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Cronache

Champions: show Psg-Real, Mbappè tra presente e futuro

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Leo Messi ritrova il fascino perduto del Clasico, Carlo Ancelotti torna al Parco dei Principi dopo il biennio conclusosi col successo in Ligue1. E poi c’e’ l’intrigo Mbappe’, destinato a passare a parametro zero proprio a Madrid a fine giugno. C’e’ questo e tanto altro nella supersfida Psg-Real che apre il ritorno degli ottavi di Champions dopo l’interruzione invernale. Il duello e’ il piu’ eclatante, ma non il solo che cattura l’attenzione degli appassionati: se Man City e Bayern appaiono favoriti nei confronti con Sporting e Salimburgo, mercoledi’ a San Siro c’e’ un altro grande classico, Inter-Liverpool. Giovedi’ negli spareggi di Europa League c’e’ un imperdibile Barcellona-Napoli. La Lazio affronta un osso duro come il Porto, imbattuto nel suo torneo mentre l’Atalanta ‘ favorita nella sfida con l’Olympiacos. Sembra esserci sempre qualche ostacolo per tradurre gli investimenti milionari di Al Khelaifi in un successo europeo. La Champions, persa in finale due anni fa col Bayern, rimane una chimera. Alla collezione di gioielli si e’ aggiunto anche Messi, ma polemiche e incomprensioni sono sempre dietro l’angolo, tanto che venerdi’ il pubblico ha scioperato contro la ‘squadra di mercenari’. A infiammare la sfida di domani e’ anche la posizione di Mbappe’, pagato a peso d’oro dai parigini, ma che non vuole rinnovare il contratto in scadenza per accasarsi proprio a Madrid. Il Psg arriva in scioltezza all’appuntamento: in Ligue1 ha +16 sul Marsiglia, Pochettino ha l’imbarazzo della scelta in un organico arricchitosi anche con Hakimi, Wijnaldum, con Donnarumma che gioca poco nell’alternanza con Keylor Navas, e il glorioso ex Sergio Ramos, quasi sempre infortunato. Ma Messi finora ha funzionato a intermittenza pur in un tris d’assi con Mbappe’ e Neymar. Ora c’e’ l’esame col Real che Ancelotti con talento e duttilita’ ha riportato in alto. In Liga c’e’ solo la resistenza del Siviglia (a -4), ma e’ la Champions che conta piu’ di tutto. A contrastare i parigini la difesa rafforzata da Alaba, il solito centrocampo di acciaio Modric-Casemiro-Kroos, in attacco il veterano inossidabile Benzema sara’ aiutato dall’esperto Asensio e dal talentuoso Vinicius. Dzeko ha un conto da regolare col vecchio amico Salah, l’eliminazione nella semifinale Champions del 2018 con la Roma. L’Inter di Inzaghi, candidata allo scudetto bis, riceve il Liverpool di Klopp che ha perso la scia del Man City ma presenta il solito schieramento agguerrito, con Diogo Jota in grande spolvero. Ai nerazzurri manchera’ Barella. Il Bayern, nonostante la solita doppietta di Lewandowski, ha perso male in Bundesliga col modesto Bochum, ma in Champions sara’ un’altra storia, anche se i tedeschi sanno bene che dovranno diffidare del Salisburgo, vera sorpresa della stagione avendo eliminato il Siviglia. Ancora meno dubbi ci dovrebbero essere nell’altro ottavo: il Man City di Guardiola e’ la squadra piu’ in forma d’Europa e quindi la favorita, pronta a cancellare la delusione della sconfitta di maggio in finale col Chelsea. I Citizens giocano in casa dello Sporting Lisbona, reduce dal pari in casa del Porto. In Europa League il clou Barcellona-Napoli e’ tra due squadre reduci da un pareggio, ma quello dei blaugrana, acciuffato nel recupero nel derby con l’Espanyol, ha palesato i difetti che sembravano superati dal lavoro di Xavi e dai poderosi innesti di mercato. Sara’ una qualificazione in bilico, con due gare spettacolari. Rischia anche la Lazio di Sarri, che questo trofeo l’ha gia’ vinto, contro il Porto di Sergio Conceicao che vola in patria: dopo 16 vittorie consecutive ha tenuto a freno i campioni uscenti dello Sporting e al termine c’e’ stata una rissa gigante con quattro espulsi, tra cui il vecchio guerriero Pepe. Piu facile il compito dell’Atalanta, ritrovatasi nella gara con la Juve, che affronta i greci dell’Olympiacos di El Arabi che domina il suo campionato e che si giovera’ del ritorno in patria di Manolas.

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Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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