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Cronache

Uccide, fa a pezzi e getta il cadavere della madre in discarica: fermato dai carabinieri

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Prima ha negato con decisione. Poi è crollato ed ha fornito ammissioni che allo stato lo inchiodano ad un delitto terribile. I resti umani di una donna trovati in una valigia apparterrebbero ad una scomparsa a fine  agosto in circostanze molto sospette. Questa donna, una 85enne, sarebbe stata uccisa e fatta a pezzi dal figlio che ha 45 anni.  Al momento è quetsa’l’ipotesi lavoro su cui gli inquirenti sono concentrati per identificare i resti di questa donna. L’uomo, al momento in stati di fermo, avrebbe confessato di aver avuto un ruolo nella sparizione della madre. Ma quale ruolo? L’ha uccisa lui? L’ha fatta a pezzi lui? L’ha gettata in quel borsone come se fosse un rifiuto dopo averne sezionato il corpo lui?  Questo è il giallo di fine estate napoletano.  Un giallo cominciato col ritrovamenti di una borsa sul ciglio di una discarica, tra Pianura e il comune di Marano. In quell’involucro i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di Napoli hanno individuato resti sezionati di un corpo umano, di donna. In quel bustone dell’Ikea, insomma, potrebbero esserci i resti della signora scomparsa. Sparita nel nulla a fine di agosto. Eleonora Di Vicino, pensionata di 85 anni, madre di tre figli, sembrava non la cercasse nessuno. E invece amiche, vicini e figli la cercavano. Uno dei figli della signora era già tra i sospettati per la sparizione. Certo non con questi sospetti. Uno dei figli della signora che ha problemi di natura psichica era stato già ascoltato dai carabinieri sulla strana assenza della madre. Ieri sera ci sarebbe stato il crollo emotivo. Ammissioni. Le parole di quest’uomo  potrebbero aver consentito di trovare il borsone con resti umani. Quindi non un ritrovamento casuale ma agevolato dalle parole del presunto assassino. Ora però siamo nel campo delle ipotesi. Ecco perchè gli inquirenti osservano uno strettissimo riserbo. Anche perchè occorre capire che cosa è accaduto realmente. Dove è stata uccisa la signora? Dove è stato sezionato il corpo? Chi ha partecipato all’omicidio, allo scempio del cadavere? Chi è andato a gettarlo quel borsone? Ha fatto tutto il figlio della povera donna? Oppure, anche questa ipotesi non è stata scartata: la 85enne potrebbe essere morta per cause naturali e accidentali, spingendo qualcuno interessato a non perdere la pensione, a disfarsi del cadavere in quel modo. Sono ipotesi su cui lavorano i militari dell’Arma. In queste ore saranno interrogati parenti e conoscenti della donna. Saranno  ascoltati in figli e altri congiunti della donna scomparsa, nel tentativo di valutare ogni singolo elemento emerso da questa storiaccia di periferia. Al momento l’unica certezza è che il figlio della signor Di Vicino, Eduardo Chiarolanza, è sottoposto a fermo dalla procura di Napoli. Nelle prossime ore un giudice dovrà valutare i reati contestati all’indagato e decidere se convalidare il fermo.

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Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Cronache

Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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