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Cronache

Emma Buondonno accusa Libero di razzismo e discriminazioni: Napoli rispetta le norme antiepidemia

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Architetto Emma Buondonno sulle pagine di Libero si condannano  comportamenti dei napoletani non adeguati alle misure di distanziamento sociale necessarie a contrastare il contagio del coronavirus. Lei da urbanista come considera tali affermazioni?
“Premesso che ogni comportamento in contrasto con le regole stabilite a livello locale e nazionale sono assolutamente da condannare alla luce dell’emergenza che stiamo vivendo, tuttavia, non sono assolutamente accettabili considerazioni che vanno al di là delle semplici denigrazioni e rasentano atteggiamenti razzisti e discriminatori. Detto ciò mi preme richiamare due questioni fondamentali, la prima riguarda un tema che per me rappresenta la causa principale dello squilibrio territoriale di Napoli e della sua area metropolitana che a sua volta genera e amplifica gravi ritardi e diseconomie ormai inaccettabili. Mi riferisco alla concentrazione senza sviluppo determinata dalla gentrificazione urbana e sociale della Città Metropolitana di Napoli e la desertificazione del resto della Regione Campania. Gli addensamenti di cittadini in alcune parti della città e in particolare in alcuni ambiti dei quartieri del Centro Storico non ci possono assolutamente meravigliare se sono quartieri con densità territoriali di circa 30mila, 40mila abitanti per chilometro quadrato! Interi quartieri hanno tessuti edilizi compatti, edifici di circa sei sette piani, sezioni stradali insufficienti ad accogliere anche il solo passaggio pedonale. Una rete fitta di vicoli che è ancora popolata da una moltitudine di famiglie che vivono nei bassi con un’unica fonte di luce e di aria dalla strada. Una città compatta che però fino alla fine della seconda guerra mondiale era circondata immediatamente da campagne, colline e caldere di crateri verdeggianti e soprattutto aperta sul fronte meridionale sul mare. Ora praticamente l’intero territorio metropolitano circa il 9% del territorio di tutta la Campania accoglie il 53% della popolazione totale. Quindi rispetto alla quotidianità degli spostamenti degli oltre 3 milioni di abitanti di Napoli e della sua area metropolitana non si può che apprezzare la risposta di cittadini consapevoli che hanno compreso l’enorme sforzo che stanno compiendo le équipe di medici e sanitari per fronteggiare la grave epidemia. Personale di primissimo livello scientifico e professionale che nel Mondo rappresenta un esempio da seguire. La seconda questione forse ancora più importante della precedente è la sottrazione sistematica di risorse di oltre 60 miliardi di euro annui al Mezzogiorno negli ultimi 20 anni da parte delle regioni del nord con qualunque governo si sia avvicendato alla guida del Paese. Non ultimi i 150milioni di euro annui che dal 2016 e per i prossimi 6 o 7 anni saranno destinati alla Human Technopole Foundation di Milano che rappresenta, o dovrebbe rappresentare viste le risorse economiche di cui dispone, il centro studi sul corpo umano e sulla salute più all’avanguardia del Mondo!”

Architetto quindi la competizione fa bene al progresso scientifico?
“No assolutamente no, solo la cooperazione è il pilastro dell’avanzamento scientifico e del progresso sociale e democratico. Positivo è il confronto delle idee e delle tesi con le relative dimostrazioni anche quando confliggono ma la competizione, soprattutto come la conosciamo mistificando eccellenza e meritocrazia di gelminiana memoria, può essere devastante.
Si è trasformata nell’accaparramento di fondi e in protezioni di clan. Se gli scienziati si comportano come anche in questo tragico frangente hanno fatto davanti a milioni di spettatori, anteponendo pregiudizi e invidie, poi non possono pretendere l’attenzione e la considerazione del mondo politico. Ascierto, invece, alle presunte denigrazioni rivoltegli, ha risposto da vero scienziato aprendo al confronto e alla verifica delle sue intuizioni il Mondo intero e tutti noi siamo orgogliosi di lui”.

Architetto allora distanziamento sociale e nessun altro rimedio?
“No anche in questo caso rispondo che deve essere ripensato il modello di sviluppo non solo economico-produttivo ma anche insediativo. Sovrappopolazione e sovra-urbanizzazione sono fattori che amplificano l’aggressività dei virus e dei contagi. Oltre 50 anni fa alla prima grande crisi energetica del mondo si valutò la sostenibilità ambientale all’impatto antropico della Terra per un pressione antropica pari a circa 700 milioni di abitanti. Oggi siamo oltre 7 miliardi e in questi decenni abbiamo utilizzato strumentalmente l’innovazione tecnologica e l’integrazione delle risorse naturali rinnovabili soprattutto per giustificare la continuità e la sopravvivenza del modello di sviluppo di crescita illimitata di ogni settore economico, incuranti delle conseguenze cui si andava incontro, eppure l’accaparramento delle ricchezze è concentrato sempre di più in percentuali sempre più ristrette di elite finanziarie. Ancora una volta discriminazione e diseguaglianze sono i paradigmi che descrivono l’attuale condizione della vita degli esseri viventi del Pianeta. Strano vedere l’accanimento di un virus proprio nei confronti degli esseri umani più fragili e nei soggetti più deboli. Si prefigura piuttosto come una strage e selezione della specie con l’impiego di armi di un’economia iperliberista e ipercapitalista”.

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Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

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Due persone, lo scorso novembre, si sarebbero avvicinate nel corso della notte a Roma all’auto di Andrea Giambruno, l’ex compagno della premier Giorgia Meloni, ma sono stati fermati da un agente che era di sorveglianza all’esterno della abitazione della presidente del Consiglio. Lo scrive il quotidiano ‘Domani’ secondo il quale i due avrebbe riferito al poliziotto di essere ‘colleghi’, mostrando anche un tesserino prima di risalire a bordo della loro auto ed andare via senza essere identificati. Della vicenda, sostiene il quotidiano, è stata informata la Digos e la scala gerarchica fino al capo della Polizia Vittorio Pisani e al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Dalle indagini svolte sarebbe emerso in un primo momento che i due uomini, che avevano con loro una torcia, erano due agenti dell’Aisi, l’Agenzia dei servizi segreti interna, e in particolare della scorta di Meloni. Del fatto, sempre in base a quanto riferisce il quotidiano, sarebbe stata informata anche al Procura della Capitale. Dall’indagine dei servizi, alcuni mesi dopo, si sarebbe però arrivati ad una altra conclusione: i due uomini che quella notte si sarebbero avvicinati all’auto di Giambruno sarebbero stati in realtà due ricettatori forse interessati a quanto c’era di valore in quella macchina e non agenti intenti a piazzare cimici o altro.

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