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Cronache

Quattro operai morti in una azienda agricola nel Pavese, è una strage: 486 decessi nei primi sei mesi del 2019

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Sono 4 i morti dell’incidente sul lavoro avvenuto attorno alle 13 in un’azienda agricola di Arena Po (Pavia). Due corpi sono stati recuperati in breve tempo, per gli altri due è stato necessario svuotare la vasca di decantazione dei liquami dove tutti e 4 erano finiti. Sull’accaduto indagano i carabinieri. Le 4 vittime, tutte di origini indiane, sono due fratelli, che erano i titolari dell’azienda (un allevamento di bovini) e due dipendenti. I carabinieri stanno cercando di ricostruire l’accaduto e di capire come siano finiti nella vasca di decantazione. Sul posto, oltre ai carabinieri e ai tecnici della Asst, sono arrivati alcuni familiari delle vittime. Il primo intervento pubblico è quello della ministra Teresa Bellanova. “Quattro operai hanno perso la vita oggi in un’azienda agricola vicino #Pavia. Il mio pensiero va prima di tutto alle famiglie. La #sicurezza sul lavoro è un diritto irrinunciabile, dobbiamo fare ogni sforzo per garantirlo” ha scritto il ministro delle Politiche agricole su Twitter. “Ennesimo agghiacciante incidente mortale sul luogo di lavoro che ha coinvolto quattro operai in Lombardia. Ora più che mai serve un’azione forte da parte del governo, e’ quindi necessario un intervento tempestivo per porre fine a queste stragi silenziose. Non possiamo piu’ restare a guardare” è il duro commento in una nota del segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. “I numeri parlano chiaro: nel primo semestre del 2019 ci sono stati 482 decessi, il peggior dato dal 2016. Occorrono più controlli, una maggiore formazione e diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in quelli piu’ a rischio. L’Ugl – conclude – è in tour con la manifestazione “Lavorare per vivere” volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno”.

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Movida a Napoli, 14enne fermato dai carabinieri con un coltello in tasca

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Continuano senza sosta a Napoli i controlli dei carabinieri nelle aree più sensibili del centro cittadino, con particolare attenzione alle zone di piazza Bellini, piazza Dante e piazza del Gesù. L’attività ha portato all’arresto di un 49enne napoletano, sorpreso in flagranza mentre cedeva una dose di marijuana a un giovane cliente L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato rintracciato poco dopo e trovato in possesso di 700 euro ritenuti provento di spaccio. Non sono mancate le denunce a piede libero: 13 in totale, per reati e violazioni di vario tipo. Tra queste, spicca il caso di un 14enne fermato in piazza Dante con un coltello a serramanico nascosto nelle tasche.

Altri sono stati segnalati per guida senza patente, nonostante fossero già stati sanzionati in passato, e per l’attività abusiva di parcheggiatore, anch’essa recidiva. Diverse le perquisizioni domiciliari che hanno portato al sequestro di droga, munizioni detenute illegalmente e documenti appartenenti a terzi. Singolare l’episodio di un cittadino francese che ha tentato in ogni modo di sottrarsi al controllo dei militari. Bloccato, è stato trovato in possesso di documenti ed effetti personali riconducibili a persone differenti. Infine, un soggetto sottoposto ai domiciliari è stato sorpreso fuori casa senza autorizzazione. Risponderà di evasione. Sul fronte della viabilità, non meno intensa l’attività sanzionatoria: 30 le contravvenzioni per sosta vietata e circolazione senza casco. Undici i veicoli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo.

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Scoperti 21 lavoratori “in nero” in servizio il primo maggio

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Sono 21 i lavoratori in nero scoperti dalla Guardia di Finanza proprio il primo maggio, festa dei lavoratori, durante un controllo in un agriturismo di Nola, in provincia di Napoli, per il quale è stata presentata istanza di sospensione alla direzione dell’Ispettorato territoriale del lavoro. I lavoratori – è emerso – venivano pagati esclusivamente in contanti. Nei primi 4 mesi dell’anno, i militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli hanno individuato 230 lavoratori in nero e/o irregolari – di cui 77 scoperti solo nell’area dell’agro nolano – impiegati nei settori della ristorazione, commercio e manifattura. E sono ben 104 i datori di lavoro segnalati all’Ispettorato Territoriale del Lavoro per impiego di manodopera irregolare.

Tutto ciò, evidenzia il generale di brigata Paolo Borrelli, comandante provinciale di Napoli “conferma il costante impegno delle Fiamme Gialle partenopee nel contrasto all’evasione fiscale e al deprecabile fenomeno del sommerso da lavoro, a presidio della leale e sana competizione tra imprese nonché, dato molto importante, a tutela degli stessi lavoratori, dei loro diritti giuslavoristici e previdenziali e a salvaguardia della sicurezza sui luoghi di lavoro”.

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Cronache

Aveva relazione con una minorenne, nei guai un 38enne napoletano

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Un uomo 38enne, muratore, originario della provincia di Napoli, è finito davanti al giudice con l’accusa di avere intrattenuto per diversi mesi una relazione con una studentessa 13enne del comprensorio nel Ravennate, dove lui lavorava. Per l’uomo, difeso dall’avvocato Antonio De Rosa, l’udienza preliminare è partita ieri mattina davanti al Gip Federica Lipovscek del Tribunale di Ravenna. Deve rispondere di atti sessuali con minorenne. I genitori della ragazzina, come riferito dal Resto del Carlino, si sono costituiti parte civile con gli avvocati Mattea Mandata e Giorgio Vantaggiato.

Secondo la relazione dei carabinieri della Stazione di Cervia, la relazione era venuta a galla quando in una notte del giugno scorso una pattuglia del Radiomobile aveva controllato un’auto ferma in una zona rurale con a bordo la 13enne e il 38enne. I due avevano allora riferito di essere cugini e avevano spiegato che la minore era momentaneamente affidata a lui perché la madre era all’estero. Ma poco dopo per caso era passata lì davanti proprio la madre la quale aveva sconfessato tutto. Una volta a casa, al culmine di una accesa discussione la minore le aveva confessato la relazione. Dopo il controllo dell’Arma – prosegue l’accusa – il 38enne, forse per impietosire la minore, le avrebbe riferito di essere un ex militare, di essere fratello di una poliziotta, di essere sposato con una disabile. Scuse che avrebbero spinto la ragazzina a rompere definitivamente la relazione. Intanto il caso era finito sui tavoli del Pm Lucrezia Ciriello. Prossima udienza a luglio quando l’imputato verrà giudicato in abbreviato.

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