Collegati con noi

Esteri

Putin eviterà la guerriglia ma c’è il rischio che nasca una Ucraina dell’Est

Pubblicato

del

Al terzo giorno di conflitto le forze russe “non hanno raggiunto nei tempi rapidi che si aspettavano” l’obiettivo primario della caduta del governo di Kiev e adesso, con l’esercito ucraino a fare quadrato attorno alle istituzioni, si apre per Mosca uno scenario in cui bisognera’ definire quali parti del territorio annettersi o quantomeno controllare. E se appaiono poco verosimili sia la devastazione a tappeto della capitale, sia un’estenuante guerriglia urbana, sia il controllo metro per metro di un territorio gigantesco come quello ucraino, non e’ da escludere per il Paese un futuro simile a quello della Germania dopo il secondo conflitto mondiale: una ‘Ucraina Ovest’ filo-europea e una ‘Ucraina Est’ filo-russa a oriente del Dnepr, “un’altra Bielorussia, uno stato cuscinetto”. Che e’ poi cio’ che potrebbe soddisfare le ambizioni di sicurezza di Vladimir Putin. Sono ad ampio spettro le riflessioni del generale Domenico Rossi, gia’ sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito e sottosegretario alla Difesa nei governi Renzi e Gentiloni, rispetto agli immediati sviluppi del conflitto russo-ucraino. “Gli obiettivi di Putin in ordine di priorita’ erano tre – spiega – Innanzitutto la sostituzione della governance, ma per far questo serve la caduta rapida di Kiev e la soppressione o la fuga di Zelensky, che pero’ al momento non e’ avvenuta. Il secondo e’ la distruzione delle potenzialita’ delle forze armate ucraine, e questo si puo’ dire che sia avvenuto a livello di forze aeree e delle stazioni di controllo radio”. Nelle immagini arrivate dall’Ucraina nei primi giorni, pero’, il ‘grande assente’ sembrava proprio l’esercito ucraino. Dov’era, e dov’e’? “Non abbiamo visto in effetti ne’ colonne armate, ne’ file di prigionieri. La resistenza ucraina sembra essere stata non tanto forte, quanto intelligente – riflette Rossi – Se la priorita’ e’ difendere il governo, probabilmente ha scelto non di schierare le truppe in campo aperto, dove la superiorita’ russa sarebbe stata schiacciante, ma nelle citta’, dove i combattimenti sono piu’ difficoltosi, a protezione dei palazzi governativi e del presidente”. Va detto anche che e’ “una guerra in cui informazione e disinformazione giocano un grande ruolo” e il Cremlino ha fatto sapere che l’avanzata sarebbe ripresa nelle prossime ore perche’ Kiev avrebbe rifiutato di negoziare: “Questo potrebbe voler dire che lo stop non sarebbe avvenuto tanto per la resistenza ucraina quanto per volonta’ dei russi”. Dunque, adesso che succedera’? Il generale Rossi esclude uno scenario in cui la citta’ possa essere ‘spianata’ a suon di bombe: Nonostante “la prepotenza aggressiva” dei russi, “una cosa e’ un soldato morto nella campagna, una cosa e’ iniziare a toccare le citta’ che sono piene di civili, e dove si apre un quadro di resistenza. Non credo che Putin vi si andra’ a impelagare. Ci sono altri strumenti: quelli ‘cyber’, quelli informativi per destabilizzare la popolazione e i soldati. Piu’ facile immaginare azioni di infiltrazione verso obiettivi limitati”. Altro scenario poco plausibile e’ “l’occupazione generale” di un Paese grande il doppio della Germania: “Non possono bastare 190 mila soldati”. E qui si arriva al terzo ‘nodo’ del disegno di Putin: un obiettivo territoriale raggiungibile, secondo Rossi, potrebbe essere “il controllo della fascia tra Donbass e Crimea”, il che allarmerebbe principalmente la Moldavia. In second’ordine, Mosca potrebbe pensare a “creare un governo fantoccio a est del Dnepr. Una sorta di ‘Ucraina Est’, una zona cuscinetto, politicamente filorussa: un’altra Bielorussia”. Non va pero’ dimenticato che nel frattempo “ci sono colloqui a tutti i livelli: bisogna capire cosa vuole fare la Cina. Pechino per certi versi ha dato segnali di neutralita’, perche’ in Consiglio di sicurezza si e’ astenuta”, ma le aperture di mercato su gas e grano con la Russia “potrebbero alleggerire Mosca dalle future conseguenze economiche. In prospettiva dunque – conclude Rossi – la protezione cinese puo’ essere il freno definitivo alle mire allargate della Russia, oppure la sponda per sentirsi piu’ forte nelle richieste”.

Advertisement
Continua a leggere

Esteri

Onu prepara ampia riforma a causa dei vincoli di bilancio

Pubblicato

del

Le Nazioni Unite stanno valutando una radicale ristrutturazione con la fusione dei team chiave e la ridistribuzione delle risorse. Lo riporta la Reuters sul suo sito, citando un memorandum riservato preparato da un gruppo di lavoro del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il documento propone di indirizzare le decine di agenzie in quattro direzioni principali: pace e sicurezza, questioni umanitarie, sviluppo sostenibile e diritti umani. Tra le misure specifiche figura la fusione delle agenzie operative del Programma Alimentare Mondiale (Wfp), dell’Unicef, dell’Oms e dell’Unhcr in un’unica agenzia umanitaria.

La riforma prevede inoltre la riduzione delle duplicazioni di funzioni e la razionalizzazione del personale, incluso il trasferimento di una parte del personale da Ginevra e New York a città con costi inferiori. L’iniziativa è legata alla crisi finanziaria dell’ONU. Le proposte definitive di ristrutturazione dovranno essere presentate entro il 16 maggio.

Continua a leggere

Esteri

Siria, Israele bombarda zona palazzo presidenziale Damasco

Pubblicato

del

L’esercito israeliano ha annunciato di aver bombardato la zona del palazzo presidenziale a Damasco, dopo aver minacciato il governo siriano di rappresaglie se non avesse protetto la minoranza drusa. “Gli aerei da guerra hanno colpito la zona intorno al palazzo”, ha scritto l’esercito israeliano su Telegram.

Continua a leggere

Esteri

Vance, da Russia e Ucraina proposte per la pace

Pubblicato

del

Sia la Russia che l’Ucraina hanno presentato le loro proposte per la risoluzione del conflitto ed è attualmente in corso la ricerca di un punto comune per un accordo. Lo ha detto a Fox News il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, riporta la Tass. “Quello a cui abbiamo assistito nelle ultime due settimane – ha detto Vance – è che entrambe le parti hanno dichiarato: ‘Questa è la nostra proposta di pace’. Gli ucraini l’hanno fatto. I russi l’hanno fatto. E ora credo che la domanda sia: possiamo trovare una via di mezzo per porre fine a questo conflitto?”

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto