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Cronache

Uccisero padre violento, figli condannati a 21 e 14 anni

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

A un anno e mezzo dal parricidio che ha sconvolto il piccolo quartiere di San Biagio in Valpolcevera la Corte d’assise di Genova ha condannato in primo grado a 21 e 14 anni di carcere i due fratelli Alessio e Simone Scalamandre’, accusati di aver ucciso il padre Pasquale al termine di una furiosa lite. La vittima, ex autista dell’Amt, 62 anni, era indagato per i maltrattamenti alla moglie che quella sera del 10 agosto 2020 non era a casa con i figli: era stata trasferita da tempo in una struttura protetta in Sardegna per sfuggire alle minacce dell’ex marito che vessava i figli per sapere dove si trovasse la donna. Quella sera Pasquale era andato a casa dei due ragazzi: voleva convincere Alessio a modificare le accuse nei suoi confronti visto che a settembre sarebbe cominciato il processo. La lite tra i due era degenerata fino a un’inaudita esplosione di violenza. Era stato Alessio a chiamare la polizia confessando subito l’omicidio ma escludendo la responsabilita’ del fratello piu’ piccolo Simone. Entrambi pero’ erano finiti a processo con l’accusa di omicidio volontario in concorso aggravato dal vincolo di parentela. Il sostituto procuratore Francesco Cardona aveva chiesto per Alessio e Simone, che oggi hanno 30 e 22 anni, rispettivamente 22 e 21 anni di carcere. La Corte d’assise per Simone ha applicato l’articolo 114 del codice penale che fa riferimento alla “minima importanza” del contributo dell’imputato nella commissione di un reato in concorso, una delle poche attenuanti che consente di abbattere sensibilmente la pena, come chiesto dall’avvocato di Simone, Nadia Calafato. Per Alessio invece la pena minima prevista dalla legge, dopo che con il Codice Rosso e’ stata introdotta una modifica che impedisce a quasi tutte le attenuanti di prevalere sull’aggravante del vincolo di parentela, la pena di 21 anni era quella minima. L’avvocato di Alessio aveva chiesto la riconfigurazione del reato in eccesso colposo di legittima difesa e soprattutto, con il parere favorevole del pubblico ministero che sul punto ha presentato una memoria scritta, di rimettere alla Corte costituzionale proprio l’articolo del Codice rosso che di fatto impedisce al singolo giudice di valutare caso per caso le attenuanti, ma la Corte d’assise non ha accolto l’istanza. “Sara’ uno dei tanti motivi di appello” ha spiegato l’avvocato Luca Rinaldi. I due ragazzi, che hanno partecipato a tutte le udienze, hanno assistito in silenzio alla lettura della sentenza. Poi Alessio, che si trova tuttora agli arresti domiciliari, e’ stato accompagnato a casa dal fratello Simone. La madre invece ha preferito non essere presente.

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Pizzaiolo accoltella un collega a Napoli, caccia all’aggressore

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Un pizzaiolo di 25 anni è stato accoltellato ieri sera nel quartiere Fuorigrotta di Napoli da un collega che poi è fuggito. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della Polizia che è sulle tracce dell’accoltellatore, un uomo di 49 anni. La vittima ha riportato ferite al torace e al fianco. Il giovane è stato prima soccorso nel vicino ospedale San Paolo e poi trasferito nell’ospedale del Mare di Ponticelli dove i medici lo hanno sottoposto a un intervento chirurgico.

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Cronache

Paolo Anibaldi, è il primo chirurgo paraplegico a operare in piedi e guida un ospedale

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Paolo Anibaldi è il nuovo direttore sanitario del Mater Olbia Hospital. Dopo aver perso l’uso delle gambe a causa di un angioma midollare a 17 anni, Anibaldi è stato il primo chirurgo in Italia, e terzo al mondo, a operare in piedi nonostante la disabilità, grazie a una sedia speciale, esemplare unico creato per lui, che consente di alzarsi e abbassarsi in autonomia. Il chirurgo arriva da Roma, dove ha ricoperto la carica di direttore sanitario aziendale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Andrea.

“Essere il nuovo direttore sanitario del Mater Olbia Hospital rappresenta per me una stimolante sfida professionale e umana, in un luogo nuovo, all’interno di un ospedale moderno e al tempo stesso profondamente legato al territorio in cui opera,” commenta Anibaldi. Al Mater Olbia Anibaldi succede a Giorgio Sorrentino, che lo affiancherà nel primo periodo di lavoro, rimanendo a supporto della direzione dell’ospedale. “Il suo arrivo – afferma l’amministratore delegato del Mater Olbia, Marcello Giannico – segna un ulteriore, importante tassello nel percorso di crescita del nostro ospedale, che dimostra la sua attrattività per i medici provenienti da tutt’Italia”.

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Istat, in 9 mesi 2023 compravendite immobili -11,1%

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Nei primi tre trimestri del 2023 il mercato immobiliare, con 656.504 convenzioni notarili di compravendita, registra un calo dell’11,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Lo rileva l’Istat. Nel terzo trimestre sono state 210.088 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari con un aumento dell’8,0% rispetto al trimestre precedente e un calo su base annua del 4,9%. Nei primi nove mesi dell’anno le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (224.591 da gennaio a settembre 2023), spiega l’Istat, sono in forte calo (-30,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel terzo trimestre le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare sono 72.497 con un aumento del 7,4% rispetto al trimestre precedente, e un calo del 24,4% su base annua.

Nel terzo trimestre nel confronto congiunturale l’abitativo segna variazioni percentuali positive in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Nord-ovest +20,0%, Sud e Isole entrambe +3,3%, Nord-est +2,6% e Centro +0,2%). Il settore economico è in aumento su tutto il territorio nazionale (Nord-ovest +20,8%, Nord-est +17,5%, Centro +15,0%, Isole +9,6%), con eccezione del Sud (-0,5%). Il 93,6% delle convenzioni stipulate riguarda i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (196.709), il 6,1% quelli a uso economico (12.735) e lo 0,3% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (644). Rispetto al III trimestre 2022 le transazioni immobiliari diminuiscono del 6,0% nel comparto abitativo e aumentano del 15,2% nell’economico.

A livello territoriale il settore abitativo segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutte le ripartizioni (Centro -13,0%, Nord-est -6,6%, Nord-ovest -5,7%, Sud -2,7%) tranne che nelle Isole (+4,0%). Il settore economico aumenta in tutto il territorio nazionale: Nord-est (+26,8%), Nord-ovest (+15,9%), Isole (+15,0%), Sud (+9,4%), Centro (+7,4%). Nel settore abitativo le compravendite si riducono sia nei grandi sia nei piccoli centri (rispettivamente -6,7% e -5,6%); in quello economico, al contrario, aumentano in entrambi (+14,2% nei grandi centri e +15,9% nei piccoli). La richiesta di mutui è legata anche all’andamento dei tassi di interesse e il mercato nel terzo trimestre ha visto una ripresa rispetto al secondo trimestre.

“Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare, scrive l’Istat, sono 72.497. La variazione percentuale calcolata sul dato destagionalizzato è +7,4% rispetto al trimestre precedente, mentre la variazione su base annua calcolata sul dato grezzo è di -24,4%. Su base congiunturale tutto il territorio nazionale segna variazioni percentuali positive con picco nel Nord-ovest (+21,3%); su base annua, al contrario, i mutui registrano una diminuzione in tutte le ripartizioni geografiche del Paese (Centro -28,9%, Nord-ovest -25,1%, Nord-est -24,3%, Sud -19,2% e Isole -17,6%), nelle città metropolitane (-25,2%) e nei piccoli centri (-23,9%)”.

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