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Spalletti, Icardi? È stata una scelta dolorosa per il bene dell’Inter

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L’Inter giochera’ ancora senza Mauro Icardi. Dopo l’ammutinamento di Vienna, l’argentino non ci sara’ neppure contro la Sampdoria. ”Ha un problema, non e’ in condizioni di scendere in campo. Non e’ convocato”, spiega Luciano Spalletti in conferenza stampa. Nulla e’ cambiato. Le parti restano distanti. Icardi continua a fare fisioterapia, i dirigenti assistono all’allenamento della squadra senza incontrare il giocatore. Per l’atteso confronto con il club bisognera’ aspettare ancora. ”Per noi – dice Spalletti – e’ stata una scelta dolorosa e difficile. Ma la cosa fondamentale e’ essere giusti. E’ una questione di correttezza verso l’Inter e il gruppo. Nello spogliatoio le cose ce le diciamo tutti in faccia. E’ stata presa una decisione non contro Icardi ma a favore dell’Inter”. La tensione resta altissima, tanto che un sasso avrebbe colpito anche la macchina di Wanda Nara mentre accompagnava i tre figli verso Como per una partita di calcio. Momenti di paura – come racconta l’entourage della showgirl argentina- ed episodio denunciato alle autorita’. ”Speriamo venga preso il responsabile. Bisogna fare denuncia – commenta l’allenatore – perche’ queste cose non vanno bene. Però noi dobbiamo andare avanti. Icardi non c’e’ domani sera e a me interessano gli altri”. Spalletti tenta di spostare l’attenzione sulla partita e sul resto della squadra. Ma il tema centrale resta il futuro dell’ex capitano che dovra’ dimostrare di aver capito le motivazioni che hanno spinto l’Inter a togliergli la fascia. ”Ci sono dei passaggi che sono logici, lui deve essere dentro il contesto di squadra – spiega il tecnico – tutti i ragionamenti devono essere verso il rispetto e il bene della squadra. E’ abbastanza semplice. Se mi aspetto di vederlo a San Siro? Non mi aspetto niente”. Ancora una volta, Spalletti si trova ad affrontare il ‘caso capitano’.

A Roma dovette gestire l’addio di Totti. All’Inter la clamorosa decisione di togliere la fascia a Icardi. ”Non e’ assolutamente la stessa cosa. Non sono io che ho preso questa decisione. E’ stata l’Inter. E a Roma e’ stata la Roma”, risponde un po’ nervoso Spalletti. Ma il tecnico torna subito sereno quando gli si chiede un giudizio su Lautaro Martinez che guidera’ l’attacco nerazzurro contro la Sampdoria: ”Lautaro e’ uno che si butta nel fuoco, e’ proprio un mio calciatore. Uno che mi piace. Per modo di fare, impeto. Un calciatore che mi piace. Ho sempre detto che lui e Icardi sono molto simili, ora bisognera’ vedere se ha quella cattiveria agonistica che ha Mauro. A Vienna ha voluto tirare il rigore anche se non toccava a lui. E’ un segnale anche questo”. Contro i blucerchiati l’Inter dovra’ dimostrare di aver archiviato definitivamente la crisi dopo la vittoria di Parma e il successo, non troppo convincente, in Europa League. Non ci sara’ Keita Balde ancora non al meglio ma torna a disposizione Politano dopo la squalifica. E ancora una volta, tutta la squadra sara’ sotto esame dopo il terremoto dei giorni scorsi. Solo la presenza di Icardi a San Siro sarebbe un segnale distensivo, un primo passo verso la ricucitura dopo giorni di tensione.

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La F1 fa tappa in Usa, Vasseur: Ferrari pronta per Miami

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Il circus della Formula 1 ha attraversato l’Atlantico per l’ultima gara extraeuropea che chiude il primo quarto di stagione, il Gp di Miami, dove è prevista anche una sprint al sabato. Un doppio impegno che renderà più difficile la messa a punto delle monoposto, magari non per una McLaren fin qui dominante ma di certo per le rivali, dalla Red Bull, alla Ferrari fino alla Mercedes, dal rendimento altalenante. La Scuderia “è pronta”, fa sapere il team principal, Frederic Vasseur, in Florida “vogliamo continuare a fare progressi sul piano della prestazione, sull’onda delle incoraggianti prove offerte nelle gare di Bahrain e Gedda”, dove Charles Leclerc ha conquistato il primo podio stagionale per le Rosse in gara lunga. Lewis Hamilton ha trionfato nella Sprint in Cina ma dopo di allora ha mostrato solo difficoltà nel gestire la SF-25, che avrà disponibili aggiornamenti al ritorno dagli Stati Uniti, per il Gp di Imola.

“Dopo qualche giorno trascorso a Maranello, utile per analizzare i dati raccolti nella prima tripletta stagionale, siamo pronti per scendere in pista a Miami – sottolinea Vasseur -, dove è previsto il secondo weekend Sprint della stagione. Ci siamo preparati al meglio in fabbrica dal momento che avremo solo un’ora di prove libere prima della qualifica Sprint, e dunque il peso specifico del lavoro fatto al simulatore e nei briefing preparatori è ancora più elevato”. La Ferrari spera in un risultato brillante anche per celebrare un anno di collaborazione con il title partner, HP. Per questo motivo le due SF-25 scenderanno in pista con una livrea speciale, mentre Leclerc e Hamilton useranno una tuta diversa da quella classica, in bianco e in blu, colori del logo del colosso dell’informatica. Nel 2024 a Miami a vincere fu Lando Norris ed è probabile che sia ancora una monoposto papaya a trionfare tra sabato e domenica prossimi, ma per ottenere il bis il britannico dovrà fare i conti con Oscar Piastri, primo sul podio già tre volte in questa stagione. Unico a interrompere il dominio delle McLaren è stato Max Verstappen, che è ancora una volta il più accreditato riprovarci nonostante gli attuali limiti della Red Bull, dato che le caratteristiche del circuito, sulla carta, potrebbero aiutare, lui e gli altri a ridurre il gap.

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Buongiorno ancora ko, stagione a rischio: il Napoli perde il suo leader in difesa nel momento decisivo

Alessandro Buongiorno si ferma di nuovo per una lesione all’adduttore: stagione praticamente finita. Conte alle prese con l’ennesima emergenza in difesa in vista della sfida con il Lecce.

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 Alessandro Buongiorno è costretto nuovamente ai box. Il difensore del Napoli ha riportato una lesione distrattiva del muscolo adduttore lungo della coscia destra, confermata dagli esami strumentali effettuati dopo l’uscita anticipata nella gara contro il Torino. Una ricaduta dell’infortunio che lo aveva già tenuto fermo per quasi un mese e che, con ogni probabilità, lo costringerà a saltare tutto il finale di stagione, fatta eccezione – forse – per l’ultima giornata al Maradona contro il Cagliari.

Un eccesso di generosità

Ironia della sorte, il ko è arrivato per troppa voglia di esserci, per senso di appartenenza e spirito di sacrificio. Buongiorno aveva messo nel mirino la sfida con il Torino, il suo passato, la sua casa calcistica. E ha fatto di tutto per esserci, nonostante il fastidio al nervo otturatore che lo aveva già tenuto fuori con Bologna, Empoli e Monza. Una scelta di cuore che ha avuto un epilogo amaro.

Le alternative di Conte

L’ennesima emergenza difensiva obbliga Antonio Conte a nuove scelte. Il reparto arretrato del Napoli, pur decimato, resta il meno battuto dei top 5 campionati europei, ma le opzioni iniziano a scarseggiare. Il sostituto naturale sarebbe Rafa Marin, già impiegato a Monza. Ma non è escluso che Conte possa dirottare Mathias Olivera al centro in coppia con Rrahmani, spostando Spinazzola a sinistra. Una soluzione già testata in allenamento, anche in vista di un ritorno al 4-4-2.

Di Lorenzo c’è, ma con riserva

Attenzione però anche a Giovanni Di Lorenzo. Il capitano ha accusato un colpo al fianco in uno scontro con Milinkovic-Savic domenica scorsa. Nulla di grave, almeno in apparenza, ma lo staff medico lo monitora con cautela per evitare ulteriori sorprese. L’ipotesi di una sua assenza a Lecce al momento non è concreta, ma il Napoli non può permettersi ulteriori defezioni.

Conte, l’arte di gestire le emergenze

Nel momento più difficile, il tecnico azzurro ha dimostrato di saper trasformare le difficoltà in forza. L’ultima trovata tattica, un tridente atipico lanciato all’ultimo minuto per sostituire Raspadori colpito da influenza, ha funzionato. E ora sarà di nuovo il momento dell’ingegno, delle scelte coraggiose e della compattezza del gruppo.


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Champions: Psg vince in casa dell’Arsenal, gol Dembelé e super Donnarumma protagonisti

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Espugnare l’Emirates Stadium di Londra sembrava un’impresa impossibile ma il Paris Saint Germain ci è riuscito, battendo 1-0 l’Arsenal nella semifinale d’andata di Champions League. Merito di Dembelé, andato in rete all’inizio della partita, e di un super Gigio Donnarumma autore di una serie di parate che hanno impedito ai Gunners di trovare il pareggio. Gioisce Luis Enrique che tra una settimana al Parco dei Principi partirà con un gol di vantaggio sugli inglesi nella gara di ritorno. Recrimina, invece, Mikel Arteta per le occasione non finalizzate dai propri giocatori. Partono molto bene gli ospiti che trovano il vrtanggio al 4′ con Dembelé al termine di una triangolazione in profondità con Kvaratskhelia. Anche i 25′ minuti successivi sono di marca francese che sfiorano addirittura il raddoppio con Marquinos. Al 30′ sale in cattedra l’Arsenal che inizia a macinare gioco e prova ad affondare dalle parti di Donnarumma.

Al 37′ Joao Neves salva su Merino che poteva calciare a due passi dalla porta. Al 39′ Saka semina il panico in area. Dopo 2′ minuti Trossard manca la deviazione vincete su assist di Merino. In pieno recupero Donnarumma compie un vero e proprio miracolo su Martinelli. Nella ripresa i Gunners spingono. Al 2′ Merino segna ma dopo un lungo consulto del Var la rete viene annullata. Al 11′ ci pensa ancora Donnarumma a deviare in angolo un tiro di Troussard che aveva approfittato di un errore di Marquinhos. L’Arsenal insiste ma non riesce a concludere. Il Psg gioca di rimessa: al 39′ Barcola in contropiede sulla sinistra ha l’occasione di chiudere l’incontro sul 2-0 ma sbaglia mandando di poco sulla sinistra. Dopo 1′ tocca a Gonzalo Ramos che dalla stessa posizione colpisce la traversa. I padroni di casa spingono nei minuti di recupero ma il Psg li contiene. Finisce 1-0 per i francesi. Appuntamento mercoledì prossimo a Parigi per il ritorno. In palio c’è la finale.

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