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Cronache

Raoul Bova minacciato con audio privati: indagato Federico Monzino, coinvolto anche Corona

Tentata estorsione a Raoul Bova con audio compromettenti. Indagato Federico Monzino. Spunta anche Fabrizio Corona. Al centro una relazione con Martina Ceretti.

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«Altro che Don Matteo… ho dei contenuti fra te e Martina Cerretti che ti farebbero molto male». È questo uno dei messaggi arrivati lo scorso 11 luglio a Raoul Bova (foto Imagoeconomica in evidenza), e che ha innescato un’indagine per tentata estorsione nei confronti dell’attore romano. A inviarlo, secondo la Procura di Milano, sarebbe stato Federico Monzino, 29 anni, industriale milanese e pr noto tra i vip, erede della famiglia co-proprietaria del marchio Cranchi Yachts e degli storici magazzini Standa.

La minaccia e la denuncia

Bova, rimasto in silenzio davanti alle minacce, ha deciso di rivolgersi alla polizia postale e poi all’avvocato David Lecci, presentando una denuncia prima che lo scandalo potesse deflagrare. La Procura di Milano, con il pm Eliana Dolce, ha aperto formalmente un fascicolo: Monzino avrebbe cercato di costringere l’attore a pagare una somma non specificata per impedire la diffusione di file audio e messaggi privati con la modella Martina Ceretti, 23 anni.

Falsissimo, Corona e i file riservati

Nel tentativo di alzare la posta, Monzino avrebbe minacciato che i contenuti sarebbero finiti a “Falsissimo”, programma di gossip legato a Fabrizio Corona. «Se poi vuoi essere così gentile e farmi un regalo, dato che ti sto salvando il culo…», scriveva ancora Monzino nei messaggi a Bova, evocando apertamente il rischio di uno scandalo mediatico.

Corona, che non è indagato, ha dichiarato di aver ricevuto spontaneamente il materiale da Monzino e Ceretti, sostenendo che lo scopo era solo quello di rendere nota la relazione tra l’attore e la giovane modella, «per farla diventare famosa». Tuttavia, a pubblicare gli audio, è stato proprio Corona, che ne ha dato ampia visibilità sui social, alimentando il caso.

Il nodo della provenienza dei file

Un punto cruciale dell’inchiesta è capire come Monzino sia entrato in possesso dei file. I dispositivi di Martina Ceretti, Monzino e Corona sono stati sequestrati, ma la ragazza, al momento non indagata, è sparita dai social. Resta da chiarire se sia stata lei a consegnare volontariamente i messaggi, oppure se le siano stati rubati o divulgati a sua insaputa. In base a questo si potrebbe configurare l’accusa di furto o ricettazione nei confronti dei soggetti coinvolti nella diffusione.

La frattura con Rocío Morales

Lo scandalo ha avuto ripercussioni anche nella vita privata dell’attore. Dopo la pubblicazione dei contenuti, la compagna Rocío Morales avrebbe deciso di rivolgersi a un legale, l’avvocato Antonio Conte, sancendo un momento di forte crisi nella coppia. Le indagini proseguono: al centro ci sono almeno dieci messaggi compromettenti ricevuti da Bova, che ha scelto di non rispondere, ma di agire legalmente.

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Julio Sergio in lutto: è morto il figlio Enzo, 15 anni. Lottava da anni contro un tumore

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Un dolore immenso ha colpito l’ex portiere della Roma, Julio Sergio Bertagnoli: è morto il figlio Enzo, a soli 15 anni, dopo una lunga e durissima battaglia contro un tumore cerebrale. A dare la notizia è stato lo stesso Julio Sergio, che ha condiviso il tragico annuncio attraverso i suoi profili social, ricevendo immediatamente l’abbraccio virtuale di tifosi, amici e colleghi del mondo del calcio.

La diagnosi di Enzo risale al 2020, quando aveva appena 10 anni. Da allora, il giovane ha combattuto con coraggio e dignità contro una malattia aggressiva, che nelle ultime settimane lo aveva costretto a un coma farmacologico. La sua situazione era ormai considerata irreversibile.

Commovente e potente il gesto d’amore del padre, che solo qualche settimana fa aveva deciso di radersi i capelli a zero per stare simbolicamente vicino al figlio, sottoposto alla chemioterapia. Quel video aveva fatto il giro del web, raccogliendo emozione e solidarietà da ogni parte del mondo.

Numerosi i messaggi di cordoglio. L’AS Roma, squadra con cui Julio Sergio ha militato tra il 2006 e il 2011, e brevemente nella stagione 2012-2013, ha scritto su X (ex Twitter):

“Julio, siamo al tuo fianco in questo momento di dolore inimmaginabile. Tutta l’AS Roma è con la tua famiglia, tutti i romanisti vi abbracciano.”

Anche Francesco Totti ha voluto mandare un pensiero via Instagram, scrivendo un semplice ma toccante:

“Ciao Enzo, Rip.”

La scomparsa di Enzo tocca profondamente non solo l’ex calciatore, ma anche il cuore di chi ha seguito questa battaglia fatta di speranza, amore e sofferenza. Alla famiglia Bertagnoli va l’abbraccio silenzioso e rispettoso di tutto il mondo del calcio e di chiunque abbia sentito propria, almeno per un momento, questa tragedia.

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Pompei, ancora un incidente sul lavoro: due operai precipitano da 15 metri

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Un altro grave incidente sul lavoro in Campania. Due operai sono precipitati da un’altezza di circa 15 metri mentre erano impegnati nella potatura di un albero nei pressi di un’antenna telefonica, all’interno del parcheggio di un supermercato lungo viale Unità d’Italia a Pompei e sono rimasti feriti, uno è grave.

Il fatto è accaduto non lontano dalla stazione ferroviaria: uno dei due lavoratori è finito addirittura sui binari.

Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe stato causato dalla rottura improvvisa del braccio meccanico della gru utilizzata per i lavori. Entrambi gli operai sono rimasti feriti in modo serio e sono stati trasferiti d’urgenza in ospedale: uno all’Ospedale del Mare di Napoli, l’altro al San Leonardo di Castellammare di Stabia.

Su disposizione della Procura di Torre Annunziata, l’area è stata immediatamente sequestrata dagli agenti della Polizia municipale di Pompei, così come il mezzo coinvolto nell’incidente. Sono attualmente in corso gli accertamenti da parte degli inquirenti per verificare l’effettivo rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Secondo i primi rilievi, alcuni dispositivi di protezione sarebbero stati effettivamente utilizzati, ma resta da chiarire se fossero adeguati e conformi agli standard previsti dalla legge.

L’episodio riporta drammaticamente all’attenzione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nei cantieri e nelle attività ad alto rischio come quelle in quota. Ancora una volta, a farne le spese sono i lavoratori, troppo spesso vittime di negligenze e mancati controlli.

La comunità locale e i sindacati esprimono preoccupazione e indignazione, chiedendo interventi urgenti e strutturali per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose. Intanto, la magistratura prosegue le indagini per accertare eventuali responsabilità penali o amministrative.

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Cronache

Tragedia nella notte a Ercolano: muore 27enne in scooter

Incidente mortale a Ercolano: un 27enne ha perso la vita in scooter dopo l’impatto con auto parcheggiate. Indagini in corso da parte dei carabinieri.

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Un’altra giovane vita spezzata sulle strade campane. Questa notte a Ercolano, in corso Italia, un ragazzo di 27 anni ha perso la vita in seguito a un grave incidente stradale. Era il passeggero di uno scooter guidato da un amico di 26 anni.

Lo schianto contro le auto parcheggiate

Secondo le prime ricostruzioni, il conducente dello scooter, per motivi ancora da accertare, avrebbe perso il controllo del mezzo, finendo contro alcune auto parcheggiate lungo la strada. L’impatto è stato violento.

Il 27enne è stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale del Mare, ma purtroppo non ce l’ha fatta: è morto a causa delle gravi lesioni riportate. Il conducente dello scooter è rimasto ferito in modo non grave.

Indagini in corso

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco, che stanno conducendo le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Al momento non si esclude nessuna ipotesi: si attendono gli esiti degli accertamenti tecnici e degli eventuali test tossicologici.

Una tragedia che riaccende l’allarme sulla sicurezza stradale, in particolare nei centri urbani e nelle ore notturne.

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