La prima volta dei 3 punti in Champions a Bergamo non si scorda mai. Forcing e possesso palla contro il muro invalicabile del Sottomarino giallo, finche’ Pessina non decide di aprirla in spaccata sfruttando il vassoietto dal fondo di Zapata per la prima vittoria dell’Atalanta davanti al suo pubblico, 1-0 al cospetto di uno Young Boys barricadero e lontano parente della squadra che aveva beffato in rimonta il Manchester United. Il brianzolo e’ il primo italiano a segnare nella massima competizione continentale per i bergamaschi, costretti fin da subito a fare a meno di un titolarissimo come Gosens. Al 5′ il corridoio nel cuore della difesa aperto da Malinovskyi a Zapata sfocia nel sinistro a pelo d’erba respinto a mani aperte, ma durante un break ospite il nazionale tedesco si arrende a un’elongazione alla coscia con Maehle a rimpiazzarlo (11′). Proprio il danese converge da sinistra facendosi deviare il tentativo da Hefti tra le braccia di Von Ballmoos (13′), mentre quattro giri di lancetta piu’ di tardi la gioia di Toloi, autore della vole’e davanti all’area piccola deviata in corsa nella propria porta da Lauper per anticipare Djimsiti, viene spenta in gola dalla Var review per fuorigioco del brasiliano sulla parabola da punizione dell’ucraino.
Al 22′ l’unica vera punta di casa ci riprova di testa in caduta sul primo corner a favore sempre dello stesso specialista delle situazioni inattive, palla sul fondo. Cinque minuti dopo, brividi anche per Musso, ed e’ la prima volta della serata: Freuler si fa soffiare la sfera da Martins che serve Elia in lungolinea, ma la conclusione, non incrociata, sfila alta lambendo l’esterno della rete. Il danese ci ritenta di seconda sullo scavetto dello svizzero respinto di testa da Camara (32′) senza chiudere il rasoterra prima di scambiarsi di fascia con Zappacosta. Al 45′ Pessina si butta a corpo morto sul cross a rientrare di Toloi da sinistra sugli sviluppi del terzo angolo bergamasco, senza riuscire a indirizzare in porta, e poco piu’ tardi c’e’ il primo tiro nello specchio altrui di Garcia, un sinistro centrale dal limite in coda all’ultimo angolo da destra di Aebischer. Nella ripresa Toloi ci prova sullo scarico di Maehle, raggiunto da un Malinovskyi spostatosi a sinistra sul fronte offensivo, impegnando nella presa a terra (10′) il capitano ospite, ben piu’ decisivo (17′) su Zappacosta, raggiunto dal fondo da Zapata dopo un liscio di Pessina. Che al 23′ si fa trovare in area piccola per la deviazione decisiva sotto la traversa, col terminale unico e gabbare Lauper e Camara. Si rivede anche Muriel (quadricipite ko il 28 agosto contro il Bologna) insieme a Pasalic, mentre Wagner, pentito di essersi coperto con Rieder, inserisce la punta mobile Mambimbi.
L’appesantito colombiano-bis di casa spreca la punizione corta di De Roon (33′, sinistro dritto a lato del primo palo). Al 37′ ancora il portiere elvetico si oppone alla svettata dell’assistman su cross di Toloi e alla palla rimessa dentro da Zappacosta. Von Ballmoos si oppone a mano aperta a Muriel da due passi al novantesimo sul la di Pasalic, la legnata dalla lunga di Martins (2′ di recupero) non spaventa nessuno.
Aryna Sabalenka trionfa a Madrid superando nella finale del Masters 1000 Coco Gauff per 6-3 7-6 in un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka, n.1 della Wta, è il terzo titolo a Madrid dopo il successo del 2021 su Ashleigh Barty e quello del 2023 su Iga Swiatek, e anche il terzo titolo dell’anno dopo le vittorie a Brisbane e Miami. Complessivamente è il 20esimo titolo della carriera.
“Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”. Lo ha dichiarato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ai microfoni di Dazn dopo il match vinto 1-0 contro il Lecce. “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”, ha aggiunto Amir Rrahmani.
Un video che gira da ore sul web mette in difficoltà il patron della Lazio. Si tratta di una telefonata che sarebbe avvenuta tra un interlocutore, che dice di fare il tassista e Claudio Lotito, nella quale lui esprime giudizi non proprio lusinghieri sui suoi giocatori. Nelle immagini si vede un cellulare, in cui appare il numero di telefono del senatore di FI e si ascolta la conversazione. Tra le frasi definite ‘choc’ c’è quella rivolta ai calciatori: “I giocatori hanno la merda nel cervello, altrimenti non farebbero i calciatori. Hai mai visto un calciatore intelligente?”. Poi aggiunge: “I giocatori si dividono in quattro categorie: normali, buoni, ottimi e campioni”. E a questo proposito elogia l’attaccante spagnolo Pedro per come è entrato in campo contro il Parma nell’ultima partita di campionato in cui ha segnato due reti, determinanti per il pareggio della Lazio.
“Quello è un campione”, incalza Lotito, mentre gli altri “uno è una pippa e l’altro pure”. “Stiamo messi così, che vuoi fare?”, spiega al giovane tassista che tenta di farlo parlare il più possibile. Cosa che il senatore, presidente della squadra biancoceleste, fa a briglia sciolta. Infatti quando gli viene menzionata l’eliminazione con il Bodo e si nominano Noslin e Tchaouna che hanno sbagliato ai calci di rigore, Lotito sbotta: “Il Bodo è una squadra di pippe”.
E “Noslin è costato 18 milioni”, ma “l’ha voluto l’ allenatore mica l’ho chiesto io”. “Adesso lui”, aggiunge riferendosi a Baroni, ma senza citarlo per nome, “mi ha detto: ma cosa cazzo gli è successo? Lo scorso anno era un fenomeno”. E quando gli si parla del like messo da Tchaouna ad un post della Uefa che esaltava la qualificazione del Bodo, Lotito replica: “Quello è proprio un cretino, nemmeno parla l’italiano”. Per poi concludere: “Purtroppo è questa la realtà”. Visto il clamore scatenato dal video sul web, Lotito passa all’attacco e in una nota diffusa alle agenzie avverte: “Il mio numero di cellulare probabilmente è stato clonato e una conversazione telefonica è stata registrata in modo fraudolento”. “Si tratta di un atto vile e intollerabile” che lui condanna “con la massima fermezza”, poiché “rappresenta una palese violazione della mia privacy e dei principi di legalità”. Quindi, fa sapere di essere andato in Questura per denunciare l’accaduto e per chiedere “l’immediata rimozione del video e la sua cancellazione”.