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Spalletti: con l’Atalanta chi abbassa gli occhi perde

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 Essere 12 punti davanti ma sapere quanto e’ difficile affrontare l’Atalanta. Giocare a Bergamo e’ il destino che aspetta il Napoli che con i nerazzurri ha perso le ultime tre partite e ha fatto prima ancora uno 0-0 in Coppa Italia. L’ultimo successo e’ dell’ottobre 2020 in casa, l’ultimo a Bergamo a dicembre 2018. Spalletti ora vuole la replica per continuare la corsa verso lo scudetto: “Tra le prime cinque della classifica – spiega – se non vinci lotti per il quarto posto da Champions, se vinci lotti per lo scudetto. Ovvio che per noi dipende molto dalla partita di domani, ma le chance saranno cosi’ fino alla fine”. Otto giornate alla chiusura del campionato, il Napoli e’ a tre punti dal Milan capolista e punta al massimo cominciando da una sfida con il settore ospiti dello stadio di Bergamo gia’ venduta da giorni. Una sfida che il Napoli composto da giocatori di tutto il mondo vuole giocare con la mentalita’ napoletana: “E’ una di quelle partite – spiega Spalletti – che ti fissa e chi abbassa occhi per un minuto perde contro una squadra che sa mantenere livello alto di forza e ritmo. Non bastera’ una giocata, una finta per vincere, ma 95′ di sportellate, ribattendo colpo su colpo. Sono d’accordo con Koulibaly da qui alla fine siamo napoletani e abbiamo voglia di scrivere il percorso in ultime otto partite”. Il match di Bergamo non parte pero’ senza problemi a cominciare dalle assenze di Di Lorenzo e Osimehn. “Se non ci addossate l’emergenza siamo molto felici. Sappiamo che in alcuni momenti il match e’ da terra che trema sotto i piedi, ma noi sappiamo rimediare a certe situazioni. L’assenza di Di Lorenzo? E’ un calciatore evoluzione continua del ruolo del terzino destro. Abbiamo Zanoli che ha le sue caratteristiche, da completare per arrivare a chi e’ titolafre davanti a lui, ma dall’allenamento me lo immagino spesso titolare. Poi abbiamo anche Malcuit che ha recuperato”. Osimhen arriva invece a Napoli stasera tardi, domani si allenera’ pensando al prossimi match, vista la squalifica di questo turno che gli ha consentito di tornare con calma dal ko Mondiale che ha eliminato la Nigeria. E’ tornato nella scorsa notte Lozano, che Spalletti definisce pronto, ma molto dell’obiettivo del tecnico e’ su Mertens, che sara’ prima punta: “Lui e’ diventato napoletano – spiega il tecnico – perche’ ama questa citta’. Deve anche dimostrare al neonato figlio Ciro di che pasta e’ fatto suo papa’ come calciatore. Pochi stranieri si sono integrati nella storia in una citta’ e in una tifoseria come lui. Spero che domani mi presenti il conto di quelle volte che non l’ho scelto e che avrebbe potuto giocare, perche’ con una rosa cosi’, spesso penalizzi qualcuno con scelte. E’ calciatore che puo’ cambiare le partite, e’ uno dei leader nello spogliatoio”. Uno spogliatoio che ha voglia e forza di guardare allo sprint finale facendosi spazio tra le due milanesi, provandoci fino in fondo. Anche in fondo a una carriera come quella di Insigne, tornato ferito dal ko con l’Italia: “Puo’ essere che sia turbato – spiega Spalletti – ma nello spogliatoio non lo da’ a vedere, arriva sempre tra primi agli allenamenti, e’ sempre gioioso con tutti e in allenamento fa vedere cose che a volte non ha fatto vedere in partita e questo un po’ mi dispiace che non riesca a ripetere le sue qualita’ che si vedono quotidianamente”. Dirlo da tecnico e’ un modo per spingerlo a farlo, mostrando coraggio magari gia’ domani a Bergamo.

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Calcio: Di Lorenzo, lo scudetto? tutto è nelle nostre mani

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“Si parla di scudetto nello spogliatoio, siamo a un punto cruciale. All’inizio sembrava irraggiungibile, ora siamo lì: difficile, ma ce la giochiamo. Tutto è nelle nostre mani. Con il lavoro e con il sacrificio siamo lì e ce la giochiamo, sapendo che sarà difficile e che finora non abbiamo fatto niente”. Lo ha detto il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo a Radio Crc. Su quando il gruppo abbia capito davvero di essere inserito nello sprint scudetto, Di Lorenzo ha detto: “Non c’è stato un momento preciso. Partita dopo partita ci siamo costruiti questo percorso. Ora serve l’ultimo passo: il gruppo è unito, crede nell’obiettivo. Quando sei primo per tanto tempo non è mai per caso”.

Di Lorenzo ha parlato della sfida di sabato a Lecce e della forza del gruppo azzurro: “Ci tengo prima di tutto – ha detto – a mandare un abbraccio alla famiglia del fisioterapista del Lecce, la notizia ci ha colpiti molto. Sarà una partita difficile: loro lottano per salvarsi, e questa tragedia ha reso l’atmosfera particolare. Ma noi vogliamo portare a casa la vittoria. La forza di questo Napoli è il gruppo. Dietro ogni grande vittoria e ogni grande squadra c’è infatti un gruppo solido. Quando ci si vuole bene davvero, si affronta tutto meglio. Le difficoltà arriveranno, come sempre, ma ciò che conta è come reagiamo. Se il gruppo è sano, superare i limiti diventa più semplice”.

Il terzino destro ha parlato anche del rapporto con Conte e con i nuovi arrivati la scorsa estate: “Da capitano – ha detto – sono il più vicino all’allenatore, passo i suoi messaggi alla squadra. Fin dal primo giorno c’è stato un legame diretto, sincero e leale. La base è la sincerità: Conte è un allenatore forte, conoscevo già le sue qualità da avversario e in questi mesi le ha confermate. Siamo felici di averlo con noi. Sulla fascia destra ci conosciamo bene, da anni. Sappiamo leggere i movimenti l’uno dell’altro, ed è una qualità che ci portiamo dietro nel tempo. Ma il merito è anche del mister, che tiene alta l’intensità e coinvolge tutti. Anche chi gioca meno dà un contributo importante: è questo spirito che porta i risultati. I nuovi arrivati a Napoli? Spesso sono io a muovermi verso di loro, per metterli a loro agio e per farli inserire, magari con un messaggio o una chiamata. Gli consiglio le stesse cose che dissero a me quando arrivai, la cosa fondamentale è vivere la città come una persona normale e non sentendosi diversi. Io esco spesso in centro, scendo e non vivo male la città”. Di Lorenzo risponde anche su chi ha lasciato la maglia azzurra a gennaio, Kvaratskhelia: “Ieri sera – ha detto – ho visto la sua partita con il Psg: è fortissimo e gli auguro il meglio, anche di vincere la Champions League”.

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Castel di Sangro si prepara al ritiro estivo del Napoli

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Castel di Sangro tifa per il Napoli campione d’Italia e si prepara per il ritiro estivo che si terrà tra fine luglio e inizio agosto. Le date devono ancora essere stabilite, ma nel capoluogo sangrino è partita la macchina organizzativa per accogliere i partenopei per il quinto anni di fila. Tra le possibili novità l’allestimento del Palasport che, spera il sindaco Angelo Caruso, che è anche presidente della Provincia dell’Aquila, “possa ospitare il trofeo perché l’Abruzzo finora ha portato bene al Napoli. Da quando gli azzurri si allenano nei nostri impianti hanno vinto uno scudetto e una Coppa Italia. Ora speriamo che arrivi il secondo scudetto”.

L’anno scorso, nei sedici giorni di ritiro, in centomila hanno raggiunto Castel di Sangro (L’Aquila) per assistere agli allenamenti e alle quattro amichevoli degli azzurri. Un numero più basso dell’anno precedente quando erano state registrate 140mila presenze proprio per l’effetto Coppa. “Lo stadio Teofilo Patini ha una portata massima di 7.500 persone – ricorda Caruso – si procederà con l’allestimento straordinario del Palasport che servirà eventualmente a esporre la Coppa e a ospitare momenti celebrativi e conferenze. L’effetto Conte sicuramente si è visto”. Parte quindi il tifo per il Napoliperché l’eventuale conquista dello scudetto riporti i grandi numeri nel centro d’Abruzzo.

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Champions: Inter perde Lautaro, risentimento muscolare

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L’Inter perde Lautaro Martinez per infortunio. Il capitano nerazzurro si è fermato dopo 43′ nel primo tempo della semifinale di Champions League contro il Barcellona in corso allo stadio Olimpico di Montjuic: dopo uno scatto, l’argentino si è tenuto la coscia sinistra ed è uscito dal campo quasi in campo per farsi medicare, stringendo i denti per gli ultimi minuti del primo tempo e venendo poi sostituito da Mehdi Taremi a inizio ripresa. Per Lautaro si tratta di un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra che dovrà essere valutato nei prossimi giorni.

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