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Poker al Benevento, l’Inter di Conte va fortissimo e resta in scia del Milan

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L’Inter si sbarazza senza nemmeno troppa fatica del Benevento per 4-0 e resta in scia del Milan, rispondendo al successo conquistato nel pomeriggio dei rossoneri e anche della Juventus. A San Siro, Antonio Conte va in tribuna dopo la squalifica per il rosso di Udine, ma in campo i ‘suoi’ non risentono troppo dell’assenza del tecnico, sostituito da Stellini: l’autogol di Improta, le reti di Lautaro e Lukaku (doppietta) lanciano i nerazzurri, che centrano la settima vittoria consecutiva in casa che permette di restare a -1 dai rivali in classifica. E, nel finale, c’e’ spazio anche per dare riposo ai big verso la sfida di martedi’ contro la Juventus nella semifinale d’andata della Coppa Italia. Massimo risultato con sforzo ridotto, verrebbe da dire, considerando che l’Inter (con sei cambi rispetto al derby di Coppa Italia, tra i quali la nuova occasione per Eriksen da regista) non gioca una partita memorabile, ma fa quanto basta per mettersi in tasca i tre punti, aiutata anche da un Benevento che, in un paio di occasioni, si fa male da solo con un pizzico pure di sfortuna.

Come in avvio, quando e’ Improta a deviare nella propria porta una punizione dalla destra di Eriksen, regalando il vantaggio ai nerazzurri. L’unico, vero brivido la squadra di Conte lo corre poco dopo, quando Lapadula va giu’ in area dopo un contatto con Ranocchia: l’arbitro Pasqua lascia correre, senza nemmeno venire richiamato dal Var. Per il resto, il Benevento fa poco per impensierire Handanovic, ma e’ anzi l’Inter a sfiorare piu’ volte il raddoppio in contropiede, con Lautaro che pero’ spreca. Il copione non cambia nella ripresa, con i campani troppo bassi e i nerazzurri che si limitano a un lento palleggio, cercando il giusto varco. Ancora una deviazione sfortunata rischia di far capitolare gli ospiti, con la traversa che respinge un tiro di Eriksen da fuori deviato da Glik.

E’ solo questione di tempo, pero’, perche’ la firma sul raddoppio la mette Lautaro poco dopo: favorito da un rimpallo, di sinistro infila l’angolino basso per il 2-0, con l’argentino che torna al gol dopo sei partite di digiuno, fra campionato e Coppa Italia. Inzaghi passa alla difesa a 4, provando a riaprire la sfida, ma ci pensa il solito Lukaku a chiuderla, prima spiazzando Montipo’ dopo un errore in costruzione dello stesso portiere, poi con un destro su assist di Sanchez. Nel finale arriva anche il meritato riposo per alcuni big, in una serata in cui tutto fila liscio per Conte: il modo migliore per guardare al tour de force tra campionato e Coppa Italia delle prossime due settimane.

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Coppa Italia alla Juve, Vlahovic stende l’Atalanta

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La Juventus si aggiudica la 15esima Coppa Italia della sua storia. La squadra di Max Allegri si impone 1-0 sull’Atalanta, nella finale andata in scena allo stadio Olimpico di Roma, grazie al gol del suo centravanti Dusan Vlahovic e può festeggiare la conquista del trofeo, staccando ulteriormente Inter e Roma con 9 a testa. Inoltre Allegri diventa il primo allenatore nella storia a vincere cinque volte la Coppa Italia, superando a quota quattro Sven-Göran Eriksson e Roberto Mancini. Risveglio amaro per l’Atalanta di Gasperini che alla sua sesta finale deve rimandare il bis dopo quella vinta nell’edizione 1962-1963. I nerazzurri cercheranno di rifarsi in Europa League il 22 maggio a Dublino con il Bayer Leverkusen.

Allegri parte dal 1′ con la coppia Vlahovic-Chiesa, mentre la novità é Iling da quinto di sinistra con Cambiaso a destra e Nicolussi Caviglia in mezzo al campo. Gasperini, invece, sceglie Lookman e De Ketelaere in avanti, con Koopmeiners a supporto e Pasalic da mediano con de Roon che scala sulla linea di difesa con Hien e Djimsiti. La Juve parte subito forte e sblocca subito il risultato e indirizza la gara. Al 4′ servizio in verticale di Cambiaso per Vlahovic che vince il duello di fisico con Hien e, davanti a Carnesecchi, lo batte per l’1-0. L’Atalanta accusa il colpo e all’8′ nuova ripartenza Juventus iniziata da un bel tacco di Vlahovic, ma sul cross finale di Iling Jr Djimsiti mette in angolo. Passa un minuto e ancora bianconeri pericolosi: cross di Nicolussi Caviglia e Gatti manda alto. L’Atalanta prova la reazione al 10′ su una palla persa di Cambiaso, Lookman calcia di prima intenzione ma respinge Danilo. La formazione di Gasperini alza i giri e al 13′ Pasalic si inserisce centralmente ma un tocco di Bremer facilita l’uscita di Perin.

I bianconeri aspettano gli avversari per ripartire, sfruttando la grande corsa di Chiesa e delle sue mezzali, oltre alla buona vena e condizione psicofisica di Vlahovic. Al 34′ ci prova De Ketelaere ma spreca calciando alto sopra la traversa. Sul finale di tempo al 44′ Pasalic conclude dal limite ma Gatti salva la sua porta in scivolata. Ad inizio ripresa l’Atalanta si riaffaccia subito in avanti e al 50′ su un cross di Ruggeri, Iling non interviene mandando fuori giri Zappacosta. Al 51′ ci prova Lookman ma la conclusione viene deviata in angolo. I nerazzurri premono e schiacciano la Juve nella sua metà campo: al 58′ Koopmeiners di testa manda al lato. La gara si innervosisce e la Juve ne approfitta.

Al 64′ altro contropiede Juventus, con Chiesa che scarica su Vlahovic che supera due avversari e conclude ma una deviazione di de Roon consente la parata di Carnesecchi. Nell’intervento però rimane a terra de Roon dopo la grande chiusura. L’olandese esce in lacrime, al suo posto Tolói. L’Atalanta continua a pressare e al 71′ su un cross di Ruggeri, di controbalzo Miranchuk manda alto. La Juve reagisce al 74′ ma il gol di Vlahovic viene annullato per fuorigioco millimetrico dal Var, con l’attaccante che aveva deviato di testa un cross di Cambiaso. La gara è intensa e al l’Atalanta sfiora il pari: al 79′ Lookman rientra sul destro e conclude di precisione ma colpisce la parte esterna del palo. La Juve trema ma risponde e all’83’ Miretti da poco entrato colpisce la traversa con una conclusione in diagonale. In pieno recupero ancora Atalanta all’arrembaggio: al 94′ Ederson sugli sviluppi di una punizione conclude ma Perin respinge. Allegri va su tutte le furie per le decisioni arbitrali e viene espulso al 95′, ma ormai è finita e la Juve può festeggiare.

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Coppa Italia: Allegri espulso al 94′, “dov’è Rocchi?”

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Un Massimiliano Allegri furioso per una punizione concessa all’Atalanta, è stato espulso al 94′ della finale di Coppa dall’arbitro Maresca. Dopo essersi strappato giacca e cravatta di dosso, Allegri ha continuato a protestare ed uscendo ha urlato più volte verso la tribuna autorità “dov’è Rocchi?”, ovvero il designatore degli arbitri.

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Napoli, terapie per Osimhen, in dubbio per la Fiorentina

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Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center di Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match contro la Fiorentina in programma venerdì allo Stadio Franchi per la 37esima giornata di Serie A (ore 20.45). La squadra ha lavorato sul campo 1 dove ha iniziato la sessione con attivazione e torello.Successivamente il gruppo è stato impegnato in seduta tecnico tattica e partitina finale.Zielinski ha svolto lavoro personalizzato in campo. Per Mario Rui lavoro personalizzato in palestra e campo. Osimhen ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra. Lindstrom si è allenato in gruppo.

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