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Sale il tetto dei farmaci, obiettivo stop al payback

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Aumenta nella manovra il tetto della spesa sulla farmaceutica ospedaliera con risorse pari ad oltre 250 milioni in più del previsto che permettono di raggiungere dal prossimo anno l’8,5% del Fondo sanitario, invece dell’8,3%, mentre cala leggermente la percentuale relativa al canale delle farmacie che arriva al 6,8% invece del 7%. Una dotazione ulteriore che dovrebbe alleggerire le aziende farmaceutiche poiché consentirebbe “di liberare spazi attualmente sottoposti al payback farmaceutico”, come aveva spiegato giorni fa al Senato il ministro della Salute Orazio Schillaci.

La legge di Bilancio interviene anche sui canali di distribuzione dei farmaci, modificandone le modalità. Una nuova norma permette alle farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale di dispensare medicinali che finora si potevano trovare esclusivamente in quelle ospedaliere. L’innalzamento del tetto di spesa è per Farmindustria “un primo segnale positivo coerente con il percorso che stiamo condividendo con il ministro”, ha sottolineato il presidente Marcello Cattani, ribadendo comunque la necessità “di abbattere” il payback, ritenuto dalle imprese “una tassazione ulteriore su quello che noi stiamo già pagando nel Paese come tasse: e questo è importante anche per la nostra capacità di attrarre investimenti”.

In base al meccanismo del payback, che il governo punterebbe ora a superare, le aziende farmaceutiche sono chiamate a ripianare la metà dello sfondamento del tetto sulla spesa ospedaliera: si tratta di una spesa extra che attualmente si aggira sui 2 miliardi di euro, e che quindi per un miliardo è a carico delle imprese. “Il Governo sta riconoscendo il valore dei farmaci: non solo i loro benefici diretti, ma anche quelli indiretti – afferma ancora Cattani – La sua volontà è di ridurre le diseguaglianze territoriali nell’accesso ai farmaci, e nella legge di bilancio c’è l’intenzione di assecondare il fabbisogno reale dei farmaci”.

Un tema quest’ultimo, sul quale è tornato anche oggi Schillaci durante il congresso dei farmacisti a Roma. Nella manovra “grazie al sottosegretario Marcello Gemmato che è molto addentro a queste problematiche – ha precisato – diamo attenzione alla necessità di incrementare i livelli di assistenza di prossimità con una norma che consente alle farmacie convenzionate con il Servizio sanitario nazionale di dispensare farmaci fino ad oggi reperibili solo presso le farmacie ospedaliere”. L’obiettivo resta quello di “favorire la dispensazione capillare del farmaco a favore della collettività”. “Si stabilisce anche un nuovo modello di remunerazione a favore delle farmacie per la dispensazione del farmaco in regime di Ssn, dando finalmente attuazione alla legge 135 del 7 agosto 2012. – ha spiegato il ministro, secondo il quale sono tutti “segnali di una politica che intende mantenere l’impegno di ridisegnare un servizio sanitario nazionale che sia davvero vicino al cittadino”.

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Esteri

Sparatoria in Nord Carolina, 4 agenti uccisi e 4 feriti

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Quattro agenti della polizia sono stati uccisi e 4 sono rimasti feriti durante una sparatoria a Charlotte, in Carolina del Nord. I poliziotti stavano cercando di eseguire un mandato d’arresto nei confronti di un uomo ricercato per possesso illegale di arma da fuoco. Secondo la ricostruzione i primi 4 agenti, che facevano parte della US Marshals Fugitive Task Force, sono stati colpiti a morte mentre si avvicinavano alla casa dell’uomo, la cui identità non è stata resa nota dalla polizia, anche lui morto nella sparatoria nel giardino antistante l’abitazione.

Gli altri 4 poliziotti, invece, sono stati feriti mentre cercavano di prestare soccorso ai colleghi colpiti da un secondo tiratore che ha aperto il fuoco dall’interno della casa. Dopo alcune ore di stallo, dei veicoli blindati hanno fatto irruzione nella casa al cui interno erano barricati una donna e un ragazzo di 17 anni, entrambi arrestati. Le forze dell’ordine hanno dichiarato di aver sequestrato anche un fucile “ad alta potenza”.

“Oggi abbiamo perso alcuni eroi che stavano semplicemente cercando di mantenere la nostra comunità al sicuro”, ha detto il capo della polizia di Charlotte-Mecklenburg, Johnny Jennings. Il presidente Usa Joe Biden, informato dell’accaduto, ha parlato con la sindaca di Charlotte, Vi Lyles, a cui ha espresso le sue condoglianze e il suo sostegno alla comunità.

“Sono eroi che hanno compiuto il sacrificio estremo, correndo verso il pericolo per proteggerci”, ha detto Biden, che ha poi aggiunto: “Piangiamo per loro e per i loro cari. E preghiamo per la guarigione dei coraggiosi ufficiali che sono rimasti feriti”.

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Esteri

Ucraina, Blinken: ci saremo se Mosca vuole negoziare

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Se la Russia mostrerà un sincero desiderio di negoziare per porre fine alla guerra in Ucraina, gli Stati Uniti saranno sicuramente presenti: lo ha detto il segretario di Stato americano Anthony Blinken in una conversazione con il presidente del World Economic Forum, Borge Brende, a Riad, secondo quanto riporta Radio Liberty. La fine della guerra dipende dal presidente russo Vladimir Putin, ha affermato Blinken: “Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì”, ha aggiunto.

“Essa (la fine della guerra, ndr) dipende in gran parte da Vladimir Putin e da ciò che deciderà… Spero che Putin capirà il messaggio e dimostrerà la sua disponibilità a negoziati sinceri in conformità con i principi fondamentali che sono alla base della comunità internazionale e della Carta delle Nazioni Unite: sovranità, integrità territoriale, indipendenza”, ha affermato Blinken.

Secondo il segretario di Stato americano l’aggressione della Russia si è trasformata in un fiasco strategico per Mosca, che ha dovuto compiere enormi sforzi per eludere i controlli e le sanzioni sulle esportazioni ed è stata costretta a riorientare la propria economia: una situazione che non può essere sostenuta a lungo termine. In generale, quindi, il Paese adesso è più debole economicamente e militarmente. Gli ucraini, intanto, sono uniti “come mai prima d’ora” contro la Russia, ha aggiunto Blinken e “la Nato è più forte e più grande”.

L’Europa nel frattempo “si è liberata della dipendenza dalle risorse energetiche russe in modo straordinario in soli due anni. Tutto ciò, a mio avviso, rappresenta un enorme fallimento strategico per la Russia. Spero che questo venga riconosciuto. Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì”.

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Guerra Ucraina

Isw, dopo Avdiivka la scelta è tra Pokrovsk o Chasiv Yar

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Le forze russe hanno l’opportunità di scegliere tra molteplici direzioni tattiche per le loro future azioni offensive vicino ad Avdiivka, nella regione orientale del Donetsk, ma non è chiaro dove concentreranno i loro sforzi nel prossimo futuro: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw). Secondo gli esperti del centro studi statunitense, la stabilizzazione delle loro posizioni a nord-ovest di Avdiivka presenta al comando russo una scelta: continuare a spingersi a ovest verso l’obiettivo operativo dichiarato a Pokrovsk, oppure provare a spingersi a nord per condurre possibili ulteriori operazioni offensive intorno a Chasiv Yar. Nella giornata di ieri, intanto, le forze russe si sono assicurate ulteriori guadagni tattici marginali a nord-ovest e sud-ovest di Avdiivka, si legge inoltre nel rapporto.

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