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Pioggia di bombe russe su Zaporizhzhia, è la notte del terrore nucleare

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Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la piu’ grande d’Europa, dopo una notte di angoscia per i possibili rischi derivanti dal bombardamento dello stabilimento, denunciato dal presidente Zelensky come un atto di “terrore nucleare”. Il secondo round dei colloqui diretti fra Ucraina e Russia sulla frontiera con la Bielorussia si e’ chiuso con un nulla di fatto, tranne una intesa sull’apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili dalle citta’, sotto il fuoco dei bombardamenti. Secondo le autorita’ ucraine stamane “il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unita’ di potenza” della centrale, dopo che e’ stato domato l’incendio scoppiato nella notte, senza che si siano registrate vittime o fughe radioattive. L’attacco a Zaporizhzhia ha causato forte allarme nel mondo intero durante la notte: tanto Kiev come l’agenzia atomica dell’Onu (Aiea) e il presidente americano Joe Biden, hanno chiesto a Mosca di sospendere le operazioni militari intorno alla centrale. Il premier britannico Boris Johnson, ha detto di voler convocare d’urgenza il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. E mentre la Borsa di Mosca resta ancora chiusa oggi, per il quinto giorno consecutivo – un record storico per il Paese – la situazione in Ucraina, e in particolare l’attacco alla centrale nucleare, hanno trascinato verso il rosso i mercati asiatici, che hanno terminato l’ultima seduta della settimana in sostenuto calo: Tokyo ha chiuso a -2,23%, Hong Kong a -2,69%, Shanghai a -0,96%, Shenzhen a -1,28% e Seul a -1,22%. Anche le Borse europee aprono in decisa flessione: Francoforte cede l’1,55%, Parigi l’1,1% e Londra lo -0,66%, mentre a Milano l’Ftse All share e’ in ribasso dell’1% netto. Il petrolio segna stamane un incremento dell’1,22% del Wti del Texas a 108,9 dollari al barile, mentre il gas -dopo aver toccato ieri i massimi storici a 200 euro- registra ad Amsterdam un calo del 9,22% a 146 euro Megavattora. Convocate per oggi riunioni d’emergenza dei ministri degli Esteri di Nato, G7 e Ue sull’Ucraina. Alla riunione europea ci sara’ anche il segretario di Stato americano Blinken.

“Stiamo lavorando per portare Putin al tavolo”, afferma il ministro degli Esteri Di Maio. In Italia intanto e’ triplicato il flusso di profughi in arrivo dall’Ucraina. Una circolare del ministero della Salute allerta le Regioni perche’ predispongano risorse per garantire tamponi e vaccini anti-Covid ai rifugiati. Per loro non ci sara’ obbligo di super Green pass, dice Sileri. La circolare prevede anche l’esecuzione dei test diagnostici nelle 48 ore dall’ingresso in Italia. Oltre alle operazioni militari sul terreno, continua anche la cyber-guerra lanciata dagli hacker contro Mosca. L’agenzia spaziale russa Roscosmos ha denunciato essere stata vittima di un “massiccio attacco” ai suoi server durante la notte scorsa, informando che oggi la funzionalita’ del sito e’ stata ripristinata. La Roscosmos informa inoltre che nella base spaziale di Baikonur e’ in corso la rimozione del razzo Soyuz-2.1b, a bordo del quale sono 36 satelliti della costellazione OneWeb per le connessioni internet, il cui lancio era previsto per oggi. Nei giorni scorsi i rapporti fra l’agenzia spaziale russa e la OneWeb, con base nel Regno Unito, sono diventati progressivamente piu’ tesi, fino alla decisione della OneWeb di sospendere i lanci dei suoi satelliti da Baikonur. Intanto a Mosca il Parlamento ha approvato una modifica del Codice penale, per contenere la diffusione di “fake news” sulle operazioni dell’esercito russo. La nuova legge, approvata dalla Duma all’unanimita’, introduce la responsabilita’ criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe e prevede, in base alla gravita’ del reato, multe e anche pene di prigione (si rischiano fino a 15 anni di carcere). Inoltre, il governo russo ha ristretto l’accesso a numerosi media indipendenti – compresi i siti della Bbc, dell’agenzia indipendente Meduza, della tedesca Deutsche Welle e del sito web in lingua russa fondato dagli Usa Radio Free Europe/Radio Liberty, Svobod – misura che si aggiunge alla chiusura nei giorni scorsi di emittenti e testate che criticano l’invasione dell’Ucraina.

Ucraina, la centrale nucleare di Zaporizhzhia

La centrale nucleare di Zaporizhzhia colpita dall’attacco russo si trova nel Sud dell’Ucraina, a Energodar: e’ la piu’ grande in Europa e fra le dieci piu’ grandi del mondo. Di proprieta’ dell’azienda nazionale ucraina Energoatom, che gestisce la produzione di energia nucleare nel Paese, e’ una delle quattro centrali nucleari attive nel Paese. La sua produzione e’ in grado di raggiungere 42 miliardi di kWh di elettricita’, pari a circa il 40% dell’elettricita’ generata complessivamente da tutte le centrali nucleari ucraine e a un quinto della produzione annuale di elettricita’ in Ucraina. Operativa dal 1984, la centrale occupa un’area di 104,7 ettari sulle rive del bacino idrico di Kakhovka, nella steppa, vicino alla centrale termoelettrica di Zaporozhe. E’ composta da sei reattori ad acqua pressurizzata costruiti nel periodo compreso fra il 1984 e il 1995, con una capacita’ elettrica lorda di 1.000 MegaWatt ciascuna (VVER-1000), progettati per una vita operativa di 30 anni. Fra il 2019 e il 2021 quattro dei sei reattori hanno subito un fermo programmato dell’attivita’ per consentire il passaggio al nuovo fornitore del combustibile nucleare, l’azienda americana Westinghouse. La prima unita’ a essere stata modificata, nel 2019, e’ stata la 5, seguita nel 2021 dalle unita’ 1, 3 e 4. L’unita’ 5 della centrale nucleare e’ stata ricollegata allo United Power System dell’Ucraina a seguito di un’interruzione programmata nel 2019. Allo stesso modo, le unita’ 1, 3 e 4 sono state ricollegate alla rete a seguito di interruzioni programmate nel 2021.

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Chico Forti lascia il carcere di Miami: presto in Italia?

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Chico Forti, il 65enne trentino condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio di Dale Pike avvenuto il 15 febbraio 1998, ha lasciato il carcere di Miami. Attualmente, è sotto la custodia dell’Agenzia statunitense per l’immigrazione in attesa del trasferimento in Italia.

Secondo una fonte vicina a Forti, il trasferimento potrebbe avvenire entro due o tre settimane. Tuttavia, altre fonti che seguono attentamente il caso suggeriscono maggiore cautela, stimando un’attesa media di 4-5 mesi per la consegna. Questo periodo di attesa è tipico dopo la sentenza italiana di riconoscimento di quella straniera, un processo di conversione recentemente deciso dalla corte d’Appello di Trento.

La comunità italiana segue con grande interesse e trepidazione gli sviluppi del caso Forti, sperando che il ritorno in patria possa avvenire nel più breve tempo possibile.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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