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Politica

Tajani rilancia Forza Italia da Telese: “Non ci intimidiscono, pronti a prenderci il centro”

A Telese Terme Antonio Tajani rilancia Forza Italia con la fase 5.0 e un nuovo Manifesto della Libertà. Pantheon aggiornato, obiettivo i moderati e la sfida per le Regionali in Campania.

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“Forza Italia dà fastidio a chi ci vede in crescita, ma non ci faremo intimidire neanche dai partiti alleati”. Con queste parole il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha infiammato la platea di Telese Terme, dove ha lanciato la fase 5.0 del partito fondato da Silvio Berlusconi.

Al centro del nuovo corso, un “Manifesto della Libertà” e un pantheon aggiornato che spazia da figure politiche e religiose a icone della cultura e dello sport: da don Luigi Giussani a Margaret Thatcher, da Paolo Borsellino ad Alessandro Manzoni, da Gigi Riva a Luciano Pavarotti, senza dimenticare Madre Teresa, Indro Montanelli, Robert Schuman, fino a Ulisse e Penelope.

Moderati nel mirino

Tajani ha ribadito l’obiettivo di conquistare lo spazio centrale della politica italiana, puntando a intercettare i consensi dei moderati anche di centrosinistra e segnando la distanza da Lega e Fratelli d’Italia. “Siamo fieramente nel Ppe, che ha garantito la sopravvivenza dell’Europa contro gli pseudosovranismi”, ha detto il leader azzurro.

Il caso Ilaria Salis e le tensioni con gli alleati

Dal palco Tajani ha replicato alle accuse di meloniani e leghisti sul voto europeo relativo all’immunità di Ilaria Salis: “FI voterà per la revoca, perché i reati sono stati commessi prima di diventare europarlamentare. Noi siamo garantisti sempre, ma rispettiamo le regole”.
Il leader ha poi risposto anche agli attacchi di Casapound: “Non mi intimoriscono né i loro manifesti né i loro mandanti”.

Regionali in Campania, la partita aperta

Lo sguardo è già rivolto alle elezioni regionali in Campania. Tajani ha confermato che l’ideale sarebbe un candidato civico, mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha escluso la propria candidatura.

Il coordinatore campano Fulvio Martusciello, pur rinunciando a correre in prima persona, ha chiesto chiarezza: “Vogliamo subito il nome del candidato presidente: il centrodestra è pronto a vincere”. Il tempo stringe: il 24 ottobre scadono i termini per la presentazione delle liste, ma il nodo resta ancora irrisolto.

Per Noi Moderati, il nome giusto resta Mara Carfagna, segno che la matassa all’interno della coalizione è tutt’altro che sciolta.

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Politica

Pnrr, via alla revisione finale da 14 miliardi: Meloni, “L’Italia non disperderà la fiducia conquistata in Europa”

Il governo approva la revisione finale del Pnrr da 14 miliardi: nessun taglio alla dotazione complessiva di 194,4 miliardi, più risorse a imprese, agricoltura e alloggi universitari. Meloni: “L’Italia è punto di riferimento in Europa”.

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Con l’obiettivo di portare a termine il Pnrr nei tempi fissati da Bruxelles e mantenere la fiducia conquistata in Europa, il governo ha varato l’ultima revisione del piano, pari a 14 miliardi di euro. L’intervento riguarda circa il 7% della dotazione complessiva di 194,4 miliardi e punta a rimodulare i fondi per evitare ritardi, rafforzare gli interventi più efficaci e convogliare parte delle risorse nel programma InvestEU.

Il ministro responsabile del Pnrr, Tommaso Foti, presenterà la proposta la prossima settimana in Parlamento, prima dell’invio a Bruxelles per l’approvazione.

Meloni: “L’Italia è un punto di riferimento”

Abbiamo centrato il 100% degli obiettivi programmati”, ha rivendicato la premier Giorgia Meloni al termine della cabina di regia a Palazzo Chigi. Finora sono stati impegnati 192 miliardi sui 194,4 totali, con 428.939 progetti avviati, di cui il 96% già conclusi o in corso.

La revisione ci permette di superare diverse criticità e di allocare meglio le risorse, potenziando gli interventi che stanno producendo risultati superiori alle aspettative”, ha aggiunto Meloni, ricordando che il Fondo monetario internazionale ha definito la gestione italiana “rigorosa”.

Le novità della rimodulazione

Tra le principali misure introdotte:

  • Rafforzamento delle risorse per le imprese.

  • Incremento di fondi al settore agricolo, con 2 miliardi in più annunciati dal ministro Francesco Lollobrigida, che portano a oltre 4 miliardi gli interventi complessivi.

  • Nuovo strumento finanziario per gli alloggi universitari, con l’obiettivo di realizzare i 60mila posti previsti superando gli ostacoli urbanistici e autorizzativi.

Nessun taglio alla dotazione

Il ministro Foti ha chiarito che la revisione non riduce la cifra complessiva del Pnrr, ma serve a semplificare la fase finale ed eliminare ostacoli burocratici. Soddisfazione è stata espressa da Confedilizia e Ance, che hanno accolto positivamente la misura sugli alloggi universitari.

La nuova versione del Pnrr conferma dunque la volontà dell’esecutivo di completare entro il 2026 il piano di investimenti più imponente della storia repubblicana, blindando la dotazione originaria e puntando su competitività, infrastrutture e coesione sociale.

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Economia

Pnrr, all’Italia già erogati 140 miliardi: restano tre rate per 54 miliardi e 280 obiettivi

L’Italia ha ricevuto sette rate del Pnrr per 140 miliardi su 194. Restano tre tranche per 54 miliardi e 280 obiettivi. Rafforzati i fondi per l’agricoltura e un nuovo piano per gli alloggi universitari.

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L’Italia ha già incassato dalla Ue sette rate su dieci del Pnrr, pari a 140 miliardi di euro su un totale di 194, grazie al raggiungimento di 374 obiettivi sui 614 complessivi. Restano da completare tre tranche, collegate a 280 obiettivi ancora da conseguire.

La premier, al termine della cabina di regia, ha ricordato che in termini di attuazione si parla di 428.939 progetti, pari a oltre il 96% dei progetti finanziati, tra conclusi, in via di conclusione e in corso di esecuzione.

Le prossime tre rate

  • Ottava rata: già richiesta, dovrebbe arrivare a novembre. Vale 12,8 miliardi ed è legata a 40 obiettivi.

  • Nona rata: da richiedere entro il 31 dicembre 2025, sempre da 12,8 miliardi, collegata a 64 obiettivi.

  • Decima rata: da richiedere entro il 30 giugno 2026, vale 28,4 miliardi e comporta il completamento di 176 obiettivi.

Rafforzamento per imprese e agricoltura

Tra le misure approvate con la revisione odierna, il governo ha annunciato un rafforzamento delle risorse per le imprese e in particolare per il settore primario. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha reso noto che saranno destinati 2 miliardi aggiuntivi alle filiere, portando a oltre 4 miliardi gli interventi complessivi per l’agricoltura.

Un nuovo strumento per gli alloggi universitari

Un altro capitolo riguarda il piano per i 60mila alloggi universitari previsti dal Pnrr. È stato predisposto un nuovo strumento finanziario per allungare i tempi di realizzazione e superare ostacoli urbanistici e autorizzativi che finora hanno rallentato i progetti.

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Politica

Sisto attacca l’Anm: “È diventato un organismo politico, ormai magistratura correntizia”

A Telese il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto attacca l’Anm: “Ormai è un organismo politico, la magistratura è consapevolmente politicizzata”.

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Oggi l’Anm è diventato un organismo politico. Ha costituito un comitato per il referendum, è addirittura andato alle audizioni private del Partito Democratico. È mai possibile che la magistratura vada alle audizioni private di un partito politico?”.

Con queste parole il vice ministro alla Giustizia e senatore di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto, ha attaccato l’Associazione nazionale magistrati nel corso della festa nazionale azzurra “Libertà” in corso a Telese Terme.

Le accuse alla magistratura

Per Sisto, l’Anm avrebbe oltrepassato i confini del proprio ruolo istituzionale, trasformandosi in un soggetto politico. “Ormai siamo a una magistratura correntizia consapevolmente politicizzata”, ha sottolineato, ribadendo le preoccupazioni del centrodestra sul rapporto tra giustizia e politica.

Le dichiarazioni arrivano in un momento di forte dibattito sulle riforme della giustizia e sul ruolo delle correnti in magistratura, temi che restano centrali nell’agenda del governo.

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