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Cronache

12 anni di abusi sulla figlia, poi la fuga negli Usa

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Le accuse a suo carico sono terribili: avrebbe abusato per la prima volta della figlia quando questa aveva 6 anni e non avrebbe smesso che 12 anni dopo. Avrà lasciato tracce indelebili di dolore e terrore nella ragazza che i vari anni di trattamento psicologico saranno riusciti soltanto a mitigare. E a suo carico c’è una denuncia per analoghe accuse da parte di un’ altra figlia. L’orco ha 50 anni, cittadinanza italiana e statunitense, e, quando ha capito che le indagini si stavano stringendo intorno a lui, si è messo al sicuro fuggendo negli Usa. Consapevole che le autorità americane come da prassi concedono raramente l’estradizione. Infatti, nonostante appelli e richieste da parte della pm di Gorizia, Giulia Villani, e delle altre autorità giudiziarie italiane, fino a questo momento l’uomo – che in Italia è accusato di violenza sessuale aggravata – è in libertà negli Usa e nei suoi confronti non sarebbe stato applicata alcuna misura cautelare.

Tantomeno la giustizia di Washington sarebbe intenzionata a rimandarlo in Italia. L’uomo avrebbe compiuto gli abusi tra Sagrado (Gorizia), dove abitava, e gli Stati Uniti; una volta scappato oltreoceano per sfuggire alla Procura di Gorizia, si sarebbe fermato per un po’ a New York, poi da qui sarebbe andato a Sud, e oggi vive a Palestine, in Texas. I magistrati di Gorizia si sono appellati al Trattato tra i due Paesi “sulla mutua assistenza giuridica nelle questioni penali” del 1982, chiedendo la massima collaborazione, ma finora con evidenti scarsi risultati. “Anche alla luce della riforma Cartabia decideremo in che termini suggerire all’indagato la partecipazione al procedimento. Per il momento, ritengo che gli Usa offrano le maggiori garanzie ai diritti del mio assistito”, sostiene l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, direttore dell’Alta scuola estradizioni (Ase), che difende l’uomo insieme con la collega Diana Firling di New York.

“Riteniamo che l’Italia non sia competente a giudicare, ma che lo sia la Corte statunitense”, arguisce. Sull’ atteggiamento delle autorità giudiziarie statunitensi, lo stesso avvocato Tirelli si riallaccia al caso del produttore televisivo italiano Chico Forti, di cui si occupa professionalmente. Arrestato nel 1998 per l’omicidio di Dale Pike, Forti, 64 anni, sta scontando negli Usa dal 2000 una condanna all’ergastolo. Potrebbe però espiarla in Italia ma, anche in questo caso, non è mai stata concessa l’estradizione. Una vicenda, quella di Forti, che presenterebbe più punti oscuri, con il diretto interessato che ha sempre detto di essere innocente. In base alla convenzione di Strasburgo, Chico Forti potrebbe scontare la sua pena in Italia. Ma non è mai stata concessa l’estradizione.

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Cronache

Stupro di gruppo: gli imputati rinunciano all’abbreviato

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Si svolgerà con il rito ordinario il processo ai sei ragazzi palermitani accusati di aver violentato, a luglio scorso, una 19enne al Foro Italico. Gli imputati avevano presentato richiesta di ammissione al rito abbreviato condizionando l’istanza a una serie di nuove attività tra le quali l’esame in aula della vittima che il gup ha però respinto. La 19enne peraltro è stata sentita dal Gip di Palermo, Clelia Maltese, nel corso di un incidente probatorio, due mesi e mezzo fa. Il giudice ha invece deciso di accogliere la richiesta di disporre una consulenza tecnica sul telefono della ragazza, ma i difensori hanno comunque rinunciato all’abbreviato optando per il dibattimento.

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Cronache

Otto milioni evasi al fisco, tre aziende irpine nei guai

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False fatturazioni ed altrettante inesistenti operazioni transnazionali per evadere le imposte dirette e i versamenti Iva. Tre aziende operanti in provincia di Avellino sono state denunciate dalla Guardia di Finanza per una evasione complessiva di otto milioni di euro nel corso di altrettante verifiche fiscali. Cinque milioni sottratti alla tassazione dirette e 1,5 milioni all’Iva. Nel corso dei controlli è anche emerso che un professionista del capoluogo ha sottratto mezzo milione di euro all’erario facendo figurare come acquisite prestazioni tecniche, in realtà mai ricevute, ma falsamente fatturate da una società a lui riconducibile.

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Cronache

Fassino denunciato, informativa Polaria trasmessa a pm

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E’ all’attenzione dei magistrati della Procura di Civitavecchia l’informativa della Polaria sull’episodio del furto di una confezione di profumo da parte del parlamentate Piero Fassino in un negozio del duty free di Fiumicino e costata una denuncia. Allegato all’incartamento anche il video di quanto avvenuto il 15 aprile scorso nello scalo della Capitale e ripreso da una telecamera di sicurezza presente nell’esercizio commerciale. Nei giorni scorsi è emerso dal racconto di alcuni dipendenti del negozio che Fassino sarebbe stato autore già di un tentativo di furto nelle scorse settimane. Spetterà ora ai pm decidere come procedere e se affidare delega alla polizia giudiziaria per svolgere ulteriori approfondimenti.

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