Collegati con noi

Cronache

Stalker e violento, i carabinieri rinchiudono un ragazzino di 16 anni che vessava e pedinava fidanzatina

Pubblicato

del

È un provvedimento unico nel suo genere. Contestare il reato di stalking e arrestare un 16enne. L’hanno fatto i carabinieri di Napoli, in una brutta storia. Il ragazzino, ammesso che a 16 anni si possa ancora definire tale, conosce una sua coetanea. Sono entrambi di un rione del centro storico, il famoso e bello rione Sanità. Lui, il 16 enne stalker, allaccia una storia via Facebook con la coetanea. Oramai funziona spesso così. Il minore si rivela di indole possessiva e oppressiva. In pratica, a leggere il racconto della ragazzina, le impediva di frequentare amiche, le controllava i messaggi. Addirittura ad un certo punto le impone di rimuovere il profilo Facebook. Cioè il mezzo, il social con cui l’aveva conosciuta, doveva dimenticarselo. E poi c’erano spesso anche insulti, minacce di morte e atti di violenza. Ad un certo punto la ragazzina, stanca, lo lascia. Ma la storia non finisce, anzi l’incubo comincia proprio in questo momento. Cominciano i pedinamenti, gli appostamenti sotto casa per verificare eventuali cambi di abitudini e l’eventuale frequentazione di altri ragazzi, le minacce  e insulti continui. Insomma una vera e propria persecuzione culminata nel lancio di un oggetto contundente contro la madre della ragazza mentre tentava di avvicinare i genitori del minore per chiedere il loro intervento. Dalle indagini dei carabinieri, dalla verifica dei racconti, dal reperimento di tutte le prove, anche telematiche di vessazioni, minacce e altro,  i carabinieri, su ordine del Tribunale per i Minori, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di collocamento in comunità per il ragazzino del rione Sanità. Che è una restrizione della libertà personale.

Advertisement

Cronache

Rapinano ufficio postale a Napoli ma vengono presi, 2 arresti

Pubblicato

del

‘Colpo’ all’ufficio postale finito male per i rapinatori. Accade a Napoli questa mattina nel quartiere di Fuorigrotta. La polizia ha arrestato due napoletani di 47 e 54 anni per rapina aggravata. Dopo una allerta della Sala Operativa, agenti sono intervenuti in un ufficio postale di via Michelangelo Da Caravaggio e hanno sventato la rapina, riuscendo a intercettare e bloccare immediatamente i due rapinatori, anche grazie all’ausilio di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Commissariato Bagnoli e delle Unita’ Operative Pronto Intervento. I due arrestati sono stati trovati in possesso di due pistole a salve e della refurtiva appena asportata. L’attivita’ e’ stata vigilata dall’alto dall’elicottero del VI Reparto Volo della Polizia di Stato.

 

Continua a leggere

Cronache

Sui social foto omicida Santo Romano, madre presenta esposto

Pubblicato

del

La madre di Santo Romano ha presentato un esposto affinché vegano fatti accertamenti sulle foto del 17enne che ha ucciso il figlio, postate sui social verosimilmente dall’istituto penale minorile dove il giovane è detenuto. Santo è stato ucciso a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), la notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 con un colpo di pistola esploso al culmine di una lite scoppiata solo per un paio di scarpe sporcate.

L’avvocato Marco De Scisciolo, che difende la famiglia Romano, ha presentato un esposto al Tribunale, alla Procura per i minorenni di Napoli e alla Polizia postale, con il quale chiede che venga disposta una perquisizione nella struttura dove il 17enne è detenuto ed eventualmente anche un sequestro. Sui social sono stati pubblicati di recente foto e messaggi che hanno suscitato sconcerto e ira della mamma di Santo, Filomena De Mare. Lo scorso 29 aprile la sentenza il 17enne accusato di aver ucciso Santo Romano, giovane portiere di calcio è stato condannato in primo grado a 18 anni e 8 mesi di reclusione al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.

Continua a leggere

Cronache

Bergamo, carabiniere fuori servizio salva una donna sospesa nel vuoto su un cavalcavia

Pubblicato

del

Ieri un carabiniere scelto della stazione di Albino, in provincia di Bergamo, libero dal servizio, è intervenuto per impedire un gesto estremo da parte di una donna. Intorno alle 11.20, il militare stava percorrendo in auto con i suoi familiari la SS42 quando, all’altezza di San Paolo d’Argon, ha notato una donna, visibilmente agitata, che si era posizionata all’esterno del parapetto di un cavalcavia, in una situazione di grave pericolo. Il militare ha fermato il proprio veicolo precipitandosi verso la donna. Una volta vicino, mentre sotto le auto continuavano a transitare, il carabiniere ha abbracciato la donna per trattenerla contro il parapetto, evitando che potesse cadere, fino all’arrivo dei soccorritori. Nelle delicate fasi successive si è assicurato della sua incolumità tenendola e rassicurandola, mentre insieme lentamente strisciavano contro il parapetto, fino a raggiungere il terrapieno posto sul lato destro del cavalcavia, dove erano finalmente al sicuro. Sul posto sono giunti i carabinieri della vicina stazione di Trescore Balneario e i sanitari del 118, che hanno soccorso la donna, poi trasportata presso l’ospedale di Alzano Lombardo.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto