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Cronache

Qual è la provincia più criminale d’Italia? Milano! Poi c’è Firenze e quindi Rimini. Napoli è al 18esimo posto: ma non diciamolo in giro

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La provincia di Milano è maglia nera per numero di reati denunciati nel 2019 in rapporto alla popolazione residente. Firenze è messa di poco meglio e guadagna il secondo posto nella classifica. Rimini sul terzo gradino del podio. La nella top 10 delle province a più alto tasso di criminalità (denunciata) si confermano le grandi aree metropolitane come Bologna (4ª), Torino (5ª) e Roma (6ª). Genova, invece, lascia spazio a Modena (10ª, con un +3,6% di denunce sul 2018). Napoli, la vituperata Napoli, non c’è. Per leggere Napoli bisogna scorrere la classifica fino al 18esimo posto. E Napoli è una delle tre aree metropolitane che possono realmente fregiarsi di questo titolo assieme a Milano e Roma. Dal punto di vista criminale Napoli “eccelle”, si fa per dire, solo  per il numero di rapine. Trieste è imbattibile per le frodi informatiche e Matera per gli incendi. Ma emergono anche alcune novità: Isernia è prima per estorsioni denunciate (+71,4%), mentre Bologna per violenze sessuali (+18,5%). Da segnalare anche Grosseto che si distingue per calo delle denunce (-14,7%) e passa dalla 23ª alla 39ª posizione in classifica, mentre Lucca, già caratterizzata da un calo dei reati lo scorso anno, continua la sua corsa verso il basso (-13,9%), scendendo dalla 20ª alla 32ª posizione.
In fondo alla classifica, tra i territori “più sicuri”, si conferma la provincia di Oristano (106ª), che tuttavia registra un +6,5% delle denunce rispetto al 2018, preceduta da L’ Aquila che, invece, grazie a un -11,1% scende quattro gradini.

 

Quella che avete letto è la tradizionale classifica della criminalità che il Sole 24 Ore pubblica ogni anno, e che rapporta le denunce alla popolazione residente. Una classifica che avrebbe fatto un rumore impressionante se sul gradino più altro ci fossero state le città che l’informazione mainstream di questo Paese ha necessità quotidiana di raccontare sempre col sistema del romanzo criminale.

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Cronache

il giornalista Marc Innaro e la censura Rai: Russia demonizzata, Europa marginale

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Marc Innaro (foto Imagoeconomica in evidenza), storico corrispondente Rai da Mosca e oggi inviato dal Cairo, torna a parlare in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, affrontando con lucidità e tono critico le tensioni tra l’Occidente e la Russia, il suo allontanamento da Mosca e la crescente russofobia nelle istituzioni europee.

Dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, Innaro ha raccontato la Russia da dentro, cercando – come lui stesso dice – di “corrispondere” la realtà e il punto di vista di Mosca. Una scelta giornalistica che gli è costata accuse di filoputinismo e, di fatto, l’interruzione della sua esperienza russa da parte della Rai, ufficialmente per motivi di sicurezza legati alla nuova legge russa contro le “fake news”.

Ma Innaro contesta apertamente questa versione: “Quella legge valeva per i giornalisti russi, non per gli stranieri accreditati. Commissionai persino uno studio legale russo-italiano che lo dimostrò. Nessuno mi ascoltò”. A detta sua, la vera censura arrivava “non dai russi, ma dagli italiani”.

Nato, Ucraina e verità scomode

Un episodio televisivo emblematico segnò la sua posizione pubblica: una cartina sull’allargamento della Nato a Estmostrata in diretta al Tg2 Post, che gli offrì l’occasione per dire: “Ditemi voi chi si è allargato”. Una verità storica, sottolinea, che rappresenta “la versione di Mosca” e che fu raccontata anche da Papa Francesco, quando parlò del “latrato della Nato alle porte della Russia”.

Da lì in poi, dice Innaro, cominciò l’isolamento. Non gli fu consentito di intervistare Lavrov né di andare embedded con i russi nel Donbass, mentre altri inviati Rai furono autorizzati a farlo con le truppe ucraine, anche in territorio russo.

“La Russia non vuole invadere l’Europa”

Secondo Innaro, la narrazione di Mosca come minaccia globale è costruita ad arte: “La Russia è un Paese immenso con 145 milioni di abitanti. Come può voler invadere un’Europa da 500 milioni?”. L’obiettivo russo, dice, è sempre stato chiaro: la neutralità dell’Ucraina e il rispetto per le minoranze russofone.

Nel commentare le dichiarazioni dei vertici Ue e Nato, come quelle di Kaja Kallas o Mark Rutte, Innaro osserva che “alimentare la russofobia non aiuta a risolvere nulla” e ricorda che è grazie al sacrificio sovietico se l’Europa è stata liberata dal nazifascismo.

“L’Europa doveva includere la Russia”

La guerra, secondo Innaro, “diventa sempre più difficile da fermare”, anche per il consenso interno a Putin. Ma l’errore strategico dell’Occidente, dice, è stato non costruire una nuova architettura di sicurezza con la Russia dopo la Guerra Fredda: “Abbiamo più in comune con i russi che con altri popoli. Ma ora i 7/8 del mondo si riorganizzano e l’Europa resta ai margini”.

Un’analisi lucida e controcorrente, che rimette in discussione molte certezze del racconto dominante.

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Cronache

Una 14enne precipita dal terzo piano e muore nel Tarantino

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Una ragazza di 14 anni è morta dopo essere precipitata dalla finestra al terzo piano dell’abitazione di Massafra (Taranto) dove viveva con i genitori. La ragazzina è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, ma è deceduta poco dopo il suo arrivo al pronto soccorso. Il pm di turno, a quanto si è appreso, ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. La madre, che era con lei nell’appartamento, l’avrebbe vista lanciarsi dalla finestra. L’attività investigativa è affidata ai carabinieri.

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Cronache

Nove colpi contro l’auto di un incensurato a Nocera Inferiore

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Nove colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro un’auto a Nocera Superiore. Il fatto è accaduto nella frazione Citola. La vittima dell’intimidazione è un 30enne, incensurato. L’uomo, ascoltato dai carabinieri, non ha saputo fornire alcuna spiegazione su quanto accaduto. I militari del reparto Territoriale nocerino, guidati dal comandante Gianfranco Albanese, sono al lavoro per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. L’auto è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi. Non è escluso che i colpi siano partiti da due armi.

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