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Economia

Recovery, 24 miliardi entro marzo:102 target nel 2022

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Obiettivi raggiunti, accordo operativo firmato, e primo assegno da 24,1 miliardi in arrivo, se tutte le verifiche andranno a buon fine, entro marzo: la macchina del Recovery Plan italiano si avvia a lavorare a pieno regime forte dei 51 target concordati con Bruxelles tutti realizzati grazie a uno sforzo “collettivo” che ora deve continuare “quotidianamente” fino al 2026. Invita a non abbassare la guardia, a “non adagiarsi” il premier Mario Draghi, chiedendo ai ministri di preparare le amministrazioni a un lavoro che proseguira’ e sara’ anche piu’ intenso nei prossimi anni, visto che gia’ nel 2022 gli obiettivi raddoppiano: in tutto l’anno ne andranno centrati altri 102 – di cui 66 riforme – per incassare i 40 miliardi stabiliti. Intanto pero’ la sottoscrizione dell’accordo operativo apre la strada al versamento della prima di dieci rate da parte della Commissione, che ha stabilito le regole di ingaggio per vagliare i progetti e dare l’ok definitivo al pagamento. Ci vorranno pero’ ancora 2 o 3 mesi per le verifiche e i fondi, al piu’ tardi, dovrebbero arrivare quindi entro marzo. Nel frattempo l’Italia potra’ sfruttare le risorse del fondo di rotazione creato appositamente per evitare rallentamenti o intoppi in attesa delle nuove tranche. La prima rata ufficiale – Roma ha gia’ avuto un anticipo del 13%, circa 25 miliardi – sara’ divisa sostanzialmente a meta’ tra sovvenzioni e prestiti (11,5 miliardi di grant e 12,6 miliardi di loan) e servira’ a portare avanti i progetti del primo semestre, 47, che sbloccheranno, una volta superato il check di Bruxelles, la seconda rata da 19 miliardi. Impegnativo il programma di riforme per il prossimo anno, dalle carriere degli insegnanti alla revisione del codice appalti fino alla legge annuale sulla concorrenza, arrivata in Senato ma che ancora deve iniziare il suo iter. I ministri alla cabina di regia hanno illustrato i loro compiti e in diversi hanno raccontato di essersi gia’ portati avanti con target e milestone per il 2022. Tra gli altri la ministra della Giustizia Marta Cartabia avrebbe ricordato pero’ che manca ancora, tra le sue riforme, quella del Csm e ha chiesto di recuperare, appena possibile, le misure per le pene alternative al carcere che si sarebbero “perse” nella legge di Bilancio. Mara Carfagna ha portato a casa un nuovo meccanismo ex ante per la valutazione dei bandi in modo da assicurarsi che le risorse destinate al Sud siano “blindate” e si evitino altri casi come quelli dei primi bandi per gli “asili nido”. Il 2022, ha aggiunto il ministro Renato Brunetta – tra i primi a portare a termine i suoi compiti di riforma della Pa – sara’ l’anno della “formazione”, coi dipendenti pubblici che potranno “iscriversi all’universita’ a condizioni agevolate per laurearsi o prendere una seconda laurea o un master” in un percorso di “upskilling” e valorizzazione, accompagnato peraltro dal recente rinnovo del contratto della P.a. Nel frattempo si e’ andata completando la governance del Pnrr con la firma di Draghi e dei sindacati di un apposito protocollo per l’attivazione di tavoli di settore, da affiancare alle cabine di regia e al tavolo permanente del partenariato sociale, per analizzare le ricadute sociali, economiche e anche in termini di posti di lavoro di riforme e investimenti.

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Economia

Cresce il Pil italiano, ma vola anche l’inflazione: carrello della spesa a +2,6%, allarme dei consumatori

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L’economia italiana accelera nel primo trimestre del 2025, ma a pagarne il prezzo sono le famiglie, colpite da una nuova impennata dell’inflazione. Secondo i dati diffusi dall’Istat, il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annua, portando la crescita acquisita per l’anno a +0,4%.

Un dato che soddisfa il governo: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato di «segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche». Sulla stessa linea anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha sottolineato come «l’Italia cresca più degli altri grandi Paesi europei». Infatti, l’Italia fa meglio di Germania (+0,2%) e Francia (+0,1%), ma è superata dalla Spagna (+0,6%).

Cresce il Pil ma volano i prezzi

Parallelamente, però, l’Istat ha certificato anche una risalita dell’inflazione, che ad aprile è salita al 2% (dall’1,9% di marzo). A preoccupare di più è il carrello della spesa, che registra un +2,6% su base annua, mentre l’inflazione di fondo (al netto di energetici e alimentari freschi) cresce da +1,7% a +2,1%.

Tra i principali fattori dell’aumento dei prezzi:

  • Alimentari: +3%

  • Servizi di trasporto: +4,4%

  • Voli internazionali: +31,6%

  • Voli nazionali: +26,3%

  • Alberghi e pensioni: +11,7%

L’allarme dei consumatori

Per il Codacons, questa inflazione significa un aggravio di +657 euro l’anno per una famiglia media, che sale a +895 euro per un nucleo con due figli. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, ha definito la crescita del Pil «una magra consolazione», giudicando «preoccupante» l’accelerazione dell’inflazione. Secondo Dona, il rischio recessione è concreto, soprattutto in caso di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti.

Fiducia dei consumatori in calo

Federdistribuzione segnala un calo di oltre due punti della fiducia dei consumatori, il livello più basso da marzo 2021. Confesercenti invita alla cautela, ricordando che rispetto al 2021 i prezzi degli energetici sono saliti del 70% e quelli degli alimentari del 20%. Confcommercio, pur confermando che «la crescita non è brillante», invita a un «moderato ottimismo», stimando una possibile discesa dei prezzi nei prossimi mesi, passato l’effetto pasquale.

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Economia

I sindacati in piazza, ‘basta morti sul lavoro’

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Oltre mezzo milione di incidenti sul lavoro e più di mille morti l’anno. Tre al giorno: tragedie in cantieri, fabbriche, campi, a cui bisogna mettere fine. Cgil, Cisl e Uil (foto Imagoeconomica in evidenza) scendono in piazza per il Primo maggio all’insegna della sicurezza sul lavoro, ricordando le tante vittime e dicendo basta. Al governo, che mette sul tavolo altri 650 milioni per la sicurezza, chiedono misure più incisive in vista dell’incontro dell’8 maggio a Palazzo Chigi.

Servono risposte ‘adeguate’ o sarà mobilitazione, avverte il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. In attesa del confronto, la premier Giorgia Meloni rivendica l’azione dell’esecutivo in questi due anni e mezzo: oltre un milione di posti di lavoro in più e il numero degli occupati al massimo storico, più di 24 milioni e 300mila. Un impegno che, assicura, continua anche sul fronte della sicurezza. Ma sulle sue parole si riaccende lo scontro con la segretaria del Pd, Elly Schlein: ‘Continua a mentire sui numeri’, attacca la segretaria dem, rilanciando la necessità di una legge sul salario minimo. Nelle piazze riecheggiano anche i referendum dell’8 e 9 giugno. Schlein al corteo a Roma sfila accanto a Landini, che rilancia l’invito ad andare a votare, e conferma che il Pd sostiene tutti i 5 sì al referendum.

VIA SPARANO PRIMO MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI CGIL CISL E UIL UNITI PER UN LAVORO SICURO BANDIERE CGIL UIL CISL (foto Imagoeconomica)

Mentre il leader M5s, Giuseppe Conte, su Fb scrive che il movimento ‘dirà 4 sì’ ai quesiti sul lavoro (resta fuori quello sulla cittadinanza che non aveva firmato). Il tema unitario resta quello della sicurezza e del contrasto agli incidenti sul lavoro. ‘Questa vergogna deve finire’, dice la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, dal palco a Casteldaccia (Palermo), dove il 6 maggio dell’anno scorso cinque operai persero la vita, guardando alla convocazione dell’8 maggio per costruire una strategia nazionale e ‘un’alleanza’.

Da Montemurlo (Prato), il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ricorda invece Luana D’Orazio, morta lì quattro anni fa in una ditta tessile. E da lì torna a chiedere di istituire il reato di omicidio sul lavoro e una procura speciale. Alla giovane nel pomeriggio viene intitolata una strada, su iniziativa del comune. E alla mamma, Emma Marrazzo, arriva l’abbraccio anche della ministra del Lavoro, Marina Calderone, presente alla cerimonia: ‘Quello che le è accaduto è il peggior incubo’, le dice assicurando l’impegno a fare di più. Nel pomeriggio il concertone del Primo maggio a Roma – aperto da Leo Gassmann sulle note di ‘Bella Ciao’ – omaggia Papa Francesco: ‘La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo, ci accorgiamo della sua importanza quando viene tragicamente a mancare ed è sempre troppo tardi’, le parole di Bergoglio che riecheggiano in una piazza San Giovanni stracolma.

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Economia

Effetto Trump, bruciati in Borsa 6.500 miliardi in 100 giorni

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Nei primi cento giorni di presidenza Trump ci sono stati 70 giorni di scambi a singhiozzo sui mercati finanziari e 32 giorni di perdite, con oltre 6.500 miliardi di dollari cancellati dal valore delle società quotate. Lo scrive il New York Times, secondo cui per i mercati finanziari il calo del 7% dell’indice S&P 500 rappresenta il peggior inizio di mandato presidenziale da quando Gerald R. Ford subentrò a Richard M. Nixon nell’agosto del 1974, dopo lo scandalo Watergate. La crisi, sottolinea il quotidiano, è persino peggiore di quando scoppiò la bolla tecnologica all’inizio del secolo, e George W. Bush ereditò un mercato già in caduta libera. Al contrario, Trump ha ereditato un’economia solida e un mercato azionario in ascesa da un massimo storico all’altro. La situazione è cambiata rapidamente quando Trump ha annunciato i suoi dazi il 2 aprile, facendo esplodere la volatilita’ nei mercati finanziari.

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