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La Roma vince al 91’, Mourinho festa la sua panchina numero mille sotto la curva

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Una girandola di emozioni, una bellissima partita e un finale al cardiopalma. Jose’ Mourinho festeggia la sua panchina numero 1000 con una vittoria per 2-1 che la Roma, contro un ottimo Sassuolo, ottiene a tempo scaduto con un bel gol di El Shaarawy (che approfitta di una respinta sbilenca di Ferrari), festeggiato da Mou con una corsa sfrenata sotto la curva.

Ma altrettanto spettacolare e’ la replica dell’ex di turno Scamacca, che al 94′ pareggia ammutolendo per un attimo l’Olimpico prima che il gol venga annullato per fuorigioco. Cosi’ la Roma vince e raggiunge Milan e Napoli in testa alla classifica, per la gioia dei suoi tifosi che alla fine si sgolano con i canti.

La Roma fa tre sue tre e porta a casa un successo ottenuto con sofferenza, perche’ se non ci fossero stati due interventi decisivi di Rui Patricio, e se il palo non avesse respinto una conclusione del subentrato Traore’, adesso si starebbe parlando di un risultato diverso. Senza contare che Berardi, finche’ e’ rimasto in campo, e’ stato un’autentica spina nel fianco nella difesa giallorossa, mentre Raspadori ha ben figurato nel primo tempo ma, per la stanchezza dopo gli impegni in azzurro, e’ rimasto negli spogliatoi ad inizio ripresa. Boga con le sue volate da sprinter palla al piede ha creato apprensione costante a Mancini e compagni, che pero’ sono riusciti a contenere i danni.

Tutto cio’ per spiegare quanto sia stato difficile vincere per la Roma, e proprio per questo sono tre punti che hanno ancor piu’ valore che lanciano la squadra verso un futuro che il popolo giallorosso sogna ricco di soddisfazioni, nel segno di allenatore gia’ padrone della situazione. E sincero quando, nel dopopartita, ha ammesso che per lui “questo era un match speciale e avevo una terribile paura di perderla, per questo motivo dopo il gol del 2-1 ho corso come fossi un bambino”). Dopo una rete annullata a Raspadori per fuorigioco, la Roma segnava al 37′ con uno schema perfettamente eseguito: Pellegrini, anche oggi fra i migliori, batteva rapidamente un calcio di punizione e ‘pescava’ il taglio di Cristante che beffava Consigli in uscita. Nella ripresa Scamacca si metteva subito in evidenza impegnando Rui Patricio, poi inventava un’apertura per Berardi che, con una giocata deliziosa, si ‘beveva’ Ibanez e metteva Djuricic nelle condizioni di segnare la piu’ facile delle reti. La Roma reagiva, coglieva un palo con Abraham, la partita continuava su livelli spettacolari anche per merito del Sassuolo, fino ai minuti al cardiopalma oltre il 90′ . Insomma uno spot per il calcio, con tante emozioni che lasciano ai giallorossi il diritto di sognare e al Sassuolo l’amaro in bocca.

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MotoGp: prima volta Marquez Jr a Jerez,Bagnaia sul podio

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Prima vittoria in MotoGP per Alex Marquez, che trionfa sulla Ducati del Team Gresini a Jerez e torna in testa al Mondiale. Ora lo spagnolo ha 1 punto di vantaggio su suo fratello Marc, scivolato nel corso del terzo giro e dodicesimo al traguardo con la sua Ducati ufficiale danneggiata. Sul podio anche Fabio Quartararo su Yamaha e Francesco Bagnaia che si ritrova così a -20 punti dal leader della classifica. Ai piedi del podio ha chiuso la Ktm Tech 3 di un convincente Maverick Vinales, seguito dalla Ducati VR46 di Fabio Di Giannantonio. Domenica invece da dimenticare per Franco Morbidelli, che prima ha commesso un errore in partenza, poi è riuscito a rimontare, ma ha chiuso la sua gara nella ghiaia al 17° giro.

Il team ha fatto sapere che la botta gli è costata un problema alla cervicale che mette a rischio la sua presenza nei test di lunedì. Al 6° e 7° posto hanno tagliato il traguardo le Ktm ufficiali di Binder e Acosta, mentre al 9° si è piazzata l’altra Tech 3 di Bastianini. In zona punti anche Marini con la Honda ufficiale (10°) e Bezzecchi con l’Aprilia ufficiale (15° dopo un lungo al primo giro e una gara tutta nelle retrovie). Sul circuito di casa trionfa il Marquez che non t’aspetti: in assenza del fratello maggiore, ci pensa Alex a far gioire il pubblico spagnolo. Dopo cinque anni e mezzo in MotoGP e ben otto secondi posti tra Sprint e GP in questa stagione è stata finalmente la domenica di Alex. Davanti al proprio pubblico il catalano ha potuto festeggiare la prima vittoria nella classe regina al termine di una gara senza storia. Fatto passare qualche giro di studio, il pilota del Team Gresini sorpassa Bagnaia e si piazza in seconda posizione all’inseguimento di Quartararo partito in pole position. Il francese della Yamaha (che torna sul podio dopo due anni) si difende, ma deve arrendersi all’undicesimo giro, quando Marquez Jr piazza l’attacco alla prima staccata.

Il francese accusa il colpo e viene subito braccato anche da Bagnaia. Pecco non riesce a passare e intanto Alex prende il largo, toccando un vantaggio superiore ai due secondi. È il momento decisivo. Marquez vola verso la vittoria, mentre Quartararo si difende egregiamente. Ottimo quarto posto per Maverick Vinales, vicino al podio. “È stata una sensazione meravigliosa – commenta la sua prima vittoria Alex Marquez- Non mi potevo immaginare una prima vittoria a Jerez, in Spagna, davanti al nostro pubblico, è stato impressionante. Lo meritava anche il pubblico, le curve 9-10 sono un patrimonio dell’umanità. Meritavano di essere salutati. Sono super contento, penso che abbiamo fatto un capolavoro tutto il weekend, è impressionante. Da ieri a oggi abbiamo fatto un passo avanti. Ci è mancato il passo per sabato, ma dalla Sprint a oggi siamo migliorati. Questa mattina la moto era migliore, ed era chiaro che potevamo lottare con la media dietro. Con Marc in pista non so se avremmo potuto vincere, ma almeno lottare sì”.

Tutto sommato soddisfatto anche Bagnaia: “Nei primi giri ero molto tranquillo, ho fatto la bagarre con Marc Marquez, dopo mi sono messo a spingere per andare a prendere Quartararo, ma una volta che gli sono arrivato sotto, non ho mai avuto lo spunto per riuscire a passarlo e da lì in avanti ho faticato molto. Purtroppo non avevo il mio punto forte, che in questa pista sono sempre state le Curve 11 e 12, che invece Alex riusciva a fare veramente forte. Non mi piacciono questo tipo di gare, perché forse per evitare errori non mi metto nelle condizioni di arrivare vicino. L’anno scorso non ho mai avuto questo tipo di problemi, dovremo analizzare e capire. In ogni caso – conclude il pilota italiano della Ducati ufficiale – ho visto che Marc non era più nelle posizioni di testa e quindi era una buona giornata per recuperare punti”.

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McTominay si gode la doppietta e il soprannome: “Mcfratm è il più bello”

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Scott McTominay si prende la scena e il cuore dei tifosi del Napoli. Dopo la doppietta decisiva contro il Torino, che ha regalato agli azzurri una vittoria per 2-0 al Maradona, il centrocampista scozzese si è raccontato ai microfoni di Dazn con entusiasmo e gratitudine.

“Mcfratm è il miglior soprannome”

«Mcfratm è il miglior soprannome che i tifosi potessero inventare» ha dichiarato McTominay, sorridendo. Il soprannome, che gioca con il termine napoletano “fratm” (fratello), ha colpito particolarmente il giocatore, ormai sempre più integrato nel tessuto emotivo della città.

Numeri da protagonista

Con la doppietta di ieri sera, McTominay ha raggiunto quota 11 gol in campionato, con ben 5 reti realizzate nelle ultime tre partite. Una striscia entusiasmante, impreziosita da due doppiette consecutive contro Empoli e Torino, che conferma il suo momento di forma straordinario.

“Calma e lavoro: questa la chiave”

Parlando delle ambizioni del Napoli, McTominay ha ricordato l’approccio mentale della squadra: «Ci dicevano sin dall’inizio di stare calmi, di lavorare partita per partita e vedere che cosa sarebbe successo. Non abbiamo pensato di emulare il Napoli campione di due anni fa, che era di altissimo livello, ma ci siamo concentrati sul nostro percorso, con umiltà e determinazione».

 

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Vanoli: il Torino ha perso contro una grandissima capolista

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“Oggi abbiamo perso contro una grandissima squadra, che merita la posizione in classifica, ma dobbiamo capire che per fare un passo nella nostra crescita non possiamo prendere in una partita due gol molto simili come stasera contro il Napoli”. Lo ha detto il tecnico del Torino Paolo Vanoli dopo il ko al Maradona, sottolienando che nella ripresa “abbiamo provato a reagire – ha detto – siamo stati bravi ma abbiamo pagato contro una grande squadra, ma anche se abbiamo perso abbiamo dimostrato di poterci gicoare questo finale di stagione”.

Vanoli ha sottolineato che “ora in questo finale – ha detto – dobbiamo essere un esempio per la maglia che indossiamo, l’ho detto ai ragazzi. In questo girone di ritorno e stasera l’abbiamo dimostrato. Ora riposiamo e poi andiamo carichi a Venezia, in casa vogliamo questi tre punti. Come Conte gestirà il finale di stagione? Lo mostra quello che ha già vinto in carriera, io devo prendere consigli. Ho avuto la fortuna di stare con un grande allenatore nel passato e lo sta dimostrando anche qui a Napoli”.

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