Tra invettive della gente, urla sporadiche e momenti di silenzio carichi di tensione, un imponente schieramento di forze dell’ordine ha portato oggi a Caivano allo sgombero di 36 alloggi occupati abusivamente da altrettanti nuclei familiari. In tutto, sono state allontanate 132 persone senza requisiti per l’assegnazione degli alloggi, sia per questioni di reddito sia, soprattutto, per i precedenti penali. Molti degli sgomberati sono legati al clan Sautto-Ciccarelli, che per anni ha dominato il Parco Verde.
Nel tardo pomeriggio, tutti gli appartamenti risultavano liberi e sigillati, per evitare nuove occupazioni. Questi alloggi sono parte di quelli comunali occupati “sine titulo” e sottoposti a sequestro dalla Procura di Napoli Nord l’8 febbraio scorso: 252 alloggi erano stati sigillati, con 419 persone indagate. Ora, il Programma speciale per la riqualificazione del Parco Verde prevede la messa in sicurezza di 750 immobili, sotto la guida del Commissario straordinario per la riqualificazione di Caivano.
La fase 2 del programma di riqualificazione
“Oggi lo Stato – ha dichiarato la premier Giorgia Meloni – mantiene un altro impegno preso coi cittadini. Avevamo annunciato che il lavoro del governo a Caivano non era concluso, e oggi inizia la fase 2 del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana”. Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha definito il dispositivo di uomini e mezzi “poderoso”: 500 agenti delle varie forze dell’ordine erano pronti a gestire eventuali proteste, che fortunatamente sono rimaste limitate a pochi episodi di invettive e urla.
Minacce alla madre di una bimba abusata
Ma non tutto è stato tranquillo. Tra gli sgomberati, molti hanno reagito con minacce e intimidazioni. Secondo quanto appreso da fonti affidabili, una madre, la cui figlia è stata vittima di abusi nel Parco Verde, è stata presa di mira e minacciata. Questo episodio è stato segnalato al prefetto per assicurare che le persone minacciate vengano protette dalle forze dell’ordine. Si tratta di una situazione di assoluto degrado non solo urbanistico e sociale, ma anche morale: chi ha perso tanto, come una madre che ha già subito la perdita della figlia abusata, ora si trova a dover affrontare ulteriori intimidazioni.
Le reazioni dei residenti e il ruolo del parroco
“Ci fanno uscire in fretta, dicendo che poi, dopo, prenderemo il resto di ciò che ci appartiene. Ma chissà quando, e intanto come facciamo?”, si lamenta una delle donne sgomberate. Nel mirino è finito anche il parroco anti-camorra, don Maurizio Patriciello: “Aveva detto che in caso di sgomberi avrebbe aperto la chiesa a chi aveva bisogno, invece la chiesa resta chiusa e lui non c’è”. La chiesa di San Paolo, però, ha effettivamente aperto per la messa vespertina, durante la quale don Patriciello, davanti a pochi fedeli e al prefetto Di Bari, ha espresso “una tristezza immensa” nel vedere il quartiere invaso dalle forze dell’ordine. “Il mio cuore è lacerato”, ha detto, ma “i nodi vengono sempre al pettine. Purtroppo, il Parco Verde è nato col peccato originale e la pigrizia dei nostri amministratori ha fatto che si andasse sempre di male in peggio”.
Un futuro incerto per il Parco Verde
All’esterno della chiesa, alcune decine di persone, soprattutto donne, si sono radunate, preoccupate per il loro futuro. Temono che dopo il blitz di oggi ci saranno altri sfratti e che faranno “la stessa fine degli abitanti delle Vele, ai quali nessuno vuole dare le case in affitto”. Nel frattempo, il procuratore Maria Antonietta Troncone ha spiegato che “sono stati sgomberati quegli alloggi occupati da persone la cui posizione di fronte alla legge non è in alcun modo sanabile, perché hanno riportato un cumulo di condanne fino a sette anni di carcere”. Tra gli sgomberati ci sono esponenti della camorra e pusher che hanno trasformato Parco Verde in una delle più grandi piazze di spaccio di droga d’Europa.
Per gli altri 204 alloggi sequestrati si apre ora una fase di attesa che potrebbe portare a una regolarizzazione amministrativa o, in caso di esito negativo, a nuovi sgomberi. Il prefetto Di Bari ha garantito che il governo “ha già reperito svariati milioni di euro, che cambieranno il volto di Parco Verde”.