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Leopoli teme i bielorussi, ‘qui non entreranno’

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Lo sguardo e’ rivolto a Nord, la parola d’ordine e’ ‘false flag’: Leopoli guarda oltre la calma apparente di queste ore. Guarda alla Bielorussia, soprattutto. Ai movimenti militari che si intravedono al confine e al pretesto che, di concerto con la Russia, Minsk potrebbe inscenare per un’offensiva. La ‘Parigi dell’Est’ non perde di vista l’obiettivo: difendersi. Le numerose statue del centro storico hanno quasi tutte una doppia copertura: all’impacchettatura dei giorni scorsi si aggiungono, a ritmo sempre piu’ rapido, dei pannelli di legno. E sulla strada che da Leopoli conduce a Lutsk e da li’ alla Bielorussia si scorgono profili inquietanti, quelli delle trincee dell’esercito. “Credimi, qui nessun tank nemico entrera’”. Yuri ha piu’ di cinquant’anni, da 25 lavora al ministero della Difesa, nel settore amministrativo. E’ uno dei 140 ‘studenti’ che ogni giorno si recano nel centro di addestramento per civili nell’area Nord-Ovest di Leopoli. La difesa della citta’ passa anche da queste pillole di formazione militare. Sono due i principali centri istituiti circa due settimane e mezzo fa per addestrare chi non ha mai preso un’arma in vita sua. L’arma in questione non puo’ che essere un kalashnikov. Un Ak-74, in particolare, ovvero la piu’ diffusa variante del ben piu’ celebre Ak-47. I due insegnanti del pomeriggio dividono la lezione in due parti: prima quella teorica, con tanto di lavagnetta illustrativa, poi quella pratica. A turno i novelli alunni prendono in mano il fucile e, guidati dall’istruttore, fingono di sparare. In piedi. Accovacciati. In movimento. In pochi ridono, in tanti chiedono. “Come smonto il caricatore? Come posso voltarmi restando in posizione di combattimento?”. Vjenceslav e’ uno dei due istruttori del pomeriggio. Non e’ un militare ma un professionista di Tiro sportivo. A lungo risponde a tutte le domande della sua platea. A qualcuno, piu’ galvanizzato, fa ripetere la simulazione. Nessuno, tra i civili, tornera’ a casa con un’arma. Dovranno arruolarsi nelle milizie volontarie per ottenere un kalashnikov. “Qui vogliamo innanzitutto insegnare a usare le armi in modo sicuro, per se’ e per gli altri. Il secondo punto e’ come lavorare con l’arma, a cominciare dalla sua preparazione”, spiega Vjenceslav alla fine della sua lezione. Ad ascoltarlo c’erano ragazze giovani e meno giovani, diciottenni e pensionati. “Nessuno di loro ha mai avuto un’esperienza con le armi”, ricorda l’istruttore. Potranno mai imparare in una manciata d’ore? Vjenceslav sorride. “Questo e’ un inizio, un’introduzione, uno strumento che diamo anche solo perche’ la gente sappia come mettere le gambe”. Ma una via d’uscita alternativa a questa guerra ci sara’ pure? E qui Vjenceslav risponde come la stragrande maggioranza dei suoi concittadini: “Resisteremo e vinceremo”. A Leopoli, come a Kiev o come a Odessa, non importa quasi piu’ il come. Contano determinazione e rapidita’, perche’ tutto puo’ cambiare nel giro di poche ore. I movimenti di tank e le esercitazioni missilistiche che nella notte sono state avvistate in Bielorussia, a poche decine di chilometri dal confine, hanno aumentato i timori dell’Ovest dell’Ucraina: “Il rischio di una false flag operation e’ alto, Minsk finora ha resistito alle pressioni della Russia ma potrebbe anche non durare”, e’ lo scenario tracciato da fonti che seguono da vicino l’andamento della guerra. Nelle ultime ore l’esercito ha costruito due nuove trincee sulla strada H17, che collega Leopoli a Lutsk. “Tank russi o bielorussi qui non se ne vedranno. Il problema sono i missili”, sbuffa Yuri, prima di accendersi una sigaretta. La notte, l’ennesima di questo gelido fino inverno, passera’ anche per lui.

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Terminato attacco aereo russo su Kiev, un morto e 2 feriti

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Sarebbe terminato l’attacco aereo russo su Kiev, messo a segno con droni russi, e la municipalità avrebbe decretato la fine dell’allerta. Lo riporta RBC-Ucraina. Il sindaco della capitale Vitali Klitschko nel suo Telegram informa che al momento si conta una vittima e due bambini sono rimasti feriti. In fiamme i piani superiori di un grattacielo nel distretto di Svyatoshinsky della capitale. Sui social è stato diffuso un video che ritrae un camion dei vigili del fuoco intenti a domare il rogo verificatosi nel territorio del centro commerciale Dream Town, nel quartiere di Obolonsky.

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Nigeria, almeno 11 soldati uccisi dagli jihadisti

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Combattenti jihadisti hanno ucciso almeno 11 soldati in un attacco alla loro base nello stato di Yobe, nel nord-est della Nigeria. Il bilancio, secondo quanto riportato da fonti militari, è ancora provvisorio e potrebbe aumentare perché molti soldati risultano dispersi. I combattenti della Provincia dell’Africa Occidentale dello Stato Islamico (ISWAP) hanno fatto irruzione in una base nella città di Buni Gari. Dopo un violento scontro a fuoco hanno sequestrato le armi e incendiato la base.

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Qatar respinge le accuse di Netanyahu, nessun doppio gioco

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Il Qatar respinge fermamente l’accusa mossa dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di “doppio gioco” e “doppio linguaggio” nella mediazione per un accordo tra Hamas e Israele. Il portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, su X scrive che “il Qatar respinge fermamente le dichiarazioni incendiarie rilasciate dall’ufficio del primo ministro israeliano, contrarie alle più elementari regole di responsabilità politica e morale”.

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