Collegati con noi

Esteri

Spd di Scholz vince in Bassa Sassonia ma l’ultradestra avanza

Pubblicato

del

I socialdemocratici tedeschi hanno riportato una nuova vittoria nel Land della Bassa Sassonia, affermandosi ancora una volta sulla Cdu con il ministro-presidente uscente, Stephan Weil. Urne importanti, nel cuore di una crisi economica ed energetica per il Paese, che presenta comunque il conto ai partiti nazionalpopolari: fra i vincitori di questa domenica c’e’ infatti certamente anche l’ultradestra di Alternative fuer Deutschland, che spingendo sulla paura dell’inflazione alle stelle ha ottenuto addirittura un risultato a due cifre in una regione del centro-nord poco segnata dal malcontento tipico dell’est della Repubblica federale. Stando alle proiezioni pubblicate in serata dalla Zdf, i socialdemocratici hanno ricevuto il 33,1% dei consensi, restando alla guida del Land, nonostante un calo di 3,8 punti rispetto a 5 anni fa. “Abbiamo combattuto e abbiamo vinto”, ha esultato il governatore Weil, leader molto amato e riconosciuto anche a livello federale, che potrebbe a questo punto governare anche con gli ecologisti. La Cdu, guidata da Bernd Halthusmann, ha ottenuto infatti solo il 28%, con una perdita molto consistente (-5,6), peraltro subito ammessa pubblicamente. Sconfitto per la seconda volta nella stessa corsa, Halthusmann ha annunciato un passo indietro: lascera’ la presidenza regionale del partito. Netto aumento di consensi invece per i Verdi, che hanno conquistato il 14,1% (+5,4). Mentre tremano i liberali fermi al 5% (in Germania e’ la soglia di sbarramento anche nei parlamenti regionali), e che hanno perso il 2,5%. L’ultradestra di AfD si affermerebbe con un 11,4% (+5,2 punti). Fuori infine la Linke con il 2,7% (-1,9). Il voto della Bassa Sassonia avra’ certamente ripercussioni sul clima di lavoro del governo di Olaf Scholz, nel cosiddetto semaforo (Spd, Verdi e liberali). E’ stato pero’ il ministro delle Finanze, Christian Lindner, a garantire lealta’ agli alleati, pur commentando con parole molto nette i risultati: “E’ una serata triste per i liberali. Abbiamo subito un contraccolpo. I sostenitori del partito nutrono un sentimento di straniamento rispetto alla coalizione del semaforo”. Alla domanda se resteranno al governo, la risposta e’ stata pero’ altrettanto chiara: “Ci troviamo in una crisi energetica e in una crisi economica. Esiste una responsabilita’ di Stato. Abbiamo un nostro programma liberale, ma abbiamo la nostra responsabilita’ nei confronti della gente e del Paese”, ha assicurato, aggiungendo poi che le analisi del voto chiariranno “cosa si possa e si debba cambiare” nella politica del partito.

Advertisement

Esteri

Usa: consigliere per la sicurezza nazionale Waltz lascia incarico dopo scandalo Signal

Pubblicato

del

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, e il suo vice Alex Wong hanno presentato le loro dimissioni, lasciando così l’amministrazione Trump. Lo riferisce Fox News, dopo le anticipazioni del Wall Street Journal. La decisione è dovuta alle polemiche scatenate dal “Signalgate”, la pubblicazione da parte del direttore dell’Atlantic, Jeffrey Goldberg, di uno scambio in una chat su Signal riservata in cui Waltz aveva inavvertitamente incluso lo stesso giornalista, rivelando la preparazione di attacchi contro i ribelli Houthi in Yemen. Waltz si era assunto la piena responsabilità dell’incidente.

 

Continua a leggere

Esteri

Zelensky: l’accordo sulle terre rare è davvero equo

Pubblicato

del

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore in un post su Telegram l’accordo “davvero equo” firmato con Washington sulle terre rare. “Abbiamo ora il primo risultato dell’incontro in Vaticano, il che lo rende davvero storico. Attendiamo con ansia anche gli altri risultati di quel colloquio”, ha detto il leader ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore in un post su Telegram l’accordo “davvero equo” firmato con Washington sulle terre rare. “Abbiamo ora il primo risultato dell’incontro in Vaticano, il che lo rende davvero storico. Attendiamo con ansia anche gli altri risultati di quel colloquio”, ha detto il leader ucraino.

Continua a leggere

Esteri

Bisnonna inglese 115enne diventa la persona più anziana al mondo

Pubblicato

del

Una bisnonna britannica di ben 115 anni ha raccolto questa settimana la palma di persona più vecchia del mondo – stando alle statistiche internazionali censite – dopo l’annuncio della morte di uno suora 116enne in Brasile. Lo racconta oggi con dovizia di particolari il Daily Telegraph. La nuova titolare del record di longevità si chiama Ethel Caterham ed è nata il 21 agosto del lontano 1909 in un villaggio dell’Hampshire, in Inghilterra meridionale: prima del diluvio della Grande Guerra, mentre sul trono di quello che era ancora l’Impero britannico sedeva re Edoardo VII, figlio della regina Vittoria, bisnonno della defunta Elisabetta II e trisavolo dell’attuale monarca, il 76enne Carlo III.

Ultima di 8 figli, nonna Ethel vive attualmente in una residenza per anziani nella contea del Surrey, pure in Inghilterra del sud, dove – dopo l’ufficializzazione del suo primato – ha ricevuto una lettera personale di re Carlo: che si felicita per il “rimarchevole traguardo” da lei raggiunto. Tuttora lucida, Catheran è in grado di ricordare le tappe salienti della sua vita.

A 18 anni si trasferì nell’India coloniale, assunta come au pair nella famiglia di un ufficiale dell’esercito di Sua Maestà; poi, al ritorno in Gran Bretagna, conobbe a una festa il futuro marito Norman, sposato nel 1933 e col quale ha vissuto a Hong Kong e a Gibilterra prima di tornare in terra inglese. Rimasta vedova quasi mezzo secolo fa, nel 1976, Ethel ha smesso di guidare solo alla soglia dei 100 anni. Mentre a quasi 111 è riuscita a guarire pure da un contagio di Covid. Il segreto della sua longevità? “Non aver litigato con nessuno”, ha risposto a un giornalista.

Oltre alla scelta di dare priorità “alla famiglia, la cosa più importante dell’esistenza”, ai figli, ai nipoti e ai pronipoti. A una testata locale ha spiegato del resto di non avere rimpianti, di essere “felice d’aver girato il mondo” fino ad approdare in “questa bella casa” di riposo in patria: “Ho detto sì a ogni opportunità di vita, mantenendo un’attitudine mentale positiva e accogliendo ogni cosa con moderazione”. Giusto l’anno scorso il Regno Unito aveva celebrato la conquista del record di un altro suddito britannico come ‘uomo più anziano del pianeta’: record ereditato da un giapponese e detenuto per qualche mese nel 2024 dal veterano di guerra John Tinniswood, deceduto a novembre a 112 anni d’età.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto