all’informazione in questa guerra nel cuore dell’Europa. Il Pontefice ha compiuto questo gesto storico al termine della liturgia penitenziale della Quaresima nel corso della quale si e’ confessato e ha impartito a sua volta la confessione ad alcuni fedeli.

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Esteri

Putin: “La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile. È solo questione di tempo”

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“La riconciliazione con il popolo ucraino è inevitabile, ma è solo questione di tempo”. Così il presidente russo Vladimir Putin si è espresso in un’intervista concessa al giornalista Pavel Zarubin per il documentario “Russia. Cremlino. Putin. Venticinque anni”, prodotto dalla rete statale Rossiya 1 e in onda questa sera.

Nel colloquio, Putin torna a parlare del conflitto con l’Ucraina, dichiarando che, nonostante l’attuale tragedia in corso, il riavvicinamento tra i due popoli “sarà possibile”. Secondo il presidente, la Russia “non ha dato inizio prima all’operazione speciale” perché “credeva negli accordi di Minsk” e voleva risolvere pacificamente il conflitto nel Donbass.

“Abbiamo forza per concludere ciò che abbiamo iniziato”

Putin ha anche ribadito che Mosca “ha abbastanza forza e risorse per portare a una conclusione logica quanto iniziato nel 2022”, sottolineando che questo potrà avvenire “senza ricorrere all’uso di armi nucleari in Ucraina”. Un’affermazione che appare tanto rassicurante quanto carica di implicazioni strategiche: il Cremlino si dice fiducioso nel raggiungimento dei propri obiettivi militari, ma resta sul piano convenzionale.

“I rapporti con la Cina garantiscono stabilità globale”

Nel documentario, Putin ha anche toccato il tema delle relazioni internazionali, definendo l’alleanza con la Cina come un “fattore di stabilità globale”. “La turbolenza nel mondo sta solo aumentando – ha dichiarato – e le nostre relazioni così affidabili e stabili con la Cina rafforzano la stabilità mondiale semplicemente perché esistono”. Un chiaro segnale a Occidente, nel mezzo di un riassetto degli equilibri geopolitici.

Il documentario-intervista, che celebra i 25 anni al potere di Vladimir Putin, si presenta come un ritratto personale e politico del leader del Cremlino in un momento storico delicatissimo, tra guerra, sanzioni, isolamento e un crescente asse con Pechino.

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Esteri

Zelensky: Mosca chiede tregua mentre ci bombarda, cinismo

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“I russi chiedono una tregua per il 9 maggio, mentre attaccano l’Ucraina ogni giorno: questo è cinismo di altissimo livello”: lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky dopo il raid notturno su Kiev. “Solo questa settimana la Russia ha utilizzato contro l’Ucraina più di 1.180 droni da attacco, 1.360 bombe aeree guidate e 10 missili di vario tipo”, ha aggiunto. Per Zelensky, “è necessario un vero cessate il fuoco. L’Ucraina è pronta alla tregua a ogni momento, ma non deve durare meno di un mese, per porre fine alla guerra” e “che sia non solo per i loro giorni festivi ma ogni giorno”.

“Solo questa settimana la Russia ha utilizzato contro l’Ucraina più di 1.180 droni da attacco, 1.360 bombe guidate e 10 missili di vario tipo”, ha sottolineato Zelensky, aggiungendo: “Per tutta la notte, i soccorritori a Kiev hanno spento incendi di case e auto dopo gli attacchi dei droni russi contro le zone residenziali. Purtroppo, ci sono bambini e adulti colpiti. A tutti è stata fornita l’assistenza necessaria. C’è stato un incendio a Cherkasy: un dormitorio normale stava bruciando”.

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Esteri

Zelensky: due i caccia russi abbattuti da droni navali

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Sono due i caccia russi Sukhoi Su-30 abbattuti da droni marittimi ucraini sul Mar Nero in meno di 24 ore, secondo quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Ukrinform. “Ringrazio i nostri ragazzi che stano incrementando le capacità di difesa a lungo raggio dell’Ucraina, sia in aria che in mare”, ha aggiunto Zelensky che ha definito l’operazione “brillante”. Il secondo abbattimento di Su-30 russo sul Mar Nero è stato confermato da Kyrylo Budanov, capo del Servizio d’intelligence militare ucraino (Gur) che operano questi droni navali. Budanov, sempre citato da Urkinform, ha definito la duplice operazione come un “momento storico”.

Secondo Budanov, per l’abbattimento dei due Su-30 sono state utilizzate tre imbarcazioni senza pilota Magura V7, una variante utilizzata come difesa antiaerea del Magura V5. I droni marittimi erano dotati ciascuno di due missili antiaerei Aim-9 Sidewinder di fabbricazione americana, modificati da missili aria-aria (cioè lanciati da un aereo contro un altro aereo) a terra-aria. Il capo del Gur ha riferito che l’equipaggio del primo Su-30 è sopravvissuto ed è stato recuperato nel Mar Nero da una nave civile, mentre non sono sopravvissuti quelli del secondo.

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