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Kamikaze Isis fa strage a Kunduz, oltre 80 morti nella moschea del martoriato Afghanistan

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Un attentato suicida targato Isis ha fatto strage tra i fedeli di una moschea sciita di Kunduz, nel nordest del martoriato Afghanistan, segnando un drammatico record di sangue dalla partenza delle truppe Usa e alleate dal Paese. Un kamikaze imbottito di esplosivo – due secondo altre fonti – si e’ fatto esplodere all’ora di punta all’interno della moschea Said Abad, nel bel mezzo della preghiera del venerdi’. Il bilancio provvisorio, destinato tragicamente a salire, e’ di almeno 80 morti e oltre 100 feriti, molti dei quali “in gravi condizioni”. All’interno della struttura, situata in un quartiere della comunita’ sciita degli Hazara, al momento dell’esplosione si trovavano “almeno 300 fedeli”, hanno riportato i media locali. Terrificanti le immagini pubblicate sui social: distruzione, sangue e morte ovunque, in una sequela di scatti strazianti. Una insegnante ha raccontato che tra le vittime ci sono molti dei suoi vicini e che l’esplosione ha scosso l’abitazione dove vive, a due passi dalla moschea. “Ci sono scene terribili, e’ morta anche una 16enne ma hanno trovato solo meta’ del corpo”. Nella zona si sono precipitate le ambulanze che hanno fatto avanti e indietro per portare via morti e feriti, a decine nelle immagini circolate nell’immediato. “Ho chiamato immediatamente mio fratello che era andato a pregare, ma non rispondeva”, ha raccontato invece Aminullah, che e’ poi corso nella zona, ha trovato il familiare ferito e lo ha portato in un ospedale di Medici senza frontiere. Centinaia in serata si affollavano davanti alle strutture ospedaliere, in gravi carenze, che hanno accolto i feriti. I Talebani avrebbero eretto dei cordoni di sicurezza, anche nel timore di nuovi attentati, mentre dall’Isis e’ puntualmente arrivata la rivendicazione del brutale attentato. Domenica scorsa un altro attacco suicida aveva preso di mira a Kabul il funerale della madre del portavoce talebano, Zabihullah Mujaid. Anche in quell’occasione era arrivata la rivendicazione del ramo afghano dell’Isis, la ‘provincia del Khorasan’, che in questi anni ha piu’ volte preso di mira la comunita’ Hazara, perseguitata e additata come “setta eretica” dagli estremisti islamici. Solo pochi mesi fa, a maggio, i jihadisti hanno massacrato oltre 85 studentesse a colpi di autobomba e Ied in un attentato contro una scuola della minoranza sciita a Kabul. Intanto si susseguono i blitz annunciati dai Talebani: da ultimo il governatore della regione di Khost, a due passi dal confine orientale con il Pakistan, ha annunciato l’arresto di 14 jihadisti “arrivati da tutto il Paese che si preparavano a colpire”. L’Isis dal canto suo rivendica attacchi contro i Talebani in varie parti del Paese, che pero’ il nuovo governo smentisce. Una delegazione di alto livello talebana proprio oggi e’ volata alla volta di Doha “per incontri con i rappresentanti di vari Paesi”, ha fatto sapere il governo. Gli occhi sono puntati sui colloqui a Mosca del prossimo 20 ottobre, dove la Russia ha invitato anche la Cina. Sul fronte diplomatico infine, da segnalare che la cancelliera Angela Merkel ha accolto con favore l’iniziativa intrapresa della presidenza italiana del G20 per il vertice straordinario sull’Afghanistan convocato per il 12 ottobre. “La presidenza italiana del G20 vuole confrontarsi con gli aspetti umanitari della situazione e trovare soluzioni comuni per lenire l’emergenza delle persone nel Paese”, ha specificato Berlino, sottolineando “lo stretto partenariato tra Italia e Germania in Europa e al livello bilaterale”.

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Russia, respinto attacco di droni ucraini contro Mosca

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La Russia ha dichiarato stanotte di aver sventato un attacco di droni ucraini contro Mosca, pochi giorni prima delle celebrazioni del 9 maggio per la vittoria sulla Germania nazista nel 1945. Non è la prima volta che la capitale russa è bersaglio di simili operazioni di Kiev, sebbene rimangano rare. Il sindaco Sergei Sobyaninen ha dichiarato su Telegram che le difese aeree hanno “respinto un attacco di quattro droni diretti verso Mosca” senza causare “danni o vittime”.

L’attacco dei droni ucraini avviene pochi giorni prima della parata militare del 9 maggio nella Piazza Rossa, alla quale si prevede parteciperanno il presidente cinese Xi Jinping, il suo omologo brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e altri partner e alleati di Mosca. La commemorazione della vittoria sulla Germania nazista, avvenuta esattamente 80 anni fa il 9 maggio, è fondamentale per la narrativa patriottica del Cremlino, che insiste sul fatto che il conflitto armato contro l’Ucraina è una continuazione di quello contro Berlino durante la Seconda guerra mondiale.

In occasione delle celebrazioni del 9 maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha proposto all’Ucraina una tregua di tre giorni, dall’8 al 10 maggio, allo scopo, a suo dire, di testare la volontà di Kiev di raggiungere la pace. Ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato domenica di “non credere” che la Russia rispetterà la tregua. I colloqui separati tra Mosca e Kiev, guidati da Washington, sono in corso da oltre due mesi e finora faticano a produrre risultati nella ricerca di una soluzione al conflitto scatenato dall’attacco russo all’Ucraina nel febbraio 2022.

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Trump riapre Alcatraz: “Ospiterà i criminali più spietati d’America”

Donald Trump ordina la ricostruzione e riapertura del carcere di Alcatraz. “Ospiterà i criminali più violenti d’America”, ha dichiarato su Truth.

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Il presidente americano annuncia su Truth il ritorno della famigerata prigione federale: sarà ampliata e usata per i detenuti più pericolosi

Donald Trump ha annunciato ufficialmente di aver ordinato la ricostruzione e la riapertura del carcere federale di Alcatraz, l’ex penitenziario simbolo della durezza del sistema carcerario americano, situato su un isolotto nella baia di San Francisco e chiuso dal 1963.

Con un post pubblicato su Truth Social, Trump ha dichiarato che la nuova Alcatraz ospiterà “i criminali più spietati e violenti d’America“. Il presidente ha inoltre anticipato che il complesso sarà “sostanzialmente ampliato” rispetto alla struttura originale, rimasta celebre per aver ospitato gangster del calibro di Al Capone e per la sua reputazione di carcere inespugnabile.

La scelta ha già provocato reazioni contrastanti negli Stati Uniti: un’operazione simbolica dal sapore fortemente propagandistico, che richiama l’idea di legge e ordine tanto cara alla narrazione trumpiana, soprattutto in vista delle prossime elezioni.

Non sono ancora stati diffusi dettagli tecnici né un cronoprogramma ufficiale per la ricostruzione. Ma l’annuncio rilancia l’uso di Alcatraz come deterrente mediatico, riportando nell’attualità una prigione che da sessant’anni era diventata solo un’attrazione turistica.

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Romania, il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan al ballottaggio contro George Simion

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Sarà il sindaco di Bucarest filoeuropeo Nicusor Dan lo sfidante del candidato di estrema destra George Simion (nella foto) al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Romania, secondo i risultati quasi definitivi del voto di ieri. Con il 99% delle schede scrutinate il leader del partito nazionalista Aur e sostenitore del presidente americano Donald Trump ha ottenuto il 40,5% dei voti e se la vedrà ora nel secondo turno con Dan, balzato al secondo posto con il 20,9% delle preferenze contro il 20,3% del candidato della coalizione di governo Crin Antonescu.

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