Le edicole, un tempo pilastri della diffusione dell’informazione, stanno attraversando una crisi profonda a causa della digitalizzazione e del cambiamento nelle abitudini dei lettori. Ma esiste un modo per farle sopravvivere e renderle sostenibili? La risposta arriva dal progetto Kiosk, un’idea innovativa già sperimentata a Napoli e che punta a diffondersi in tutta Italia.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra Question Mark, guidata da Luca Pirone, e Usb, due aziende attive nella comunicazione con oltre 200 dipendenti. L’idea si è concretizzata nel novembre 2024 con la gestione della prima edicola in via Scarlatti al Vomero, trasformandola in un modello di business innovativo. quyesto
“Entro il 2030 vogliamo aprire dodici edicole tra Napoli, Roma, Firenze, Bologna e Milano”, spiega Pirone in una intervistsa a Il Mattino, sottolineando che il futuro del settore passa attraverso un connubio tra informazione cartacea e nuove strategie commerciali.
Edicole brandizzate: un nuovo concetto di chiosco
Il cuore del progetto Kiosk è la brandizzazione delle edicole. Non si tratta solo di vendere quotidiani, ma di trasformarle in spazi di comunicazione e vendita diversificata.
“Abbiamo preso in gestione l’edicola di via Scarlatti e l’abbiamo ristrutturata lasciando le scritte dei quotidiani, ma affiancando una parte di vetrine dedicate agli accessori”, racconta Pirone.
Attualmente, il chiosco è sponsorizzato dal brand Fefè, azienda napoletana che distribuisce calzini, pochette e braccialetti in tutto il mondo. A Pasqua lo sponsor cambierà e l’edicola sarà brandizzata da Chocozero, azienda specializzata in cioccolato senza zuccheri aggiunti.
“Ogni sponsor resta tra una settimana e tre mesi. Questo garantisce visibilità ai brand e sostenibilità economica all’edicola”, spiega Pirone.
Nuove categorie di prodotti: un vuoto normativo da colmare
Un altro aspetto cruciale per la sopravvivenza delle edicole è l’ampliamento delle categorie merceologiche.
“Oggi si possono vendere gadget e souvenir, ma un gadget può essere anche un profumo, un giocattolo o la maglietta di un calciatore”, evidenzia Pirone. Il progetto Kiosk punta a rendere più strutturate queste sponsorizzazioni, senza compromettere la vendita dei quotidiani.
L’obiettivo è chiaro: salvaguardare il mondo dell’editoria e creare nuovi posti di lavoro senza rinunciare a un modello di business sostenibile.
Un progetto che punta a crescere in Italia
Dopo il successo iniziale dell’edicola al Vomero, Kiosk sta pianificando nuove aperture.
“Entro tre mesi apriremo un’altra edicola a Napoli in una zona turistica. Abbiamo tre trattative in corso e stiamo valutando opportunità anche a Milano. Per ogni città prevediamo due chioschi: uno in una zona residenziale e uno in un’area turistica”, annuncia Pirone.
L’espansione toccherà Roma, Firenze e Bologna, con un impatto positivo anche sull’occupazione: due assunzioni per ogni edicola.
Una sfida per il futuro dell’informazione
Il progetto Kiosk dimostra che le edicole possono ancora avere un ruolo centrale nelle città, se reinventate con strategie commerciali innovative.
“Non siamo imprenditori tradizionali del settore, ma vogliamo costruire un modello contemporaneo che generi posti di lavoro e renda le edicole sostenibili”, conclude Pirone.
Un’iniziativa che potrebbe rappresentare una svolta per la salvezza del settore e per il futuro della distribuzione dell’informazione in Italia.
Parole chiave SEO:
edicole digitalizzazione, progetto Kiosk, edicole Napoli, brandizzazione edicole, futuro delle edicole, Luca Pirone, Question Mark, Usb, salvare le edicole, edicole sostenibili