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Cronache

Ucciso da colpo di pistola in azienda nel Reggiano

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Ucciso con un colpo di pistola all’interno dell’azienda di pneumatici dove fino a poco tempo fa lavorava. Salvatore Silipo, 29 anni, e’ stato assassinato nei locali della Dante Gomme di Cadelbosco Sopra, nella pianura reggiana, intorno alle 15. I carabinieri, intervenuti poco dopo la sparatoria, hanno bloccato per fare accertamenti alcune persone presenti e stanno concentrando le indagini sul proprietario della ditta, Dante Sestito, che secondo le testimonianze raccolte sarebbe la persona che ha premuto il grilletto. In serata proseguono gli interrogatori ed e’ probabile che vengano emessi provvedimenti. A quanto ricostruito Silipo aveva lavorato nell’azienda fino a circa un mese fa, come operaio. Poi il rapporto di lavoro si era interrotto, per motivi che sono al vaglio degli investigatori, i carabinieri della Compagnia di Guastalla e del nucleo investigativo di Reggio Emilia, coordinati dalla Procura. Nel primo pomeriggio di oggi, pero’, Silipo era tornato alla ditta per un incontro, forse un chiarimento, a cui hanno partecipato anche parenti di entrambi. Un’ipotesi e’ che il clima sia sia surriscaldato e Sestito abbia quindi estratto la pistola e fatto fuoco. E’ da chiarire se si sia successo con modalita’ che fanno pensare a un’esecuzione. A quel punto qualcuno e’ scappato, qualcun altro intanto ha attirato l’attenzione di due carabinieri che con una pattuglia stavano passando nei dintorni. I due giovani militari sono allora entrati nell’azienda, armi in pugno, e Sestito si e’ arreso. I carabinieri gli hanno sfilato l’arma dal giubbotto e lo hanno preso in consegna. Chi indaga sta lavorando a ricostruire con esattezza la dinamica, il movente, il contesto: si tratta di persone di origini calabresi, lambite da alcune indagini. L’azienda era rimasta coinvolta in una maxi-inchiesta, chiamata ‘Billions’, su un’associazione a delinquere che faceva profitti grazie alle fatture false, con con un’udienza fissata nei prossimi giorni anche per il figlio, Antonio Sestito, imputato insieme ad altre 190 persone. Qualche anno fa la Dante Gomme aveva subito un attacco a colpi d’arma da fuoco. Anche l’assassinato aveva avuto problemi con la giustizia: a meta’ del 2020 era stata arrestato insieme ad un’altra persona per un’attivita’ di spaccio di cocaina, con la base in un garage nel paese di Gualtieri. Era stata sequestrata cocaina e il materiale per confezionarla.

E’ stato arrestato, nella notte, dai Carabinieri – con l’accusa di omicidio, ricettazione e porto illegale di armi e munizioni – il 70enne Dante Sestito, originario di Cutro, nel Crotonese e residente a Cadelbosco Sopra, nel Reggiano, gestore, nella cittadina emiliana, dell’autofficina di ricambi pneumatici ‘Dante Gomme’. In base alla ricostruzione fatta dai militari ieri verso le 15.30, all’interno dell’officina, l’uomo – nel corso di una lite scaturita per motivi ancora in corso di accertamento – ha ucciso con un colpo di pistola Salvatore Silipo 28enne, originario di Crotone e abitante a Gualtieri.

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Cronache

Fuoco a ristoranti e veicoli, fermato un 29enne a Napoli

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I carabinieri della compagnia Centro a Napoli hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne nigeriano, senza fissa dimora, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine. E’ ritenuto gravemente indiziato di alcuni incendi appiccati in più punti nei quartieri Chiaia e San Ferdinando di Napoli. Secondo quanto ricostruito dai militari dopo l’intervento sul posto e aver raccolto le denunce di alcuni commercianti del centro città, il 29enne avrebbe incendiato, nella notte tra il 7 e l’8 maggio, due ombrelloni posizionati all’esterno di altrettanti ristoranti tra via Verdi e via Santa Brigida.

Avrebbe poi dato alle fiamme due motorini parcheggiati in strada e tentato di incendiare i dehors di alcuni locali. Le fiamme hanno lambito i palazzi vicini alle attività commerciali colpite e sono state spente dai vigili del fuoco Il 29enne, individuato nella Galleria Umberto I dopo un’intensa attività di indagine, è stato portato in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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Cronache

Turista travolta e uccisa a Palermo da auto pirata

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Una turista è stata investita e uccisa a Palermo da un pirata della strada. L’incidente è avvenuto la scorsa notte in corso Tukory, una strada del centro nei pressi della stazione centrale. Dopo l’impatto l’automobilista è fuggito via. La donna stava attraversando quando un’auto, una Smart secondo alcune testimonianze, l’avrebbe falciata lasciandola senza vita sull’asfalto. A costatare la morte i sanitari del 118. La Polizia municipale e la Polizia di Stato hanno avviato le ricerche per risalire all’auto pirata che sarebbe già stata rintracciata. I rilievi sono stati eseguiti dalla sezione infortunistica della Polizia municipale.

La donna investita è uccisa è una turista polacca, Patrycja Bartosik Weder, di 31 anni. Era insieme al marito. Stava attraversando la strada. Soccorsa dai sanitari del 118 è stata portata in ospedale, ma era già morta.

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Lutto nell’avvocatura, è morto Antonio Rossomando

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Lutto negli ambienti giudiziari: è morto Antonio Rossomando, torinese, uno degli avvocati penalisti più conosciuti e apprezzati in Italia. Aveva 90 anni. La notizia è stata data a Torino nel corso di un evento del Pd, al quale la figlia, Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, non ha potuto partecipare. Antonio Rossomando era nato a Tropea. Si laureò in giurisprudenza a Palermo nel 1956. La maggior parte della sua attività professionale si svolse a Torino. Fra il 2001 e il 2005 fu anche presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati torinesi.

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