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300 morti al teatro di Mariupol, bombe sugli ospedali

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Centocinquanta civili ucraini uccisi ogni giorno sotto i bombardamenti russi, molti dei quali seppelliti senza nome nelle fosse comuni o dispersi per settimane, finche’ non riemergono dalle macerie. Come a Mariupol, dove nel teatro colpito da Mosca dieci giorni fa si teme ora di dover contare 300 morti. In Ucraina, dove da oltre un mese si combatte senza sosta, si fa cosi’ sempre piu’ drammatico il bilancio delle vittime tra la popolazione, che secondo l’Onu sono salite ad almeno 1.035. Ma le cifre reali sarebbero molto piu’ alte. Per Kiev, i bambini uccisi sono 135, altri 184 sono rimasti feriti. E secondo la responsabile della missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner, ci sono “informazioni crescenti” provenienti da immagini satellitari sulla presenza di fosse comuni nel Paese, come a Mariupol, dove ne e’ stata individuata almeno una, che conterrebbe 200 corpi. Nel giorno in cui la Russia sembra ridefinire i contorni della sua offensiva militare, individuando ufficialmente come “priorita’” la conquista dell’intero territorio delle autoproclamate repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, la Difesa ucraina conferma che le forze nemiche hanno creato un parziale “corridoio terrestre” di collegamento tra il Donbass e la Crimea. Secondo Mosca, le sue truppe hanno il controllo del 94% della provincia di Lugansk e il 54% di quella di Donetsk. Ed e’ in queste zone che continuano a concentrarsi gli scontri maggiori. “Gli occupanti hanno sparato tutta la notte. Due guardie di frontiera sono rimaste uccise. A causa dei continui bombardamenti, i soccorritori non hanno potuto spegnere gli incendi causati dai bombardamenti”, ha riferito il capo dell’amministrazione civile e militare di Lugansk, Serhiy Haidai. Sotto assedio resta Mariupol, arrivata a 25 giorni di blocco totale, senza nessun collegamento con il resto del Paese, e dove non si riescono neanche a trasferire farmaci, acqua, cibo. Secondo il vicesindaco Serghei Orlov, tra 150mila e 200mila cittadini sono ancora intrappolati in citta’, anche se negli ultimi dieci giorni circa 60mila abitanti sono stati evacuati verso Zaporizhzhia e altre citta’. E in serata, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato la preparazione di una “operazione umanitaria” di evacuazione dalla citta’ insieme a Turchia e Grecia. I raid proseguono parallelamente sugli altri obiettivi strategici. Sotto attacco missilistico e’ finito il centro di comando dell’aeronautica militare a Vinnytsia, nell’Ucraina centro-occidentale.

Sei i missili da crociera sparati, alcuni dei quali abbattuti dalla contraerea, mentre gli altri hanno colpito diversi edifici, provocando danni alle infrastrutture. A Kharkiv, l’esercito russo ha bombardato un policlinico nel distretto di Osnovyansky, uccidendo 4 persone e ferendone altre 7. Nelle vicinanze, sottolineano le autorita’ locali, non c’erano strutture militari. E si continua a combattere anche intorno a Kiev, dove missili russi Kalibr hanno distrutto il maggiore deposito di carburante a disposizione dell’esercito. Secondo l’intelligence britannica, pero’, le forze ucraine sono riuscite a riprendere il controllo di citta’ e posizioni di difesa a est della capitale. E per il Pentagono, una controffensiva e’ in atto anche a Kherson, tra le prime citta’ occupate, che ora sarebbe invece “contesa”. Una resistenza che fa leva anche sull’appoggio dei combattenti stranieri volontari, arrivati secondo Mosca a quasi 6.600 da 62 Paesi. Dopo oltre tre settimane, intanto, la Difesa russa e’ tornata a fornire un bilancio delle sue perdite sul campo, parlando di 1.351 soldati uccisi, a cui, secondo Kiev, si e’ aggiunto un settimo generale, oltre a decine di colonnelli e alti ufficiali, e 3.825 feriti.

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Fico operato: è vigile e in condizioni stabili

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Il premier slovacco Robert Fico è “vigile” ed “in condizioni stabili” dopo l’operazione subita per gli spari che lo hanno colpito nel pomeriggio. Lo riferisce la tv slovacca TA3 che parla di “intervento riuscito”.

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Il premier Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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Un responsabile del partito Smer del premier slovacco Robert Fico ha confermato al Guardian che il primo ministro è stato colpito da più proiettili  all’addome ed è ora sottoposto ad un intervento chirurgico. Quali siano le sue condizioni cliniche è difficile da dire. C’è molta confusione ancora su dinamica e su identità dell’uomo arrestato.

In un aggiornamento postato sulla pagina Facebook del premier slovacco Robert Fico e rilanciato dai media slovacchi, c’è scritto che “Fico è stato vittima di un attentato. Gli hanno sparato più volte ed è attualmente in pericolo di vita. E’ stato trasportato in elicottero a Banská Bystrica, perché il trasporto a Bratislava richiederebbe troppo tempo a causa della necessità di un intervento urgente. A decidere saranno le prossime ore”.

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Il premier slovacco Robert Fico ferito a colpi di pistola dopo una riunione di Governo: è in fin di vita

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Il premier slovacco Robert Fico è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava. Lo riferisce la Bbc. Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città di Handlova, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo i giornalisti presenti sul posto, sono stati uditi diversi spari.

Il premier slovacco Fico sarebbe stato colpito all’addome, al petto e ad un arto da almeno 3-4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe stato trasportato in eliambulanza in ospedale. Lo riferiscono le prime ricostruzioni dei media sottolineando che l’attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all’edificio dove stava parlando il primo ministro, è stato fermato da alcuni passanti e dalle forze di sicurezza.

Il leader slovacco è stato portato in ospedale, ma non sono emersi dettagli sulle sue condizioni.

Il Parlamento slovacco ha sospeso la seduta alla luce del ferimento del premier Robert Fico in un’aggressione a colpi d’arma da fuoco ad Handlova. Lo ha annunciato il vice speaker del Parlamento, Lubos Blaha, citato dal sito di informazioni locale Dennikn.

Il premiero Robert Fico colpito da più proiettili in un attentato è in fin di vita

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