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Vento e pioggia sferzano la Campania, due morti a Napoli ed Avellino. Scavi di Pompei ed Ercolano chiusi, Capodichino dirotta i suoi voli su Brindisi e Bari

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Il forte vento di scirocco e la pioggia battente sferzano  Napoli e la sua provincia da ore. In diversi punti della città, la caduta di rami dagli alberi o la caduta degli stessi alberi sono i pericoli più importanti da cui difendersi. La protezione civile avvisa che solo in mattinata di domani il vento scemerà e chiede a tutti di limitare gli spostamenti, fare solo quelli necessari, non muoversi in auto se non indispensabile. Al momento sono sei i feriti che si registrano a Napoli e in provincia e purtroppo ci sono anche dei morti.Uno a Napoli e uno in Irpinia.

Golfo di Napoli. Una veduta di Napoli dall’alta col mare in tempesta

A Fuorigrotta, quartiere della zona occidentale della città, un giovane è rimasto ucciso sotto un albero caduto per il vento forte.  È un ragazzo 21enne della provincia di Caserta che stava camminando a piedi in via Claudio, nel quartiere di Fuorigrotta, quando è stato investito da un albero probabilmente sradicato dal forte vento di scirocco. I carabinieri, dopo una segnalazione, lo hanno trovato esamine al suolo e hanno chiamato il 118; inutile la corsa al vicinissimo ospedale San Paolo. Il giovane è morto per schiacciamento.

Un incidente avvenuto nell’Avellinese, forse dovuto al maltempo, ha spezzato la vita di  un ragazzo di 19 anni, Giuseppe De Vito. Il giovane  è morto dopo aver perso il controllo dell’auto finita contro un albero. È accaduto nel comune di Mirabella: secondo i carabinieri, intervenuti sul posto, è presumibile che lo sbandamento del veicolo sia stato favorito dalle condizioni metereologiche, che hanno reso scivoloso il manto stradale.I vigili sono impegnati in numerosi interventi sia a Napoli che in molti Comuni dell’area metropolitana. Terminerà domani l’allerta meteo già diramata dalla Protezione civile della Regione Campania e attualmente in vigore sull’intero territorio regionale.

Al Vomero come a Posillipo, i quartieri collinari, il forte vento ha fatto cadere numerosi alberi, mandato in tilt la circolazione causa sede stradale di molte artiere ricoperte di rami caduti o alberi abbattuti.

Il vento forte e la pioggia battente ha consigliato al direttore degli Scavi Archeologici, Massimo Osanna, di chiudere l’intera area al pubblico. L’annuncio social ha reso tristi i turisti arrivati fino a Pompei. “A causa del forte vento la direzione del Parco Archeologico ha predisposto la chiusura immediata degli scavi di #Pompei, al fine di garantire l’incolumità dei #visitatori. La riapertura sarà comunicata, dalla stessa direzione del Parco Archeologico, appena saranno garantite le condizioni di accesso e fruibilità in #sicurezza”. Per lo stesso motivo sono stati chiusi anche gli scavi di Ercolano.

Difficoltà pesanti anche per le partenze e per gli arrivi nell’aeroporto di Napoli Capodichino. Alcuni voli sono stati dirottati in altri scali per motivi di sicurezza, a causa del forte vento di Scirocco. A Brindisi sono atterrati due aerei provenienti da Ginevra e Eindhoven; a Lamezia Terme sono atterrati invece tre voli diretti a Napoli e partiti da Dublino, Amsterdam e Malpensa. Un altro volo proveniente da Basilea è stato dirottato su Bari. Non è escluso che altri voli vengano instradati in altri scali, soprattutto in considerazione del vento di scirocco che è previsto in aumento. Nell’arco di diverse ore un solo aereo è partito e un altro è atterrato nell’aeroporto di Napoli Capodichino.

Allarme in tutta la regione. La situazione non è migliore, anche in queste ore, nel resto della Campania: segnalati in tutte le province decine gli interventi di protezione civile e vigili del fuoco. Mareggiate nel Salernitano, e disagi nel porto commerciale. Pioggia, neve, (sul massiccio del Matese), e forte vento anche nel Casertano: dove ci sono stati allagamenti di strade e abitazioni in alcuni centri dell’Aversano e alberi sradicati dalla furia del vento nell’area di Mondragone e nella zona di Teano. L’allarme alberi riguarda tutta la Campania: un violento libeccio fa cadere due pini a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli: in un caso sono state danneggiate due auto parcheggiate e tranciati i cavi dell’illuminazione pubblica; nell’altro un pino è crollato dal campo giochi del complesso dei Salesiani bloccando il traffico stradale. Non si contano gli interventi segnalati per la caduta di calcinacci mentre a Nocera Inferiore sono stati segnalati pali della illuminazione divelti.

Ischia Ponte che sembra Venezia, riva destra allagata, traffico in tilt, alberi caduti, mareggiate: l’isola d’Ischia messa in ginocchio da vento e pioggia

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Maestra adescava minori su chat per avere rapporti sessuali, condannata a 7 anni e 3 mesi

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Una maestra 47enne di scuola elementare è stata condannata dal Tribunale di Bari a 7 anni e 3 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 75mila euro con l’accusa di aver adescato sui social e nelle chat minorenni con i quali avrebbe avuto rapporti sessuali in un b&b nel centro di Bari, facendosi filmare. La notizia è riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni.

La donna, che si faceva chiamare zia Martina, finì agli arresti domiciliari nel dicembre del 2021 quando insegnava in una scuola del nord Italia e fu sospesa dall’incarico. Risponde di due episodi di produzione di materiale pedopornografico e di una presunta vicenda di corruzione di minorenne. Il Tribunale ha disposto nei suoi confronti l’interdizione dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o servizio in istituzioni e strutture pubbliche e private frequentate da minori, oltre alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni per la durata di un anno dopo aver scontato della condanna.

L’imputata è stata assolta ‘perché il fatto non sussiste’ da una ulteriore contestazione di corruzione di minorenne, relativa ad un presunto video di natura erotica con un adolescente. Le indagini partirono in seguito alle denunce presentate ai carabinieri dai genitori delle presunte vittime.

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Addio a José Alberti, fu la prima guida di Maradona a Napoli

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José Alberti, la prima guida di Diego Armando Maradona a Napoli, è scomparso ieri all’età di 82 anni. Alberti, nato a Buenos Aires, non era solo l’interprete del Pibe de Oro, ma anche un amico e una figura di riferimento che ha accolto Maradona nella sua famiglia, facendogli conoscere le bellezze della città e la passione calcistica dei suoi abitanti.

Sbarcato in Italia negli anni ’60 per giocare nel settore giovanile della Juventus, Alberti si stabilì a Napoli dopo aver firmato per l’Internapoli. La sua carriera lo portò poi a diventare allenatore in diverse squadre di provincia. Ma fu il suo ruolo nella trattativa per portare Maradona a Napoli che lo rese indimenticabile. Omar Sivori, che aveva chiuso la carriera a Napoli, contattò Alberti per incontrare Jorge Cyterszipiler, il manager di Maradona. Questa missione segreta mirava a far conoscere la città a Diego, che sarebbe stato acquistato da Ferlaino per 13,5 miliardi di lire.

Alberti era presente al San Paolo il 5 luglio 1984, il giorno della presentazione di Maradona. Tradusse le domande dei cronisti di tutto il mondo e suggerì a Maradona alcune parole in italiano per salutare i nuovi tifosi. La sua famiglia, composta dalla moglie Mariagrazia e dai figli Andrea ed Emilia (campionessa di pallanuoto), divenne un punto di riferimento per Diego e la sua compagna Claudia.

José Alberti e Maradona condividevano una forte amicizia. Alberti, nato il 26 ottobre, festeggiava spesso i compleanni con Diego, brindando insieme in luoghi come “La Cueva”, il locale che Alberti aveva aperto a Riva Fiorita. Anche dopo il ritiro, Alberti rimase nel mondo del calcio come consulente per club italiani e argentini.

Cinque anni fa, José Alberti ebbe l’onore di abbracciare Papa Francesco in Vaticano. Il pontefice, tifoso del San Lorenzo, squadra in cui Alberti aveva giocato, ricordava con affetto quei tempi.

I funerali di José Alberti si terranno oggi alle ore 11 nella Chiesa Santa Maria di Bellavista a Posillipo. La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore di chi lo ha conosciuto e di tutti i tifosi napoletani che ricordano con affetto il suo contributo nell’arrivo del più grande calciatore di tutti i tempi a Napoli.

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Ercolano rinasce: nuovo Museo Archeologico e spazi riqualificati

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Ercolano, spesso considerata la sorella minore di Pompei, sta per vivere una trasformazione epocale. Grazie a un investimento di 50 milioni di euro da parte del Packard Humanities Institute (PHI), la città vedrà la nascita di un nuovo museo archeologico e l’ampliamento del parco, che includerà finalmente l’antica spiaggia recuperata e nuovi spazi provenienti da una vecchia coltivazione di piante ornamentali.

Il progetto prevede la riqualificazione delle aree sud ed est di Herculaneum, e sarà realizzato grazie alla collaborazione tra il PHI e il Parco Archeologico di Ercolano. I terreni acquistati dal PHI verranno donati al parco, portando un enorme passo in avanti dopo 20 anni di partenariato tra la prestigiosa istituzione e il sito archeologico.

Ieri, presso il Ministero della Cultura, è stato firmato un protocollo di intesa alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del direttore generale dei musei, Massimo Osanna, del direttore del parco di Ercolano, Francesco Sirano, del sindaco Ciro Buonajuto, del presidente del PHI, David W. Packard, e del presidente dell’Istituto Packard per i beni culturali, Michele Barbieri.

Il Packard Institute non solo donerà gli spazi, ma si occuperà anche della progettazione e della realizzazione delle nuove strutture. Gli edifici attuali, ormai inadatti, saranno sostituiti da nuove strutture su un’area estesa su più di 3 ettari, precedentemente occupata dal mare fino al 79 d.C. Il nuovo ingresso su corso Umberto I sarà rivolto verso il mare e verrà realizzato anche un parcheggio per i visitatori.

Questo progetto porterà non solo alla creazione di nuovi depositi permanenti e laboratori di restauro, ma anche alla nuova sede del parco archeologico e dei relativi uffici. Il rapporto tra città antica e moderna migliorerà notevolmente, come dimostrato dalla rinascita del quartiere via Mare-via Cortili.

Il ministro Sangiuliano ha espresso grande entusiasmo per l’accordo: “Ercolano è uno dei siti archeologici più importanti al mondo. L’intesa raggiunta ci consente un grande salto di qualità con l’acquisizione di nuovi terreni e la creazione di nuovi spazi per gli uffici direzionali, i depositi e i laboratori del Parco archeologico”.

David W. Packard ha sottolineato l’importanza della collaborazione: “Sono lieto che la nostra fondazione abbia potuto svolgere un ruolo in questo importante lavoro presso il sito dell’antica Ercolano. Nutro grande ammirazione per l’abilità e la dedizione degli specialisti italiani che hanno lavorato a questo progetto”.

Massimo Osanna ha elogiato il programma elaborato con una visione di lungo periodo, che permetterà una gestione ancora più moderna e innovativa degli spazi e dei depositi. Francesco Sirano ha aggiunto: “Ci sarà un prima e un dopo questo accordo che apre una nuova era nella plurisecolare storia delle ricerche e della gestione del sito”.

Il sindaco Ciro Buonajuto ha concluso: “Questa collaborazione porterà ancora una volta innovazione, ricerca avanzata e migliori pratiche gestionali che consentiranno di preservare e promuovere al meglio il nostro straordinario patrimonio”.

Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per valorizzare Ercolano, rendendola non solo un’importante meta turistica, ma anche un centro di ricerca e innovazione nel campo dell’archeologia.

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