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Un turno a Ibra e Lukaku, ma si muove la Procura Figc

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Stangata non doveva essere e non e’ stata, ma ora sulla lite tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku durante il derby di Milano in Coppa Italia entra in gioco la Procura federale della Figc. Lo scontro infatti tra gli attaccanti di Milan e Inter non ha portato a conseguenze pesanti nella decisione del giudice sportivo, che ha squalificato entrambi per una giornata: lo svedese per il rosso rimediato nella ripresa della sfida, il belga in quanto ammonito (era diffidato) nello scontro con il rivale, con il giallo arrivato per “comportamento non regolamentare in campo”. Una squalifica quindi di fatto automatica, ma ora sono attesi nuovi sviluppi: la Procura federale della Figc ha infatti acquisito il referto dell’arbitro Valeri per accertare quali condotte siano state segnalate e oggi punite dal giudice sportivo.

“Le immagini che abbiamo visto non sono state belle e vanno messe in discussione”, le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina al termine del consiglio federale. “Dal punto di vista regolamentare l’arbitro ha evidenziato quello che ha visto in campo, ora la procura acquisira’ il referto per capire a cosa si riferiscono le squalifiche. Se non dovessero emergere indicazioni legate a fatti specifici il procuratore adottera’ i provvedimenti che riterra’ opportuni”, ha concluso Gravina. Intanto il tecnico del Milan Stefano Pioli si schiera accanto a Ibrahimovic. “La lite tra Ibra e Lukaku non e’ stato un bello spettacolo – le parole dell’allenatore rossonero -. Ma sono stato giocatore anche io, certe cose possono succedere. Certo non le condivido e non le giustifico, ma bisogna chiuderla. Ibra non e’ un razzista, punto. Il club e’ sempre in prima linea per la lotta alle discriminazioni. Mettiamo un punto alla vicenda”. E anche Sinisa Mihajlovic, rivale domani sulla panchina del Bologna ma amico di lunga data dello svedese, si schiera in difesa di Ibra. “Cose del genere non possono scalfirlo. Domani arrivera’ convinto di segnare e vincere, come sempre. Anzi, sara’ ancora piu’ motivato. In casa Inter, invece, Conte pensa soltanto al campo: “La lite tra Ibrahimovic e Lukaku? Non so e non mi interessa se ci sara’ un’inchiesta o meno. Il mio compito e’ quello di fare l’allenatore e di allenare i giocatori. Non so che tipo di decisioni verranno prese. Per quanto riguarda Lukaku lui era in diffida, e’ stato ammonito e quindi e’ stato automaticamente squalificato”. Ma la parola fine sulla vicenda dopo lo scontro tra i due pesi massimi di Milan e Inter e’ ancora lontana.

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Inter, vittoria di misura e testa al Barcellona: 1-0 contro il Verona con il rigore di Asllani

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Una vittoria preziosa, ottenuta con pragmatismo e ampio turnover: l’Inter supera il Verona per 1-0 a San Siro grazie a un rigore trasformato da Asllani e può ora concentrarsi con serenità sulla sfida decisiva contro il Barcellona.

Simone Inzaghi, squalificato e sostituito in panchina da Massimiliano Farris, rivoluziona la formazione rispetto alla gara europea: l’unico titolare confermato è Bisseck. Con lui in difesa De Vrij e Carlos Augusto, mentre sugli esterni agiscono Darmian e Zalewski. In mezzo al campo, Asllani in regia, affiancato da Frattesi e Zielinski. In avanti, spazio a Correa e Arnautovic.

L’inizio è tutto nerazzurro. Carlos è tra i più ispirati e già al quinto minuto propizia l’episodio chiave: imbucata per Arnautovic e fallo di mano netto di Valentini in area. L’arbitro Manganiello, dopo revisione al VAR, assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Asllani: esecuzione impeccabile e primo gol in campionato per il centrocampista albanese, che spiazza Montipò e firma l’1-0.

Il Verona fatica a reagire. Il 5-3-1-1 di Zanetti punta sulla densità e sul gioco sporco, ma l’Inter controlla senza affanni. Zalewski è particolarmente attivo sulla sinistra, mentre l’unica vera occasione per gli ospiti è un destro potente di Sarr, respinto con attenzione da Martinez. L’illusione del raddoppio arriva ancora da Asllani, ma il suo tiro colpisce solo l’esterno della rete.

Nella ripresa, il copione non cambia subito: il Verona prova timidamente ad alzare il baricentro, ma l’Inter gestisce il possesso senza forzare. L’ingresso di Dimarco e Mkhitaryan prima, poi di Taremi e Acerbi, porta forze fresche, ma l’atteggiamento rimane conservativo. I nerazzurri badano a contenere, Martinez si fa spesso coinvolgere nel giro palla per addormentare il ritmo e spegnere le iniziative dell’Hellas.

Nel finale qualche brivido, ma nessun vero pericolo per la porta nerazzurra. L’Inter archivia la pratica con un 1-0 di sostanza, senza entusiasmi ma con pieno controllo. Tre punti pesanti in ottica campionato e una spinta in più verso l’attesissimo ritorno con il Barcellona. Ora, sì, la testa può andare tutta lì.

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Tennis: Sabalenka batte Gauff e vince Masters 1000 Madrid

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Aryna Sabalenka trionfa a Madrid superando nella finale del Masters 1000 Coco Gauff per 6-3 7-6 in un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka, n.1 della Wta, è il terzo titolo a Madrid dopo il successo del 2021 su Ashleigh Barty e quello del 2023 su Iga Swiatek, e anche il terzo titolo dell’anno dopo le vittorie a Brisbane e Miami. Complessivamente è il 20esimo titolo della carriera.

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Raspadori, il goleador dai gol pesanti: calmi e gesso, dobbiamo lavorare ancora

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“Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”. Lo ha dichiarato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ai microfoni di Dazn dopo il match vinto 1-0 contro il Lecce. “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”, ha aggiunto Amir Rrahmani.

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