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Cronache

Agguato a Napoli, ucciso Alessandro Risi: è un 28enne contiguo ad un clan e già vittima di un tentato omicidio

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Omicidio a Napoli, ucciso un uomo di 28 anni con precedenti di polizia. Secondo quanto apprendiamo, intorno alle ore 21 di ieri, un’auto ha lasciato davanti all’ospedale Cardarelli il corpo già senza vita del 28enne che era stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco al torace. La vittima è Alessandro Riso, di Napoli. Poco prima c’erano state segnalazioni di esplosioni di colpi di arma da fuoco in via Vittorio Veneto, nel quartiere di Miano, dove i carabinieri hanno ritrovato sei bossoli. Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli stanno indagando per capire il movente dell’omicidio e anche se ci sia un collegamento con gli spari di Miano.

Alcuni anni fa Alessandro Riso scampò già a un tentativo di omicidio: gli furono inferte 12-13 coltellate ma riuscì a sopravvivere. Non si esclude che l’agguato mortale possa essere scattato davanti al negozio di detersivi di via Vittorio Veneto, sempre nel quartiere Miano , sulla cui saracinesca i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno trovato due fori. A terra, invece, c’erano sei bossoli. Le segnalazioni del raid (agguato o stesa) in via Vittorio Veneto sono giunte alle forze dell’ordine circa 15 minuti prima dell’arrivo al Cardarelli del corpo esanime di Alessandro Riso. Secondo quanto si è appreso il negozio apparterebbe allo zio dei fratelli Cifrone, dell’omonimo clan camorristico di Miano. Anche Alessandro Riso è ritenuto dalla Direzione Distrettuale Antimafia appartenente allo stesso clan.

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Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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