Collegati con noi

Politica

Sessismo su Schlein da sindaco Grosseto, è bufera

Pubblicato

del

“E cosa volevate per 2 euro, Belen?”. E con un post così – che allude al contributo chiesto ai votanti alle primarie del Pd – si scatena la bufera sul sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, centrodestra, accusato di sessismo per aver dedicato questa battuta sui social a Elly Schlein, la neo segretaria nazionale del Pd. Vivarelli Colonna ha pubblicato una serie di storie su Instagram, poi cancellate, per prendere in giro Schlein sul piano fisico. Travolto dalle critiche, Vivarelli Colonna si è comunque scusato.

“Non è mai mia intenzione offendere nessuno e mai nella mia vita ho agito per denigrare qualcuno – ha detto -. Comprendo bene cosa significhi subire battute denigranti perché le ho vissute e le vivo quotidianamente sulla mia persona. Ogni giorno sono bersagliato, anche sui miei profili social, per la mia fisicità oggetto di continui apprezzamenti, eppure non ho mai notato grandi indignazioni. Apprezzamenti che io stesso giudico con ironia perché sono una persona autoironica e chi mi segue lo sa bene”. Vivarelli Colonna aggiunge: “Sono perfettamente consapevole della mia responsabilità di primo cittadino”, tuttavia spiega che non potrà mai privarsi “della libertà di poter esprimere il mio sarcasmo, anche a costo, talvolta, di andare sopra le righe. Chiedo comunque scusa a Elly Schlein”.

Nel frattempo la politica nazionale ha preso di mira il primo cittadino. “Ignobili gli insulti sessisti e razzisti contro Elly Schlein. Si mantenga il confronto su livelli di civiltà e rispetto”, ha detto Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera mentre la presidente dei senatori Dem Simona Malpezzi definisce “i commenti sessisti e misogini contro Schlein indegni. Il confronto dovrebbe essere sempre sui temi e mai per offendere l’avversario”.

“Esternazioni di Vivarelli Colonna indecenti. Il fatto che non sia nuovo a post sessisti o denigratori è aggravante, non una giustificazione”, ha aggiunto Emiliano Fossi, nuovo segretario del Pd toscano con le primarie in quota Schlein. “Paragonare la nuova segretaria Pd a un animale è squallore vergognoso. Se poi lo fa un sindaco è ancora più inqualificabile. Il sindaco di Grosseto tolga il disturbo dalle istituzioni e si rifugi in una bettola”, afferma il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. “Vivarelli Colonna è così – scrive il Pd di Grosseto -. Sbruffone, sessista, volgare e arrogante”.

Carlo De Martis, capogruppo di Grosseto Città Aperta, chiede anche l’intervento della Commissione Pari opportunità: “Gli insulti sessisti rivolti da Vivarelli Colonna contro Elly Schlein – scrive – hanno ricoperto di vergogna tutti noi grossetani. Non solo non ha più il controllo della sua maggioranza, ma non ha evidentemente più neppure il controllo di se stesso”. Solidarietà a Elly Schlein arriva anche da Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega: “Leggo ironia da quattro spiccioli sull’aspetto fisico di Elly Schlein, ironia che condanno fortemente – ha detto -. Ci sono 10.000 motivi per sostenere che non ci piacciono le posizioni estremiste di Schlein ma le offese sull’aspetto estetico squalificano solo chi le pronuncia. Solidarietà ad Elly”.

Advertisement

Politica

Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa giovedì 8 maggio

Pubblicato

del

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa al Palazzo del Quirinale per giovedì 8 maggio 2025 alle ore 17. Lo comunica la Presidenza della Repubblica.”L’ordine del giorno prevede le “valutazioni sul Libro bianco della difesa europea, sulle infrastrutture strategiche nazionali, sull’adeguamento dello strumento militare e le prospettive per l’industria della difesa italiana”. Inoltre, il Consiglio esaminerà “l’evoluzione nelle principali aree di crisi con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente ed alle iniziative di pace in ambito internazionale ed europeo”.

Continua a leggere

Politica

Interrogazione parlamentare di Fratoianni: carabiniere denuncia chi canta Bella ciao

Pubblicato

del

“Chissà se il maresciallo dei carabinieri che ha denunciato, a Mottola in provincia di Taranto, 10 cittadini accusati di aver voluto cantare ‘Bella Ciao’ e ‘Fischia il Vento’ durante le celebrazioni del 25 aprile, sa che per liberare l’Italia dai nazisti e dai loro servi fascisti l’Arma dei Carabinieri ha perso quasi 3mila uomini. E chissà se ha compreso le parole utilizzate dall’attuale comandante generale che solo pochi mesi fa ricordando il sacrificio di Salvo D’Acquisto lo ha definito ‘un esempio luminoso di coraggio, abnegazione e amore per il prossimo, che supera i confini del tempo: un modello di riferimento per tutti i Carabinieri e per le future generazioni’. Evidentemente non lo sa o meglio non intende riconoscerlo”.

Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in una nota. “Non comprendiamo ad esempio – prosegue il leader di SI – perché i suoi superiori non siano ancora intervenuti per sospenderlo dal servizio. La denuncia di cui si è fatto promotore è assolutamente inaccettabile e in contrasto con i valori costituzionali”. “È per questo che in attesa di conoscere i provvedimenti che intende assumere il Comando Generale, presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno – conclude Fratoianni – su questa vicenda surreale e nello stesso tempo gravissima”.

Continua a leggere

Politica

Lotito: mi hanno clonato cellulare, conversazione registrata

Pubblicato

del

“Un episodio gravissimo si è verificato nelle ultime ore: il mio numero di cellulare probabilmente è stato clonato e una conversazione telefonica è stata registrata in modo fraudolento. Si tratta di un atto vile e intollerabile, che condanno con la massima fermezza, poiché rappresenta una palese violazione della mia privacy e dei principi di legalità”. A dichiararlo in una nota è il senatore di FI, Claudio Lotito. Il senatore Lotito nel pomeriggio si è recato presso la Questura di Roma per sporgere denuncia sull’accaduto, offrendo piena collaborazione alle forze dell’ordine.

“Ho piena fiducia nel lavoro degli inquirenti – prosegue il senatore – e confido che le autorità sapranno individuare al più presto i responsabili di questo gravissimo attacco alle comunicazioni personali, assicurandoli alla giustizia. Ho consegnato tutta la documentazione alle autorità competenti della vicenda in questione al fine di favorire un rapido chiarimenti dei fatti”. “È stata inoltre richiesta l’immediata rimozione del video e la sua cancellazione, circolato sui social, che mostra visibilmente il numero telefonico del senatore”, conclude la nota. (

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto