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Champions: caos sorteggi, il Real Madrid grida allo scandalo

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I sorteggi del caos, ovvero quelli andati in scena oggi a Nyon e che riguardavano gli ottavi di finale della massima competizione europea per club, la Champions League. Per la prima volta nella storia del torneo, l’Uefa ha dovuto annullarli e rifarli nel giro di un paio d’ore, a causa di quello che l’ente continentale del calcio ha definito con un tweet “un problema tecnico con il software di un fornitore esterno che indica quali squadre possono giocare tra di loro”. Da qui l’ammissione che si era “verificato un errore materiale nel sorteggio di Champions League” che veniva quindi annullato con conseguente annuncio che, alle 15 ora di Nyon, ce ne sarebbe stato un altro. In pratica e’ successo che Michael Heselschwerdt, ‘Head of Club Competitions’ della Uefa, avesse inserito nell’urna dei possibili rivali del Villarreal anche il Manchester United che nella fase a gironi aveva giocato nello stesso gruppo degli spagnoli, e che l’ex stella dello Zenit Andrej Arshavin avesse pescato proprio i Red Devils. Contrordine ed ecco che uscivano i ‘cugini’ del City, ma poi le immagini avevano mostrato che sempre la pallina dello United era stata dimenticata durante la formazione della ciotola dei potenziali avversari dell’Atletico Madrid. Quest’ultimo club, a sua volta, aveva percio’ avuto piu’ possibilita’ di pescare il temutissimo Bayern Monaco, come poi e’ avvenuto. Proteste incrociate, reclamo dei ‘colchoneros’ e decisione dell’Uefa di rifare tutto da capo, cancellando sfide di grande fascino come Psg-Man United, ovvero Messi contro Cristiano Ronaldo, e Inter-Ajax, riedizione in doppio atto della finale del 1972 in cui Lele Oriali marco’ Johan Cruijff. Alla Juventus era toccato lo Sporting Lisbona campione del Portogallo. Poi pero’ il cambio di programma, e il viaggio sara’ verso la Spagna, perche’ nel sorteggio ripetuto ai bianconeri e’ toccato il Villarreal, club che ha appena eliminato l’Atalanta vincendo 3-2 a Bergamo e ora ha voluto esternare, tramite il dirigente Marcos Senna, tutta la sua soddisfazione per aver evitato il City (“Guardiola ci conosce bene”), pur con il dovuto e massimo rispetto per la Juve. E’ andata peggio all’Inter, che al posto dell’Ajax ha trovato l’altra squadra che, assieme a quella di Amsterdam, nella fase a gironi ha ottenuto sei vittorie in sei gare, ovvero il Liverpool di Juergen Klopp e degli ex romanisti Salah ed Alisson. Cosi’ i Reds torneranno a S.Siro dove in questa stagione hanno gia’ affrontato il Milan, e lo faranno nel ruolo di favoriti: ai nerazzurri di Simone Inzaghi non rimane che sperare che l’attuale momento di grazia continui a lungo. Intanto minaccia fuoco e fiamme il Real Madrid, in perenne conflitto con l’Uefa dopo la vicenda della Superlega. Con un gioco di parole, la dirigenza delle ‘merengues’ ha definito “una verguefa” la decisione di far ripetere il sorteggio anche per cio’ che riguardava il loro abbinamento con il Benfica del mago Jorge Jesus, il primo uscito dalle urne e quindi prima che si verificassero gli errori che hanno portato all’annullamento. La tesi madridista e’ che il sorteggio andasse ripetuto solo a partire dal pasticcio che si era verificato e non ripartendo da zero. “Sorprendente, estremamente disdicevole, molto difficile da capire”, sono stati alcuni dei termini utilizzati oggi da un tipo solitamente misurato anche nelle parole come il dirigente del Real Emilio Butragueno, mentre i media madrileni gridavano allo scandalo. Cosi’ ora il Real dovra’ vedersela con il Psg di Messi, del sogno madridista Mbappe’ e del grande ex Sergio Ramos che ha gia’ fatto sapere di volersi “impegnare alla morte” contro quella squadra che ha amato per tanti anni e di cui e’ stato simbolo e capitano. “Per questa storia del sorteggio avremmo potuto andare fino al Tas – e’ la tesi del Real diffusa con una nota ‘istituzionale’ – ma abbiamo fiducia che ci dimostreremo piu’ forti del Psg e che ci qualificheremo per i quarti”.

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Mbappé: Se sarò all’Olimpiade? Non dipende solo da me

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“Se parteciperò all’Olimpiade di Parigi? utti conoscono la situazione, non è una decisione che dipende da me. Qualunque cosa accada, sarò felice. Le Olimpiadi vanno oltre la mia presenza o meno. Spero che dimostreremo che la Francia è un paese di sport e che sappiamo accogliere il mondo. Non sarò mai lontano da qui”. Così Kylian Mbappé, premiato come ‘giocatore dell’anno’ in Ligue 1 tramite referendum fra i suoi colleghi di ogni squadra, ha risposto a chi gli ha chiesto se ci sarà ai Giochi di casa, come auspicato perfino dl Presidente francese Emmanuel Macron.

Inevitabile, visto che già annunciato che lascerà il Psg, anche la domanda su quale sarà la sua prossima squadra. “0Nella vita bisogna prendersi il tempo per tutto – la risposta di Mbappé -, l’unica cosa da sapere è che lascio il Psg. Il resto forse non è il momento per scoprirlo”. “È difficile, molto più di quanto possa sembrare – ha aggiunto riferendosi al suo addio al Psg -. È un capitolo della mia vita che si chiude, ma la Ligue 1 ha ancora un posto importante nella mia vita. Ho cercato di essere il degno rappresentante di questo campionato. Parto a testa alta, ma non avrei mai potuto farcela senza il Monaco e ovviamente il Psg dove tutti hanno avuto fiducia in me”.

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Tar conferma multa a Tim e Dazn per intesa su diritti calcio

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Restano confermate le sanzioni inflitte a metà dello scorso anno dall’Antitrust a Tim e Dazn per alcune clausole del loro accordo sulla trasmissione delle partite del campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024. L’ha deciso il Tar del Lazio con una lunga e complessa sentenza con la quale ha giudicato i ricorsi proposti da Dazn Ltd, Dazn Media Services, Telecom Italia, Fastweb e Sky Italia.

In base ai ricavi che sarebbero derivati a Tim e Dazn dalla commercializzazione dei diritti televisivi per la stagione sportiva 2021-2022, l’Autorità ha sanzionato Tim con 760.776,82 e Dazn con 7.240.250,84 euro. Per l’Antitrust, l’accordo, che prevedeva l’esclusiva a favore di Tim e il divieto di partnership con i concorrenti, poteva determinare effetti dannosi per le dinamiche competitive nel mercato di settore. E Tim, quindi, avrebbe commercializzato un’offerta in bundle non replicabile dai suoi concorrenti. Sky e Fastweb intervenivano in giudizio con proprie impugnative formulando specifiche censure di segno opposto a quelle spiegate da Dazn e Tim.

Il Tar, respingendo in premessa la censura di tardivo avvio del procedimento istruttorio, ha in primo luogo ribadito come “l’intesa sia stata correttamente qualificata dall’Autorità come ‘restrittiva per oggetto’, atteso che lo scopo precipuo dell’accordo era pacificamente quello di escludere una serie di concorrenti sia dal mercato della pay tv sia da quello delle telecomunicazioni”, osservando in più come “l’Agcm abbia comunque fornito piena prova degli effetti (quanto meno potenziali) di natura anticoncorrenziale dell’intesa”.

Conseguentemente “appare evidente che la strategia commerciale” puntasse “al fine di aumentare la clientela Tim: difatti, rendendo difficoltosa la fruizione dei contenuti Dazn svincolata dai servizi Tim, l’utente sarebbe stato indotto a rivolgersi prioritariamente a tale operatore, soprattutto considerando che l’offerta prevedeva, con un’unica bolletta, una serie di servizi (c.d. triple play) a prezzi inferiori rispetto a quelli di regola praticati separatamente sul mercato”. In merito poi alla censura di mancata applicazione delle esenzioni previste dal Vber, il Regolamento europeo sugli ‘accordi verticali’, “va rilevato come correttamente l’Agcm qualificava l’intesa esaminata come orizzontale, operando sia Dazn sia Tim nel mercato della fornitura dei servizi audiovisivi”; e tale circostanza risulta dirimente per escluderne l’applicabilità.

Quanto ai ricorsi proposti da Sky e Fastweb – società entrambe partecipanti al procedimento istruttorio anche in qualità di ‘soggetti segnalanti l’illecito’ – il Tar, premettendo come palese il fatto che “le censure rivolte avverso la valutazione dell’accordo del 3 agosto 2022 risultino infondate, atteso che sembrano ignorare un dato di fatto incontestabile, ossia la legittima assegnazione dei diritti tv a Dazn”, ha ritenuto che “emerge con evidenza la contraddittorietà (quale figura sintomatica dell’eccesso di potere) del provvedimento impugnato, atteso l’insanabile e inspiegabile contrasto tra la comunicazione delle risultanze istruttorie e la decisione finale”. Ecco che allora i giudici hanno ritenuto che “alla luce della parziale fondatezza delle censure spiegate da Sky e Fastweb, vanno accolti i loro ricorsi, con obbligo dell’Autorità di riavviare il procedimento istruttorio”.

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Al Hilal vince il campionato in Arabia, CR7 senza titoli

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L’Al Hilal ha conquistato il quarto titolo della Saudi Pro League in cinque anni, negando ancora una volta alla superstar portoghese Cristiano Ronaldo dell’Al Nassr la possibilità di vincere il trofeo. L’Al Hilal, che ha ingaggiato Neymar la scorsa estate ma che da ottobre è privo del brasiliano infortunato, si è imposto per 4-1 sull’Al-Hazem. Ancora imbattuto in 31 partite di campionato, l’Al Hilal ha ora 12 punti di vantaggio sull’Al Nassr a tre turni dalla fine.

Per CR7 è la seconda stagione in Arabia Saudita senza vincere il campionato. Dopo il clamoroso trasferimento del portoghese nel regno, altri grandi nomi del calcio hanno firmato contratti importanti con diversi club del Paese, tra cui Neymar, Karim Benzema, Sadio Mané, N’Golo Kanté e Riyad Mahrez. I membri delle “Big Four” saudite – Al Hilal, Al Nassr, Al Ittihad, il club di Benzema, e Al Ahli, la squadra di Mahrez – appartengono tutti al Public Investment Fund (PIF), un fondo sovrano che sta lavorando per diversificare l’economia saudita. L’Al Hilal e l’Al Nassr si incontreranno nuovamente nella finale della Coppa del Re il 31 maggio.

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