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Si alza il sipario sul Giro, Evenepoel vola nella crono

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È il favorito numero uno per la vittoria del 106/o Giro d’Italia e ha voluto mettere subito le cose in chiaro, vincendo la prima tappa, la cronometro Fossacesia Costa dei Trabocchi-Ortona di 19,6 km e indossando così subito la maglia rosa: è naturalmente Remco Evenepoel (Soudal Quick Step), attuale campione del mondo in carica che sulla Costa dei Trabocchi ha già lasciato il segno facendo capire subito le sue intenzioni. Evenepoel è stato una freccia, non lasciando scampo a nessuno. Il suo 21’18”, alla media di 55.211 km/h, parla da solo. Quella ottenuta oggi in Abruzzo è la vittoria numero 42 per lui. “Mi piace indossare la maglia di campione del mondo – ha spiegato nel dopo gara – aggiungere quella Rosa è stata una bellissima soddisfazione. Mi godrò ogni giorno in cui la avrò addosso.

Da La Vuelta dell’anno scorso monto il 60 come rapporto sulla corona anteriore: non è facile da spingere, ma visti i risultati mi sento a mio agio. Prima della partenza, avrei pensato che sarebbe stato un grande risultato guadagnare 15″ sui miei rivali in classifica generale: 43″ su Roglic è un bel margine che mi dà fiducia. Sono un po’ sorpreso della vittoria di oggi, anche se i lunghi rettilinei mi favorivano, così come la rampa finale. Sono felicissimo.” Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) arrivato a 22″ ha provato a creare problemi al belga che però sulla costa abruzzese ha letteralmente volato e si è dimostrato imprendibile. Il portacolori della Ineos Grenadiers ha però dimostrato di essere in forma e di poter puntare alla vittoria di qualche tappa. Ottima la prova di ?João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates) a 29″.

Che sia il portoghese l’anti-Evenepoel? Lo vedremo, ma la prova di oggi vale più di un indizio. La prima delusione del Giro risponde invece al nome di Primoz Roglic (Jumbo-Visma) arrivato sesto a 43″ dal campione del mondo. Un distacco inatteso che ha visto lo sloveno in difficoltà. Nono piazzamento per il gallese Geraint Thomas (Gb, Ineos Grenadiers) a 55″. Il già vincitore del Tour de France nel 2018 e di due ori olimpici a Pechino 2008 e Londra 2012, sperava però di fare meglio. Al battesimo della corsa rosa non poteva mancare il presidente Rcs Urbano Cairo. “Credo che l’Italia – ha detto – sia di una bellezza incredibile. Sono arrivato da Roma e ho potuto ammirare zone incredibili durante il viaggio. E poi qui è stato incredibile con migliaia di persone entusiaste a vedere partire il Giro d’Italia e sfilare campioni.

L’Italia è una terra accogliente, ma così è veramente unico. In Abruzzo poi ritorneremo per la tappa di Campo Imperatore. Adoro le tappe di montagna e quella sarà già una tappa da vedere. Una tappa speciale e che inizierà a dare i primi scossoni alla classifica. È un Giro con tanti grandi nomi come il campione del mondo Everepoel e poi Roglic, poi Geraint Thomas, Almeida, Ganna. Un giro tutto da seguire”. Domani seconda tappa sempre in terra d’Abruzzo, con la Teramo-San Salvo di 202 km che con i suoi saliscendi potrebbe regalare il primo sprint del Giro, ma anche qualche tentativo di fuga.

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Esteri

Sparatoria in Nord Carolina, 4 agenti uccisi e 4 feriti

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Quattro agenti della polizia sono stati uccisi e 4 sono rimasti feriti durante una sparatoria a Charlotte, in Carolina del Nord. I poliziotti stavano cercando di eseguire un mandato d’arresto nei confronti di un uomo ricercato per possesso illegale di arma da fuoco. Secondo la ricostruzione i primi 4 agenti, che facevano parte della US Marshals Fugitive Task Force, sono stati colpiti a morte mentre si avvicinavano alla casa dell’uomo, la cui identità non è stata resa nota dalla polizia, anche lui morto nella sparatoria nel giardino antistante l’abitazione.

Gli altri 4 poliziotti, invece, sono stati feriti mentre cercavano di prestare soccorso ai colleghi colpiti da un secondo tiratore che ha aperto il fuoco dall’interno della casa. Dopo alcune ore di stallo, dei veicoli blindati hanno fatto irruzione nella casa al cui interno erano barricati una donna e un ragazzo di 17 anni, entrambi arrestati. Le forze dell’ordine hanno dichiarato di aver sequestrato anche un fucile “ad alta potenza”.

“Oggi abbiamo perso alcuni eroi che stavano semplicemente cercando di mantenere la nostra comunità al sicuro”, ha detto il capo della polizia di Charlotte-Mecklenburg, Johnny Jennings. Il presidente Usa Joe Biden, informato dell’accaduto, ha parlato con la sindaca di Charlotte, Vi Lyles, a cui ha espresso le sue condoglianze e il suo sostegno alla comunità.

“Sono eroi che hanno compiuto il sacrificio estremo, correndo verso il pericolo per proteggerci”, ha detto Biden, che ha poi aggiunto: “Piangiamo per loro e per i loro cari. E preghiamo per la guarigione dei coraggiosi ufficiali che sono rimasti feriti”.

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Esteri

Ucraina, Blinken: ci saremo se Mosca vuole negoziare

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Se la Russia mostrerà un sincero desiderio di negoziare per porre fine alla guerra in Ucraina, gli Stati Uniti saranno sicuramente presenti: lo ha detto il segretario di Stato americano Anthony Blinken in una conversazione con il presidente del World Economic Forum, Borge Brende, a Riad, secondo quanto riporta Radio Liberty. La fine della guerra dipende dal presidente russo Vladimir Putin, ha affermato Blinken: “Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì”, ha aggiunto.

“Essa (la fine della guerra, ndr) dipende in gran parte da Vladimir Putin e da ciò che deciderà… Spero che Putin capirà il messaggio e dimostrerà la sua disponibilità a negoziati sinceri in conformità con i principi fondamentali che sono alla base della comunità internazionale e della Carta delle Nazioni Unite: sovranità, integrità territoriale, indipendenza”, ha affermato Blinken.

Secondo il segretario di Stato americano l’aggressione della Russia si è trasformata in un fiasco strategico per Mosca, che ha dovuto compiere enormi sforzi per eludere i controlli e le sanzioni sulle esportazioni ed è stata costretta a riorientare la propria economia: una situazione che non può essere sostenuta a lungo termine. In generale, quindi, il Paese adesso è più debole economicamente e militarmente. Gli ucraini, intanto, sono uniti “come mai prima d’ora” contro la Russia, ha aggiunto Blinken e “la Nato è più forte e più grande”.

L’Europa nel frattempo “si è liberata della dipendenza dalle risorse energetiche russe in modo straordinario in soli due anni. Tutto ciò, a mio avviso, rappresenta un enorme fallimento strategico per la Russia. Spero che questo venga riconosciuto. Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì”.

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Guerra Ucraina

Isw, dopo Avdiivka la scelta è tra Pokrovsk o Chasiv Yar

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Le forze russe hanno l’opportunità di scegliere tra molteplici direzioni tattiche per le loro future azioni offensive vicino ad Avdiivka, nella regione orientale del Donetsk, ma non è chiaro dove concentreranno i loro sforzi nel prossimo futuro: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw). Secondo gli esperti del centro studi statunitense, la stabilizzazione delle loro posizioni a nord-ovest di Avdiivka presenta al comando russo una scelta: continuare a spingersi a ovest verso l’obiettivo operativo dichiarato a Pokrovsk, oppure provare a spingersi a nord per condurre possibili ulteriori operazioni offensive intorno a Chasiv Yar. Nella giornata di ieri, intanto, le forze russe si sono assicurate ulteriori guadagni tattici marginali a nord-ovest e sud-ovest di Avdiivka, si legge inoltre nel rapporto.

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