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Cronache

Don Alfonso ed altre 4 eccellenze della Costiera insieme per aiutare la ricerca a trovare un vaccino contro il covid19

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“Dona ora e vivi il tuo sogno domani”: è un’iniziativa di 5 eccellenze assolute in Campania per aiutare la ricerca nella produzione di un vaccino contro il Coronavirus. In Italia continua il lockdown causato dal Covid-19 e al di là delle lecite preoccupazioni ci si chiede quando tutto questo finirà. È fondamentale il lavoro degli scienziati adesso e,soprattutto, investire nella ricerca per individuare il vaccino che potrà annientare una volta e per tutte la pandemia. Così nasce il progetto “Dona ora e vivi il tuo sogno domani”.  Protagonisti sono: l’Hotel Santa Caterina, il San Pietro di Positano, Le Sirenuse e Palazzo Avino, luxury hotels della Costiera Amalfitana, e lo storico ristorante Don Alfonso 1890, due stelleMichelin.

  Le strutture mettono a disposizione 40 e-voucher per un pacchetto da sogno visto che include un soggiorno di due notti ed una cena al Don Alfonso 1890, prenotabili nell’arco dei prossimi due anni. I ricavati dei 40 e-voucher (ognuno valido per 1 o 2 persone) saranno destinati interamente a sostegno della ricerca “insieme per il vaccino contro il Covid-19”, dell’IRCCS Fondazione G. Pascale, Fondazione Melanoma e Takis.

IRCCS Fondazione G. Pascale, Fondazione Melanoma e Takis possono dare un contributo enorme per fronteggiare questa incredibile emergenza sanitaria e proteggere la popolazione a maggiore rischio (anziani, pazienti oncologici e personale sanitario). Per questo, si stanno cercando finanziamenti per lo sviluppo del vaccino, poiché al momento non ci sono fondi statali ad hoc. In questa fase la velocità è essenziale: si è già disegnato i prossimi studi e stimato i costi. Occorrono 2 milioni per la produzione del vaccino in larga scala, gli studi regolatori e lo studio clinico di fase 1, da eseguire insieme alla Fondazione Melanoma. Un e voucher per un soggiorno super stellato costa 5 mila euro: questo consentirà di raccogliere 200 mila euro, utilissimi per far andare avanti la ricerca.

Per partecipare all’iniziativa basta contattare l’albergo desiderato; da lì, comprovata la disponibilità dell’e-voucher occorrerà effettuare il bonifico (del valore pari al voucher, € 5.000) sull’IBAN intestato a Fondazione Melanoma Onlus, con causale:

Insieme per il vaccino contro COVID-19:

IT36 G030 6909 6061 0000 0067 055

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Inail, non può accertare legame malattia-lavoro Franco Di Mare

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La pratica di malattia professionale per Franco Di Mare,” non è “bloccata dall’Inail”, come riferito in alcuni articoli: l’Istituto all’inizio di dicembre non ha potuto fare altro che prendere atto che si trattava di “persona non tutelata” ai sensi della normativa Inpgi”. Lo scrive l’Inail in una nota spiegando che “le malattie dei professionisti dell’informazione titolari di un rapporto di lavoro subordinato sono tutelate solo dall’inizio del 2024, dopo la fine del periodo transitorio di passaggio dalla tutela dell’Inpgi a quella dell’Istituto”.

”Per questo motivo l’Inail non è legittimato ad accertare il nesso causale tra la professione svolta dal giornalista e la patologia che ha contratto né a rilasciare una certificazione che attesti o meno questa correlazione”, spiega ancora l’istituto.

“Con riferimento a quanto riportato in alcuni articoli dedicati alla vicenda del giornalista Franco Di Mare, che ha fatto comprensibilmente scalpore perché coinvolge un professionista di riconosciuto valore colpito da un tumore a lunga latenza e particolarmente aggressivo come il mesotelioma pleurico, provocato dall’esposizione all’amianto, spiega l’Inail, occorre fare alcune precisazioni sul ruolo dell’Istituto. L’Istituto, si legge nella nota, è venuto a conoscenza del caso alla fine dello scorso mese di ottobre, durante il periodo transitorio di passaggio dalla tutela dell’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, a quella dell’Inail.

Come stabilito dalla legge di bilancio 2022, fino al 31 dicembre 2023 l’assicurazione contro gli infortuni dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica ha continuato a essere gestita secondo le regole previste dalla normativa vigente presso l’Inpgi alla data del 30 giugno 2022, che non prevede la tutela dalle malattie professionali.

Dal primo gennaio 2024, invece, i giornalisti dipendenti sono tutelati dall’assicurazione obbligatoria Inail sia contro gli infortuni sul lavoro sia contro le malattie professionali manifestatesi a partire dalla stessa data. Per quanto riguarda nello specifico Franco Di Mare l’Istituto all’inizio di dicembre non ha potuto fare altro che prendere atto che si trattava di “persona non tutelata” ai sensi della normativa Inpgi. Per questo motivo l’Inail non è legittimato ad accertare il nesso causale tra la professione svolta dal giornalista e la patologia che ha contratto né a rilasciare una certificazione che attesti o meno questa correlazione”.

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Aggrediscono un uomo dopo una lite, arrestati due fratelli

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I carabinieri della compagnia di Cefalù hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Termini Imerese, su richiesta della procura, nei confronti di due fratelli di 39 e 35 anni, di origine balcanica, accusati di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e minaccia. Le indagini sono scattate dopo una lite tra i due indagati e un 40 enne loro connazionale in un bar a Campofelice di Roccella, scoppiata una sera ad inizio del mese di aprile. In poco tempo i militari sono riusciti a risalire agi autori del raid che dopo il diverbio hanno organizzato una spedizione punitiva contro la vittima. Gli indagati infatti, avrebbero rintracciato la vittima e l’avrebbero aggredita nel suo appartamento con calci e pugni davanti alla moglie e al figlio minore.

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G7: Scontri al corteo, polizia respinge gli antagonisti

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Serata di tensione, nel centro di Torino, per il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, nel primo giorno della riunione dei ministri dell’Ambiente alla Reggia di Venaria. La polizia ha usato prima gli scudi per respingere i manifestanti poi ha fatto ricorso a idranti e lacrimogeni, infine anche a qualche manganellata. I manifestanti, che volevano dirigersi verso gli alberghi che ospitano le delegazioni e Palazzo Madama, sede della serata di gala, hanno continuato a spostarsi nel centro cittadino cercando varchi, ma i cordoni di polizia hanno chiuso ogni possibile accesso. Dal corteo sono state lanciate a più riprese uova, fumogeni e qualche bottiglia contro le forze dell’ordine. Il primo momento caldo a poche decine di metri dalla partenza del corteo, da Palazzo Nuovo, la sede universitaria dove militanti dei centri sociali e dei collettivi studenteschi si erano riuniti in assemblea. La polizia ha subito fatto indietreggiare i manifestanti all’imbocco di via Po. Il corteo si è poi ricomposto e diretto verso altre zone del centro nel tentativo di avvicinarsi il più possibile alle zone transennate, dove si sono verificati altri momenti di tensione. Vicino al cinema Massimo alcuni antagonisti hanno lanciato tavolini di un dehors e sono stati fatti indietreggiare anche con qualche manganellata. Nel pomeriggio erano stati gli attivisti di Extinction Rebellion a prendersi la scena salendo a sorpresa sul tetto di un edificio in piazza Carlo Emanuele II, sede della facoltà di biologia, da dove hanno mostrato uno striscione con la scritta ‘The king is nake, G7 is a scam’ (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro’.). Poi gli attivisti avevano bloccato una strada ballando al ritmo della musica techno: una cinquantina le persone identificate dalla Digos della questura di Torino che durante le perquisizioni ha sequestrato corde da arrampicata e coltellini modello svizzero.

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