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Cronache

Agcom, stop a copie ‘pirata’ dei quotidiani su Telegram

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Stop a sette canali di Telegram che violano il diritto d’autore online. L’Agcom mette un freno alla diffusione di copie ‘pirata’ dei quotidiani sulla piattaforma di messaggistica istantanea, che, in seguito all’apertura di una istruttoria, ha deciso di adeguarsi, sia pure parzialmente, alle indicazioni dell’Autorita’. Si scrive cosi’ un capitolo importante di una vicenda da tempo portata all’attenzione pubblica dalla Federazione degli editori, che esprime soddisfazione per la decisione ma chiede una modifica normativa che consenta di ampliare i poteri dell’Autorita’. La Fieg aveva chiesto, in particolare, la rimozione di tutte le edizioni digitali di testate pubblicate su Telegram, nonche’ di sospendere l’accesso all’intera piattaforma. Una richiesta, quest’ultima, che Agcom spiega pero’ di non poter attuare. L’Autorita’ ribadisce “il proprio forte e fattivo impegno a difesa della proprieta’ intellettuale, che ha dato luogo all’adozione del regolamento per la tutela del diritto d’autore online”, ma sottolinea che i suoi interventi devono svolgersi nei limiti di tale regolamento. Provvedimenti autoritativi – spiega – possono essere adottati solo nei confronti di soggetti compresi nel perimetro dei propri poteri e, quando la violazione avviene sui canali di un sito ubicato fuori dal territorio nazionale, come nel caso di Telegram, l’Autorita’ non puo’ che rivolgersi ai provider italiani che forniscono l’accesso a internet, ordinando eventualmente la disabilitazione dell’accesso all’intero sito, sulla base di criteri di proporzionalita’. “Allo stato attuale della legislazione un provvedimento di blocco indiscriminato – precisa Agcom – appare sprovvisto del necessario requisito”.

Per legittimare un intervento diretto, sarebbe, secondo l’Autorita’, necessaria una modifica della normativa che consenta di considerare stabiliti in Italia gli operatori che offrono tali servizi, in modo da poter adottare ordini di rimozione selettivi dei contenuti caricati in violazione del diritto d’autore. L’Autorita’, in applicazione del regolamento sul copyright, ha deciso, inoltre, di trasmettere gli atti alla magistratura, per consentirle di perseguire penalmente tutti gli autori delle violazioni. Agcom coinvolgera’ anche la Polizia postale e la Guardia di finanza affinche’ perseguano gli utenti che caricano e condividono sulla piattaforma le copie dei giornali. “Esprimo soddisfazione per la chiusura di 7 degli 8 canali segnalati dagli editori e ribadisco la necessita’ di proseguire con queste azioni di contrasto”, afferma il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ricordando che negli ultimi due anni, gli iscritti ai canali Telegram esclusivamente dedicati alla distribuzione illecita di quotidiani e periodici sono triplicati, dai circa 180mila rilevati a fine 2018 ai 600mila di oggi. “Occorre subito una modifica della normativa – aggiunge – che attribuisca all’Autorita’ specifici poteri di intervento su Telegram e per questo lanciamo un appello al governo e al Parlamento affinche’ diano risposte urgenti all’intera filiera della editoria”.

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Operazione dei Carabinieri tra Caserta e Napoli: misure cautelari per furto e associazione a delinquere

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Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Caserta stanno eseguendo una vasta operazione nelle province di Caserta e Napoli. Gli uomini dell’Arma stanno dando esecuzione a misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I destinatari dei provvedimenti sono persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e furto aggravato.

I dettagli dell’operazione

Ulteriori dettagli sull’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 10.30 di oggi presso la sala convegno del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta. All’incontro con i giornalisti interverranno il Comandante Provinciale Colonnello Manuel Scarso, il Comandante del Reparto Operativo Tenente Colonnello Melissa Sipala e il Comandante della Compagnia di Caserta Capitano Giovanni Riacà.

L’operazione, che coinvolge un numero significativo di indagati, rappresenta un nuovo importante colpo inferto alla criminalità predatoria attiva nell’area tra Caserta e Napoli.

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Cronache

Muore a 38 anni dopo intervento estetico in una clinica privata di Caserta

Sabrina Nardella, 38 anni di Gaeta, è morta durante un intervento estetico alla clinica Iatropolis di Caserta. Disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

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Sarà l’autopsia a stabilire con precisione che cosa ha provocato la morte di Sabrina Nardella (nella foto), 38 anni, madre di due figli piccoli, deceduta giovedì scorso nella clinica privata Iatropolis di Caserta durante un intervento di chirurgia estetica. La donna, residente a Gaeta, si era recata in Campania per sottoporsi a quello che le era stato prospettato come un intervento di routine, in anestesia locale e in day hospital.

Il malore improvviso e le indagini in corso

Durante l’operazione, però, Sabrina ha avuto un improvviso malore che l’ha portata a perdere conoscenza. I medici hanno tentato la rianimazione, ma ogni tentativo è stato vano. I vertici della clinica hanno subito avvertito i carabinieri, che su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno sequestrato la cartella clinica e identificato l’équipe medica. I componenti saranno presto iscritti nel registro degli indagati in vista dell’autopsia, che servirà a chiarire cause e responsabilità.

Una comunità sconvolta dal dolore

La città di Gaeta è sotto shock. Il sindaco Cristian Leccese ha ricordato Sabrina con parole di grande commozione: «Era una persona dolce, un’ottima madre, conosciuta e stimata da tutti. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un profondo vuoto nella nostra comunità».

I precedenti inquietanti della clinica

La clinica Iatropolis non è nuova a casi simili. Un anno fa, la pianista Annabella Benincasa è morta dopo 14 anni di stato vegetativo, conseguenza di uno shock anafilattico subito nel 2010 proprio in questa struttura. In quell’occasione, i medici furono condannati per lesioni gravissime. Altri episodi di reazioni avverse all’anestesia si sono verificati negli anni, alimentando polemiche sulla sicurezza degli interventi praticati nella clinica.

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Cadavere nel lago, è un 51enne morto forse per un malore

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E’ un 51enne di Calvizzano (Napoli) l’uomo trovato senza vita nel lago di Lucrino a Pozzuoli. La salma è stata sequestrata per esami autoptici. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella di un malore.

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