Il dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara, Sabatino Trotta, arrestato ieri per corruzione a seguito di una indagine della Procura di Pescara su un appalto della locale Asl, si e’ suicidato nella notte in carcere a Vasto (Chieti): l’uomo si e’ impiccato con il laccio della sua tuta alla finestra della camera. Trotta era arrivato al carcere intorno alle 18 di ieri ed era un detenuto non sottoposto a sorveglianza a vista. Il medico ha lasciato una lettera indirizzata ai familiari. Trotta era stato arrestato dalla Guardia di Finanza insieme a due responsabili di una cooperativa, Domenico Mattucci e Luigia Dolce. Le indagini riguardano una gara d’appalto per l’affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di 11 milioni di euro. Domani sono in programma gli interrogatori di garanzia degli altri due arrestati. La Procura di Vasto ha posto sotto sequestro sia la lettera che gli altri effetti personali di Trotta. I magistrati vastesi hanno aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, ma il cui destino e’ quello di essere tramutato in istigazione al suicidio qualora ne risultassero le evidenze: di norma le lettere dei suicidi, se contengono solo messaggi alla famiglia, vengono rilasciate ai familiari, mentre vengono acquisite se si ritiene che possono fornire elementi alle indagini. L’avvocato di Trotta, Antonio Di Giandomenico, ha dichiarato che il “sequestro e’ un atto dovuto”, ma la valutazione dello scritto deve essere fatta dai Pm vastesi. Il legale dello psichiatra ha rivelato che l’autopsia di Trotta verra’ eseguita il prossimo 11 aprile. L’avvocato in una nota ha successivamente spiegato che sta valutando ulteriori iniziative per tutelare l’immagine del dottor Trotta alla luce di alcune indiscrezioni pubblicate su vari organi di stampa. Secondo il segretario nazionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio “quello che e’ accaduto doveva e poteva essere evitato”. “Proprio oggi – ha spiegato – il Consiglio d’Europa con un report certifica che le nostre carceri sono le piu’ sovraffollate d’Europa e a questo fa da contraltare una penuria e inadeguatezza di personale della polizia penitenziaria”. Sulla opportunita’ di sorvegliare Trotta in carcere, De Fazio ha aggiunto che era possibile farlo. “Non c’era una disposizione per una sorveglianza particolare e straordinaria, ma mediamente nel carcere di Vasto a fronte di 135 reclusi, la notte prestano servizio a quell’ora 5 unita’ di polizia penitenziaria: vorrei che qualcuno mi spiegasse come si puo’ sorvegliare contemporaneamente tutti questi detenuti”.