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Soulé a Roma se parte Dybala, Milan sul ‘nuovo Cafu’

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Definite le situazioni della panchine delle squadre che vanno per la maggiore, anche se mancano ancora alcuni annunci ufficiali, come quelli per MOTTA (oggi sugli spalti del Roland Garros per vedere la finale del singolare femminile) alla Juve, FONSECA al Milan e BARONI alla Lazio, al centro del mercato tornano i giocatori, e particolarmente attiva, almeno a livello di colloqui, è la Roma del nuovo ds Ghisolfi.

Il quale si è mosso anche nella prospettiva che, a luglio, Dybala possa lasciare Trigoria. Se così fosse, la Roma sarebbe interessata a portare nella capitale SOULE’, argentino della Juve reduce da una buona stagione nel Frosinone (dove la Roma tiene d’occhio BRESCIANINI), con 11 gol e 3 assist in 39 partite. Ma la Juve non lo cederà per meno di 20 milioni. Per l’attacco il preferito del club giallorosso rimane DAVID del Lilla, per il quale però c’è tanta concorrenza che, inevitabilmente, fa lievitare il prezzo. Così Ghisolfi valuta anche le candidature di DALLINGA del Tolosa, 19 gol nell’ultima stagione, che costa anche lui sui 20 milioni e BANZA del Braga. Monitorato anche EN-NESYRI, che il Siviglia potrebbe far partire per 15 milioni, entro la fine di giugno, per esigenze dovute al Financial Fair Play.

Viene poi sempre tenuto d’occhio Daniel MALDINI, mentre l’arrivo di CHIESA è da escludere visti i parametri finanziari che il club giallorosso si è dato. Si muove anche il Milan, con suoi emissari che hanno parlato con l’Aston Villa per CASH, terzino destro inglese ma naturalizzato polacco che è l’alternativa a quel TIAGO SANTOS del Lilla che i rossoneri seguono da tempo. Con i ‘Villans’ si è discusso anche di DOUGLAS LUIZ, ma qui la Juventus sembra essersi mossa prima, e meglio, perché potrebbe inserire MCKENNIE nella trattativa con gli inglesi.

Il Milan si è informato anche sul 17enne del Recife PEDRO LIMA, considerato in patria il ‘nuovo Cafu’, ma su questo giocatore ci sono anche Chelsea e Real Madrid e la dirigenza milanista non vuole prendere parte a un’asta. A Como sembra svanito il sogno ICARDI, così Fabregas sta tentando di convincere l’ex compagno nel Barcellona Alexis SANCHEZ. Il Como cerca anche un ‘dodicesimo’, e il nome più gettonato è quello del tedesco ex Liverpool KARIUS, in scadenza di contratto con il Newcastle, che avrebbe già dato piena disponibilità al trasferimento che gli permetterebbe di riavvicinarsi a Milano dove vivono la futura moglie Diletta Leotta e la figlia Aria Rose. L’alternativa è il ventenne polacco BOBEK, titolare da due campionati dell’LKS Lodz.

Il Como ha anche parlato con il Cagliari per il jolly DOSSENA. Proprio la squadra sarda è ancora senza allenatore dopo l’addio di Ranieri, e si fanno i nomi di CALZONA, dopo gli Europei dove guiderà la Slovacchia, e NICOLA. Il terzo candidato è SOTTIL. A Bologna tiene sempre banco la questione ZIRKZEE, ma il suo trasferimento al Milan non potrà avvenire se l’agente del calciatore, Kia Joorabchian, continuerà a chiedere una commissione monstre di 15 milioni di euro. Intanto però il ds dei rossoblù Sartori tiene d’occhio il 25enne greco dell’AZ Alkmaar PAVLIDIS, 29 gol in 33 partite tra tutte le competizioni.

L’alternativa è il colombiano DURAN dell’Aston Villa. Se partirà CALAFIORI, con destinazione Juventus, andrà cercata una soluzione anche in difesa, e un nome da tenere considerazione è quello di BRASSIER del Brest, seguito anche dal Milan. Il nuovo tecnico dei rossoblù Italiano ha chiesto di prendere KOUAME’ dalla Fiorentina. Infine la Lazio: Baroni vorrebbe NOSLIN e COPPOLA dal Verona, intanto il ds Fabiani sta stringendo con i turchi dell’Hatayspor per il centrocampista nigeriano DELE-BASHIRU, con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto a 7 milioni che diventerebbe obbligo al raggiungimento di determinate condizioni. Praticamente preso TCHAOUNA, esterno classe 2003 della Salernitana, per una cifra intorno agli 8 milioni, di cui il 40% andrà al Rennes.

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Jannik Sinner: “A Roma torno con una mentalità diversa. Ho anche pensato di lasciare il tennis”

Jannik Sinner si confessa al Tg1: “Momenti difficili, ho pensato di lasciare. Ora pronto a tornare a Roma con una nuova mentalità”. La forza della famiglia e del team.

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Jannik Sinner si prepara a rientrare in campo agli Internazionali d’Italia di Roma con uno spirito nuovo, dopo mesi difficili segnati dalla sospensione per doping patteggiata con la Wada. In un’intervista esclusiva rilasciata al Tg1, il numero uno del tennis mondiale si è raccontato senza filtri al direttore Gian Marco Chiocci, svelando emozioni, fragilità e speranze alla vigilia del suo ritorno.

«Sono molto contento di rientrare in campo a Roma. Sicuramente torno con una mentalità diversa», ha detto Sinner, pronto a rimettersi in gioco dopo aver attraversato momenti complessi. «In campo non stavo come un giocatore si dovrebbe sentire. Il divertimento era andato via, pensavo ad altre cose. Ma ora sono felice di tornare, non c’è posto più bello di Roma per ricominciare».

Il campione altoatesino ha rivelato di aver pensato persino di lasciare il tennis: «Prima degli Australian Open non mi sentivo a mio agio, nemmeno negli spogliatoi. I giocatori mi guardavano in modo diverso, e lì ho pensato: è pesante vivere il tennis in questo modo».

Sinner ha ricordato la difficile gestione del caso Clostebol, la sostanza proibita che ha portato alla sua squalifica: «In quel momento non ho capito nulla. Non sapevo da dove venisse. È stato pesante accettare tre mesi di squalifica sapendo di non aver fatto nulla di sbagliato. Ma con il mio avvocato abbiamo deciso di patteggiare, per evitare rischi peggiori».

Fondamentale per lui è stato l’appoggio delle persone più vicine: «La mia fortuna è stata avere il mio team, la mia famiglia, persone che mi hanno protetto. Mi sono costruito una bolla, e questo mi ha dato la voglia di continuare a lottare».

Sul piano mentale, Sinner ammette di vivere le emozioni in modo intenso: «Anche io ho scatti di rabbia, ma il tennis è come il poker: devi nascondere le emozioni. Quando capisci che l’altro è in difficoltà, ti dà forza». E aggiunge: «Il tennis è importante, ma fuori dal campo c’è qualcosa di ancora più importante: la vita privata, la famiglia. Senza il mio team non sarei nessuno».

Con il rientro ormai imminente, Sinner si dice pronto ad affrontare la nuova sfida con consapevolezza: «Mi manca la competizione, la pressione della partita vera. Adesso voglio solo tornare a divertirmi giocando, ritrovare il piacere del campo. Siamo pronti a ripartire».

 

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A Madrid si gioca, Tsitsipas ko e Musetti vola a ottavi

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Torna l’elettricità in Spagna ed anche il Masters 1000 di Madrid riprende la sua corsa dopo la sospensione obbligata di ieri. L’Italia sorride con Lorenzo Musetti che batte ancora Stefanos Tsitsipas e raggiunge gli ottavi di finale del torneo madrileno (dove affronterà l’australiano Alex De Minaur). E’ costretto invece al ritiro Matteo Berrettini per un fastidio accusato agli adduttori dopo aver perso al tie break il primo set del terzo turno contro Jack Draper. Una scelta prudenziale, quella del romano, per evitare problemi più seri. A due settimane dal torneo di Montecarlo, quando (ai quarti) Musetti ha battuto per la prima volta Tsitsipas, il carrarino si ripete sulla terra rossa spagnola con un match in rimonta con l’azzurro che ha conquistato il primo parziale col punteggio di 7-5, risalendo dal 2-5, annullando anche un set point.

Nel secondo ha invece chiuso i conti al tie break. “E’ stata una partita difficile, all’inizio, perchè non avevo mai provato questo campo, il Manolo Santana, neanche in allenamento, e ho trovato molta differenza. Poi però mi sono adattato e la voglia di vincere questo match ha fatto la differenza”, ha spiegato Musetti a fine match. “Sono felice e orgoglioso perchè ci tenevo molto a vincere”, ha aggiunto. L’azzurro ha poi parlato della strana giornata di ieri, quando il black out in Spagna ha portato alla cancellazione di tutti gli incontri in programma, tra i quali quello appena vinto. “Ieri è stata una giornata dura, nel complesso. Quando succedono questa cose comprendi quanto siamo miserabili senza energia elettrica – ha detto Musetti -. Ma non è stato tutto brutto, per tornare in albergo siamo partiti insieme con Flavio e Matteo (Cobolli e Arnaldi, ndr). Abbiamo camminato due ore per rientrare, una bella camminata ma valeva la pena. E’ stata una bella preparazione per la partita di oggi”, ha concluso. Saluta Madrid con un ritiro Berrettini.

Il tennista romano, dopo aver perso al tie break il primo set contro il britannico Draper ha alzato bandiera bianca per il riacutizzarsi del fastidio all’addome emerso già dopo il match del primo turno contro Giron. E’ stato lo stesso Berrettini, con una nota affidata ai media, a chiarire i motivi del suo infortunio e a fornire aggiornamenti sulle sue condizioni: “Ho voluto provare a giocare nonostante il problemino dell’altro giorno, perché questi due giorni di riposo mi hanno aiutato a scaricare un po’ la zona dell’addome, che era molto carica e contratta – fa sapere l’ex n.6 del mondo -. Ma il ritiro è avvenuto perché il gioco non valeva la candela, c’era un rischio grosso di farsi male. E l’ultima cosa che vogliamo è infortunarsi agli addominali durante la stagione. E soprattutto per giocare contro i migliori al mondo ho bisogno delle mie armi al 100%. E questo oggi non c’era, soprattutto nella seconda parte, quando ho ricominciato a sentire forte il fastidio. Farò di tutto per recuperare per Roma. Mi dispiace perché tengo molto a questo torneo, anche oggi stavo giocando bene nonostante tutto. Il prossimo anno ci riproveremo”.

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Tennis: Djokovic non ci sarà agli Internazionali di Roma

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Novak Djokovic non sarà a Roma per gli Internazionali. Il tennista serbo ha comunicato poco fa all’ATP e alla direzione del torneo che non verrà nella Capitale dopo che risultava iscritto all’entry list del mille italiano.

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