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Il Napoli ci ha provato ma ha trovato un grande portiere, due pali e un rigore negato: Juventus in fuga

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Giornata di pioggia, stadio San Paolo con larghi settori vuoti per una domenica di calcio tutta da scrivere. Come sempre la squadra di mister Carlo Ancelotti non ha molto da speculare. Contro il Chievo c’è solo un risultato possibile per restare in scia di una Juventus che sembra incontenibile: vincere. Solito attacco leggero degli azzurri con i tre terribili davanti: Insigne, Mertens, Callejon. Linea centrale molto offensiva con Zielinsky, Ounas e Diawara. Hamsik entrerà forse nella ripresa. Intanto prima del calcio d’inizio riceva dalla società la maglia azzurra in una teca con numero 512 sulle spalle: tante sono le sue presenze in campo in azzurro. Primato assoluto. Calciatore bandiera di tutti i tempi.

Marek Hamsik. Per lui il regalo della maglia 512, tante sono state le sue presenze con i colori del Napoli

In difesa Malcuit affianca Koulibaly e Albiol e Hjsay. In porta David Ospina riposa e lascia i pali a Karnezis. Al 15 esimo il Chievo, che subisce la pressione del Napoli sin dapprincipio, va molto vicino al gol. La squadra veronese fa il suo gioco, molto coraggioso, non è venuta a Napoli per chiudersi in difesa. Al 25 esimo rigore per il Napoli, Obi travolge in aerea Callejon. L’arbitro potrebbe accertarlo usando il Var, ma se ne guarda bene. Il Napoli spinge con tutti i suoi uomini, il Chievo si difende con ordine e quando può prova a farsi vedere in attacco. In attacco il Napoli fa una buona circolazione della palla, ma troppo lenti e eccessivi leziosismi. Cose che non piacciono ad Ancelotti che chiede a tutti concretezza e velocità di gioco. Il Napoli ascolta i consigli di Ancelotti, accelera e con Malcuit comincia a  scendere e crossa e a creare scompiglio in area del Chievo.

Kalidou Koulibaly. Grande prestazione in attacco del difensore del Napoli

Questo però accade sul finire del primo tempo. La pioggia insistente certo non aiuta una squadra molto tecnica come il Napoli.  Al 42 minuto grande contropiede del Napoli che arriva fin dentro la porta con un bel tiro di Callejon parato però da Sorrentino. Il Napoli chiude il primo tempo andando 11 volte al tiro ma senza mai impensierire la difesa avversaria.

Crescenzo Sepe. Una maglia anche al Cardinale di Napoli

Secondo tempo con un Napoli molto aggressivo in campo. Al 3 minuto c’è subito Insigne liberato davanti a Sorrentino che però clamorosamente mette fuori. Al 52 minuto Mertens a dieci metri dalla porta riesce a tirare nonostante avesse due calciatori addosso, Sorrentino para. Al 53 su calcio di punizione di Insigne, ancora Sorrentino che si esibisce in una bella parata. È un assedio alla porta dell’estremo difensore del Chievo. Al 54 ancora un tiro di Mertens, ancora Sorretino che sventa il pericolo. Al 57 è Karnezis che viene chiamato per la prima volta ad una parata impegnativa su un contropiede molto insidioso.  Il Napoli prova a vincerla ma non riesce a sfondare le linee nemiche. Al 75 minuto tiro a giro da fuori di Insegne da sinistra che si spegno sul palo, purtroppo. Porta stregata. Al minuto 87 Koulibaky spalle girate alla porta ha battuto a rete, di poco a lato.

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Semifinali Vuitton Cup, Luna Rossa 2-0 agli americani

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La semifinale, al meglio delle 9 regate, della Louis Vuitton Cup contro American Magic è cominciata più che bene per Luna Rossa. Infatti l’equipaggio dell’imbarcazione italiana ‘targata’ Prada e Pirelli ha vinto le prime due regate del torneo di selezione che stabilirà l’avversaria di Emirates Team New Zealand per l’America’s Cup. Lo ha fatto di un soffio, visto che in entrambi i casi è arrivata sul traguardo con una manciata di secondi sui rivali: 7 nel primo caso e 18 nel secondo. Sempre oggi, primo doppio ‘match’, e primo doppio successo, di Ineos Britannia su Alinghi. Le due sfide del via hanno visto Luna Rossa partire male, rimontare a cominciare dal terzo lato e poi imporsi sul traguardo di pochi metri.

Nella prima prova a dare il successo allo scafo italiano è stata la sua velocità impressionante, sicuramente superiore a quella della barca americana, che le ha permesso di mettere sotto pressione gli avversari rimontando lo svantaggio iniziale calcolabile in circa trecento metri. Il sorpasso è arrivato alla terza bolina, poi l’imbarcazione italiana è arrivata al gate 5 con 22 secondi di vantaggio e ha contenuto il tentativo di rimonta dell’equipaggio statunitense nella poppa conclusiva. La seconda ‘manche’ è stata tiratissima fino al traguardo, e si è svolta in condizioni meteo insidiose e vento in calo sui 9-10 nodi. Il Team Prada Pirelli, che ha sorpassato American Magic alla seconda bolina, ha poi avuto la meglio in volata dopo un match race combattuto e incerto che ha visto diversi scambi di posizione tra le due imbarcazioni.

“La velocità è un buon segnale, ma abbiamo anche regatato bene e fatto delle cose giuste – il commento del timoniere Francesco Bruni -: li abbiamo portati a prendere delle decisioni difficili. Loro hanno commesso degli errori e noi ne abbiamo approfittato”. Sulla velocità delle barche, Bruni sottolinea che “Luna Rossa non va sicuramente male e peggio degli americani, ma oggi era una giornata che si decideva sui salti di vento e l’intensità di vento. Sicuramente adesso non abbiamo più il vantaggio del doppio timoniere (lui e Spithill ndr), una novità che avevamo portato noi e ora non possiamo più essere esclusivi in quello. Ma credo che abbiamo comunque ampi margini di miglioramento”. Ora, dopo questo doppio successo, Luna Rossa vede già la finale della LV Cup? “Ora dobbiamo pensare a questa semifinale e guardare solo agli americani – la risposta di Bruni -. Non lo sapevo neanche che Ineos aveva vinto due regate oggi”.

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F1: altro show di Leclerc in Ferrari, quarta pole di fila a Baku

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Chi pensava che la vittoria a Monza fosse soltanto un episodio si sbaglia: la Ferrari e Charles Leclerc hanno dominato le prove del Gran Premio dell’Azerbaigian, conquistando la pole position a Baku, la quarta di fila per il pilota monegasco su questo tracciato, la terza della stagione. Una festa quasi completa per la Rossa con il terzo posto di Carlos Sainz, preceduto soltanto dalla McLaren di Oscar Piastri (si tratta della stessa griglia di partenza vista quest’anno a Montecarlo: in quella occasione il monegasco ha vinto precedendo proprio l’australiano e lo spagnolo).

A Baku in numeri sono dalla parte di Leclerc. Il ferrarista fa poker con il tempo di 1:41.365 e per la Ferrari è la quinta pole su questo tracciato. Il monegasco può approfittare anche del momento non positivo di Max Verstappen con la Red Bull. L’olandese è soltanto sesto preceduto dal compagno di squadra Sergio Peres, quinto, e dalla Mercedes di George Russell. Addirittura 17mo Lando Norris con la McLaren rimasto vittima di una bandiera bianca che ne ha condizionato il giro lanciato. Tra le sorprese delle qualifiche c’è sicuramente l’argentino Franco Colapinto che, al suo secondo gran premio su una Formula 1, ha centrato la Q3 con la Williams e si è poi piazzato nono davanti al compagno di squadra Alexander Albon. Settima la Mercedes di Lewis Hamilton, davanti all’Aston Martin di Fernando Alonso.

Su una pista dove contano molto le capacità di tenuta dei piloti, Leclerc sa di giocarsi una buona chance per il prosieguo della stagione. “Baku è una delle mie piste preferite ma non è stato un weekend facile – spiega – L’incidente nelle prove non mi ha fatto perdere fiducia anche se poi ho dovuto recuperare tempo. L’importante però era stare il più lontano possibile dai muri. La macchina mi ha dato buone sensazioni. E stare in pole è fantastico”. “Sainz terzo? E’ il miglior risultato al quale ci potevamo auspicare – continua il pilota monegasco – La gara sarà molto lunga. In passato siamo stati bravi in qualifica e meno in gara. Ma quest’anno abbiamo una macchina forte in gara quindi possiamo farcela. Voglio finire il lavoro in gara”. Poi un passaggio sulla vittoria a Monza.

“Ogni gara bisogna resettare rispetto a quelle precedenti e lo abbiamo fatto”, conclude Leclerc. Un pensiero condiviso dal compagno di squadra Carlos Sainz: “Penso che abbiamo avuto qualifiche solide e ci siamo messi in buone condizioni per domani – spiega lo spagnolo – In genere questa pista non mi piace e sono contento del terzo posto anche perché il mio passo gara è buono”. Tra i due ferraristi c’è la McLaren di Oscar Piastri a poco più di tre decimi dal monegasco: “Questa è una pista che premia il rischio. Non sono riuscito a sfruttare al massimo la prima parte della pista. Penso che da questa posizione di partenza si può lottare per la vittoria ma è difficile sorpassare chi ti precede”, conclude sapendo però che rispetto al Gran Premio di Montecarlo qui le occasioni sono più numerose.

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Conte parte con il nuovo Napoli, Lukaku guida l’attacco

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Scelta ampia e squadra completa per Antonio Conte che domani comincia a Cagliari la sua vera stagione, con il mercato chiuso e i giocatori nuovi che si stanno inserendo nel Napolirivoluzionato che De Laurentiis gli ha affidato per rinascere. Conte ha avuto poco tempo per abituare gli scozzesi McTominay e Gilmour agli automatismi del suo gioco, visto che i due hanno passato le ultime due settimane praticamente tutte con la nazionale, ma il tecnico ha avuto ottimi segnali sulla loro forma dalla Nations League, nonostante le sconfitte di misura contro Polonia e Portogallo.

I due stanno lavorando con intensità nei primi giorni di Castel Volturno e McTominay ha già delle chances di entrare in campo dal 1′ o nella seconda parte del match a Cagliari al posto di Anguissa, il centrocampista che spesso non partecipa al meglio alla velocità di contenimento e offensiva del centrocampo. Conte ci pensa, come riflette sul ballottaggio tra Politano, ancora favorito, e Neres, il brasiliano che è rimasto a Napoli in questo periodo e nei due spezzoni precedenti ha dimostrato di dare una qualità di invenzioni in più alle spalle della punta. Scelte da fare che intanto non sembrano coinvolgere Kvaratskhelia che si sta allenando con la squadra e dovrebbe essere in buone condizioni dopo la botta che ha ricevuto in campo con la Georgia.

Davanti contro il Cagliari è pronto a giocare Romelu Lukaku, che ha studiato bene il gioco nel Napoli di Conte, un allenatore che conosce dall’Inter e con cui ha un legame che lo ha convinto a venire al Napoli, rinunciando a ricche offerte in Premier. Lukaku ha segnato il suo primo gol azzurro contro il Parma, aprendo la rimonta e ora vuole davvero diventare il punt di riferimento in attacco della squadra azzurra: Lukaku finora ha segnato 100 gol in Italia tra Inter, Roma e la rete contro il Parma e vuole ricominciare il nuovo conto dei gol contro un Cagliari che è partito lento ma ha una difesa che tiene. Due punti finora per i sardi con due pareggi, ma solo due gol subito in tre match, tenendo sullo 0-0 la Roma nell’ultimo turno.

Conte ha studiato la squadra di Nicola e vuole un Napoli che sappia attaccare con fantasia, rompendo l’equilibrio della difesa sarda e regalando una domenica da sogno ai tifosi azzurri che saranno a Cagliari, in una rivalità tra le due tifoserie che negli ultimi mesi si è affievolita, in particolare dopo i tanti messaggi di solidarietà degli ultras del Napoli per la morte dell’idolo sardo Gigi Riva. L’obiettivo forte per il Napoli è raggiungere la terza vittoria consecutiva in una fila di successi che manca dal febbraio del 2023, quando la squadra vinse otto match consecutivi in campionato. Le chances ci sono e Conte vuole davvero una risposta dai nuovi arrivati e da chi già era in azzurro ma sa di non avere più un posto da titolare assicurato.

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