“Una Francia piu’ indipendente all’interno di un’Europa piu’ forte”. A meno di un mese dalle elezioni presidenziali, Emmanuel Macron indossa i panni del generale di guerra tornando ad evocare il “ritorno del tragico nella storia” e ponendo al centro del suo programma elettorale un nuovo modello di “indipendenza strategica” per la Francia e l’Unione europea. A cominciare dal settore della difesa, divenuto di dirompente attualita’ dopo l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin. Il presidente candidato, che finora i sondaggi danno come favorito in vista del voto del 10 e del 24 aprile – con oltre il 30% delle intenzioni di voto al primo turno davanti agli avversari nazionalisti Marine Le Pen ed Eric Zemmour – ha promesso un budget per il riarmo equivalente a 50 miliardi di euro nel 2025. Ma per “guadagnare flessibilita’ dinanzi a nuovi tipi di conflitto, spaziale, cyber”, il presidente candidato intende anche “investire in tecnologie di punta e rafforzare gli investimenti per poter far fronte ad una guerra di alta intensita’ che puo’ tornare sul nostro continente”, ha avvertito in conferenza stampa ai docks di Aubervilliers, alle porte di Parigi. Rivolgendosi agli oltre 300 giornalisti presenti, tra cui tanti media europei e internazionali, Macron ha promesso il raddoppio di riservisti francesi. La guerra avviata da Putin, ha osservato, rappresenta per la Nato un “elettroshock”, una “minaccia inedita alle nostre frontiere” che “restituisce una chiarificazione strategica all’Alleanza, riconducendola alle conflittualita’ delle sue origini”, ha risposto a chi chiedeva se non fosse pentito della sua uscita del 2019, quando disse che la Nato era in “stato di morte cerebrale”. Lui si e’ difeso dicendo che all’epoca la situazione era diversa. E comunque “non ho mai sostenuto una soluzione che consisteva nell’uscita della Francia della Nato”, ha puntualizzato, auspicando che la Francia sia “la prima nazione ad uscire dalla dipendenza di petrolio, gas e carbone” attraverso lo sviluppo di un mix energetico tra nucleare e rinnovabili. Dalla sua candidatura per un secondo mandato all’Eliseo il 3 marzo, il presidente piu’ giovane di Francia aveva fatto una sola uscita pubblica in veste di candidato, il 7 marzo scorso, a Poissy, vicino Parigi, concentrandosi soprattutto sulla ricerca di una soluzione alla guerra in Ucraina. I principali sfidanti, come Marine Le Pen (Rassemblement National) Eric Zemmour (Reconquete) o Jean-Luc Me’lenchon (La France Insoumise) hanno invece moltiplicato i comizi, accusandolo di sottrarsi al confronto politico. Oggi, per circa quattro ore, Macron ha illustrato il suo programma elettorale e si e’ prestato alle tante domande dei giornalisti da un grande palco con il tricolore francese e le bandiere dell’Ue, nonche’ lo slogan ‘Emmanuel Macron avec vous. Notre projet pre’sidentiel pour la France’. Macron ha vantato le promesse realizzate, come il calo della disoccupazione, “mai cosi’ giu’ negli ultimi 15 anni”. Se verra’ rieletto all’Eliseo, si impegna a giungere fino alla “piena occupazione” nei prossimi cinque anni e ad attuare la contestata riforma previdenziale abbandonata nel precedente quinquennato “a causa della pandemia”. Tra le altre misure, un metaverso europeo e nuove forme di leasing per consentire ai meno abbienti di acquistare un’auto elettrica. L’insieme del suo programma, composto da un centinaio di misure, verra’ stampato in un opuscolo di 24 pagine ed inviato nei prossimi giorni nella cassetta postale di 6 milioni di famiglie francesi.